LUISA CHIUMENTI



Dal 23 ottobre, fino al 10 giugno, il ?Piccolo Lirico?, ha dato  nuovamente l?avvio alla stagione lirica, con un rinnovato allestimento della ?Tosca?. Si tratta, come previsto appunto dal programma stesso del Teatro, della continuazione di un progetto che vede una programmazione ogni anno diversa, secondo gli sviluppi stessi della tecnologia teatrale, sulla base di una profonda ricerca culturale affidata anche a gruppi di attori volta a volta diversi.
Ed ecco come, in questi anni, il Teatro Flaiano ha cercato di individuare una propria strada e fisionomia che si distinguesse, anche con le produzioni, adottando una serie di iniziative coraggiose e innovative come il progetto della ? Piccola lirica? (grandi opere celebri ridotte a un?ora e mezza, rappresentate con cantanti, musica dal vivo, scene, costumi) ripagato dal grande consenso della critica e del pubblico.
Molto avvincente è infatti, per il pubblico, ascoltare le voci e la musica dal vivo, dei giovani interpreti, mentre,  nello svolgersi delle forti tematiche di Tosca, vivere la suggestione delle immagini che si muovono abilmente in video, sullo sfondo del palcoscenico.


Ci si sente così avvolti dalle forti sequenze cromatiche degli affreschi di Palazzo Farnese, ma si sentono anche i sussulti e gli ondeggiamenti  della carrozza che percorre le vie ed i vicoli romani tappezzati dai tipici sampietrini,  per raggiungere gli spalti del Castel Sant?Angelo.

Uscendo poi, i salottini del teatro accolgono il pubblico, mentre sorseggia un caffè o prende un aperitivo,  per poter discutere con gli attori ed il regista.

Ricordiamo infine una curiosità relativa al nome della via, Santo Stefano del Cacco. Esso deriva infatti  dal nome della vicina chiesa, gestita dai monaci Silvestrini, ai quali fu affidata da Pio IV nel 1563 e dal “macacco”, nome dato dal popolo romano a una statua egizia di cinocefalo, oggi custodita nei Musei Vaticani, ritrovata tra i resti di un tempio ( probabilmente dedicato a Iside, su cui nel IX secolo la chiesa fu eretta).

Ricordiamo ora,  in alcune note, quale sia stata la vita di questo piccolo Teatro, pur sempre attivissimo, che oggi si manifesta come punto di incontro  e palestra per giovani artisti che interpretano qui la nostra grande lirica italiana.
Situato a Roma, in pieno  centro storico, tra il Pantheon e Piazza Venezia, in via Santo Stefano del Cacco, il Piccolo Lirico – Teatro Flaiano, è stato inaugurato nel novembre del 1928 con il nome ?Teatro dei Fanciulli? dal Cavalier Gioacchino Flamini, presidente del circolo Savoia.

Nel 1944 cambiò nome diventando ?Teatro Arlecchino?, e sotto la direzione artistica dell?attore Aldo Fabrizi , divenne ritrovo di artisti e intellettuali come Anna Magnani , Valentina Cortese, Luchino Visconti, Vittorio Caprioli, Gianrico Tedeschi, Bice Valori, Monica Vitti, Valeria Moriconi, Gianni Agus e Raffaele Pisu.

Nel 1969 prese il nome di Teatro Ennio Flaiano (in omaggio allo scrittore pescarese che qui aveva rappresentato, insieme ad altri intellettuali dell’epoca, tra cui Vittorio Gassman, il suo "Teatro tascabile") e sulla scena continuarono ad alternarsi, con l’organizzazione del Teatro di Roma e brevemente di Maurizio Costanzo, artisti come Valeria Moriconi , Anna Proclemer , Glauco Mauri, Ottavia Piccolo , Paolo Poli , Piera Degli Esposti , Sandro Massimini, Maurizio Micheli , Lucia Poli, Giorgio Albertazzi , Franco Graziosi, Leopoldo Mastelloni .

Nel 1997, venne  rilevato dalla Pro.s.i.t. di Gabriella Callea che ne affidò la direzione artistica a Rossana Siclari.

 

 

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