Immergersi nelle acque calde mentre l’aria intorno a noi è quella pungente delle più fredde giornate invernali

 

Testo di Giuseppe Garbarino

Cicerone citò questo luogo nell’Orazione pro Marco Caelio e anche il poeta Marco Valerio Marziale ne ricordò la località in uno dei suoi epigrammi a testimoniare l’antica frequentazione di questo luogo che si offre al mondo degli uomini con la sua forma quasi ad imbuto che ne ha originato il toponimo medievale Petriolo, una ruga sul terreno, una screpolatura del tempo da dove la forza primigenia, chiusa nelle viscere della terra, cerca di uscire piena di vitalità.

Oggi sul fondo di quella valle a ridosso della statale Siena Grosseto, passano tranquille giornate gruppi di girovaghi alla ricerca del benefico calore di acque che già videro i sacri lombi di papa Pio II e di moltissimi altri personaggi come i Medici di Firenze, i Gonzaga di Mantova oltre un lungo elenco di vescovi, cardinali e nobili.

 

I Bagni di Petriolo, dopo il lungo oblio del periodo medievale, suscitarono nuovamente l’interesse dell’uomo a partire dal 1230, per poi raggiungere il massimo splendore nel Rinascimento, quando nel 1404 il luogo venne addirittura fortificato dai senesi ad indicare il suo notevole prestigio poiché i siti termali erano come cliniche, luoghi dove le calde acque che sgorgano dalla terra erano considerate curative, infatti ancora oggi la temperatura dell’acqua solfidrica al momento della sua uscita dal terreno è di 43 °C.

Unico esempio conosciuto di terme fortificate, la posizione della sorgente è sul fianco di una ripida collina che corrisponde ad un tratto di quell’affascinante fiume chiamato Farma, in una zona impervia, circondata da fitti boschi dove la natura è la regina. Il luogo è ideale per la ricerca del benessere fisico e spirituale, affiancando la possibilità di un percorso dove storia, natura e contemporaneità s’incontrano. Quando l’acqua calda si mescola con quella del fiume si crea un ideale microclima acquatico all’interno di un’altra piscina creata naturalmente da grossi sassi.

Le terme hanno negli anni avuto momenti di inevitabile declino, ma oggi il nuovo e moderno stabilimento termale nel comune di Monticiano offre una serie di interessanti proposte per trascorrere brevi periodi di relax o giornate di puro piacere immersi nella natura e soprattutto godere di acque calde senza dover raggiungere esotiche località turistiche.

L’offerta termale ha quindi due possibilità, quella del classico centro benessere o la scoperta delle tradizionali piscine naturali che affiancano i resti delle antiche terme. All’interno di questo storico edifico si possono ancora vedere le vasche in pietra allineate sotto il portico, mentre a poca distanza è possibile immergersi nelle piccole conche naturali formate da depositi di calcare e zolfo.

Sulla parte superiore della collina si trova quindi il nuovo centro termale, eccellenza nel panorama toscano dell’offerta nel settore benessere, un luogo di indiscussa professionalità adeguato a tutte le patologie legate alla dermatologia, aspetti locomotori e respiratori.

Le terme di Petriolo sono un luogo adatto ad ogni stagione, ma forse è proprio in gennaio, mese con il quale inizia l’altalenarsi faticoso di impegni e scadenze lavorative, che tutti sentiamo la necessità di ricaricarci, di ricercare noi stessi quindi rivitalizzare il corpo insieme allo spirito. Il freddo gennaio può diventare un momento di indubbio stimolo per visitare un luogo come questo. E’ stupenda la sensazione di gioia che ci aggredisce nell’immergersi nelle acque calde mentre l’aria intorno a noi è quella pungente delle più fredde giornate invernali, magari con qualche timida macchia di neve sui rilievi della zona.

 

Possiamo certo dire che dalla riapertura delle Terme di Petriolo, al centro di quella ce è la riserva naturale del Basso Merse, lo slancio economico della zona ne ha positivamente risentito grazie ad una struttura concepita per un moderno incontro con noi stessi.

La struttura si articola su quattro piani con ampi solarium e vasche termali esterne ed interne, vicino a queste si articola un percorso vascolare Kneipp per aiutare la circolazione sanguigna di gambe e piedi. Particolarmente apprezzate sono le sedute di massaggio e le applicazioni dei fanghi, ma non dovete spaventarvi, nonostante il successo che hanno avuto, le nuove terme non soffrono di quell’affollamento turistico tipico di altri periodi dell’anno e anche una sola giornata nella quiete dei vapori caldi che accarezzano le acque termali è sufficiente a ripartire in attesa di mesi più caldi.

Tutta la zona guarda con interesse a questa iniziativa di riscoperta delle terme di Petriolo, soprattutto in funzione di ripristino conservativo di alcuni edifici storici come la trecentesca chiesa, il cassero e le mura che circondavano l’antico complesso termale, ancora in stato di abbandono e degrado.

Petriolo vive oggi una nuova epoca, quella del terzo millennio, in un momento di grande interesse per tutti quei luoghi dove si uniscono alcune delle tradizionali situazioni di benessere, relax, gastronomia, accoglienza e storia.

www.termepetriolo.it