ANGELO LO RIZZO

Bilancio positivo per Vinoro, il Salone dei vini dolci, passiti e liquorosi, che si è concluso a di recente a Marsala, registrando la partecipazione di 40 espositori, 32 aziende vitivinicole, 118 etichette in esposizione, nonché un crescente numero di visitatori ed una massiccia presenza della stampa nazionale ed estera.
VINORO è una manifestazione unica nel suo genere, perché mai in Italia si riuniscono in un solo ed ideale banco d?assaggio centinaia di vini dolci e liquorosi, di vini passiti, di prodotti speciali per la loro unicità che caratterizzano diversi territori enologici non solo italiani, proponendo all?assaggio del visitatore delle vere e proprie perle enologiche. Si svolge ogni due anni a Marsala, e sede più adatta non poteva certamente trovarsi !
L?interesse per i vini dolci e da dessert è in sensibile crescita da qualche tempo. Il loro valore non è solo economico ma rappresenta anche un forte elemento culturale per molti territori dell?area mediterranea, dove si registra la più alta concentrazione di questo tipo di vini per varietà di uve e diversificazione delle produzioni.
In Italia sono rintracciabili oltre 40 tipi di vini passiti, mentre in tutto il mondo se ne possono contare più di cento . Questi vini alimentano un mercato di nicchia particolarmente esigente e consapevole, perché degustare unVin Santo toscano, un Marsala, un Picolit del Friuli o un Recioto di Soave non può e non deve essere una banalità.


L?Italia è il Paese che da tempo immemorabile produce il maggior numero di vini dolci e passiti : dalla Toscana al Piemonte, dalla Valle d?Aosta alla Valtellina, dal Veneto al Friuli, dalla Liguria all?Umbria, dalla Sardegna alla Sicilia. Quest?ultima regione è ricchissima di vini dolci e passiti e questo spiega come la città di Marsala sia da considerarsi la sede più adatta per una manifestazione come Vinoro. E? qui, infatti, che nasce il ” Marsala “, lontana progenie del vino romano preparato con l?uso di mosti cotti, che nel tempo raffinò la sua tecnica ; gli Spagnoli influirono sui metodi di invecchiamento e gli Inglesi provvidero a perfezionarne la tecnica e, Lord Nelson in primis che riforniva periodicamente di Marsala la sua flotta nel Mediterraneo, a diffonderla.
Fu Vincenzo Florio, il primo italiano anzi per meglio dire, il primo siciliano a produrre con il suo nome il Marsala e l?azienda da lui fondata ancor oggi continua la sua attività. Ma tante altre sono le aziende ben conosciute in Italia ed all?estero : ne citiamo solo qualcuna per dovere di cronaca : Donnafugata, Carlo Pellegrino, Cantine Vinci, Fratelli Fici . Queste sono solo alcune delle aziende più note. Ma accanto a queste nel territorio di Marsala operano tante altre aziende, di dimensioni più ridotte, ma ugualmente capaci di produrre eccellenti vini. Ne citiamo una per tutte : le Cantine Mothia di proprietà della famiglia Bonomo dal 1997 . Non ha alle spalle secoli di esperienza, quindi, tuttavia si è dotata di una tecnologia avanzata per la produzione di vini bianchi e rossi, rispettando la millenaria tradizione enologica. Notevole la bottaia di circa 50.000 litri, tutta realizzata in pregiato legno di rovere. Le botti contengono pregiato vino stravecchio, di circa 30 anni, che ogni anno viene prelevato in modeste quantità, non più di 1000 bottiglie, per la produzione del vino di meditazione ” Stella Fenicia”.

Una curiosità: le Cantine Mothia sono una vera e propria azienda in rosa, nel senso che la sua gestione è prevalentemente affidata a giovanissime rappresentanti del gentil sesso : Vitalba Gandolfo, Daniela Parisi e Marilena Bonomo con l?assistenza tecnica dell?enologa Rita Mauro, sono l?anima di questa piccola azienda i cui rapporti esterni sono poi affidati ad Antonino e Rocco Bonomo.
Tra le aree vitivinicole italiane quelle di Marsala fanno certamente parte del ristretto novero che costituisce il vero gotha nazionale, un territorio dove Bacco è di casa, e dove ogni sosta è una scoperta . Il nome Marsala è sinonimo di alta nobiltà e di ineguagliabile delizia nel bicchiere, sia come eccellente aperitivo che come insuperabile accompagnamento al dessert.