Testo e Foto di GIUSEPPE GARBARINO



Lungo quei viali alla francese voluti quando Firenze diventò capitale d?Italia, si apre una strada come tante, anonimi palazzi borghesi disposti sui due lati, sembra che niente possa stimolare curiosità o il volgere lo sguardo attratti da un qualcosa.

Siamo in via Valori, ed é un negozio con la sua targa e il nome non proprio ignoto che risveglia la ricerca nei confusi ricordi della memoria. Artusi? Quello del famoso libro di cucina. Qualcuno che si è appropriato di un cognome perso nella storia per farsene bella insegna?

Mi avvicino, scruto la vetrina, leggo etichette e titoli di alcuni prodotti. Con l?occhio cerco all?interno e sulle pareti l?inconfondibile ritratto di Pellegrino Artusi che sembra fare capolino per attirare nella ?bottega?, come chiamano a Firenze tanti esercizi commerciali, l?ignaro passante.

Entro a curiosare, vengo accolto da un sorriso e dalla ricercata presentazione di prodotti gastronomici  di alta qualità. Non siamo in un negozio, ma in una boutique di selezionate prelibatezze che rimandano con la memoria a quel ?mondo squisitamente antico?  che è stato di Pellegrino Artusi.


Il primo pensiero che mi passa per la mente mi porta a dare un voto, una pagella con un bel 10! Possibile che nel panorama delle attività commerciali fiorentine sia stato aperta un?attività come questa?  Dopo tanto piattume, finalmente un negozio lontano da quella sfilata di bottegucce da quattro soldi, senza anima ne storia, tanto meno qualità!

La sorpresa  è ancora più grande quando apprendo che l?insegna con il nome Artusi  non è un furto culturale, ma un ben meritato uso del proprio cognome.

Sono infatti davanti a Ricciardo Artusi, figlio del più noto Luciano, storico e animatore della cultura fiorentina. Padre e figlio sono discendenti e rappresentanti della tradizione artusiana, che degnamente  ha spaziato, negli ultimi 150 anni, in vari campi commerciali.

Potremmo dire che la gloria artusiana è partita dalla cucina di tutti i gironi e attraverso tante esperienze, oggi approda nuovamente alla cultura più classica del mondo: il gusto per la gastronomia.


Gli scaffali dell?Artusi sono una continua scoperta, insieme alla delicata professionalità di Ricciardo, dal quale traspira tutto l?entusiasmo per quella selezione di prodotti che sapientemente sono esposti sugli antichi mobili, insieme a ricordi, foto, riconoscimenti e le immancabili copie d?epoca del famoso libro ?L?arte della scienza in cucina e l?arte del mangiar bene? che vide per la prima volta le stampe nel 1891, a spese dell?autore. Nel libro sono raccolte 790 ricette lette da milioni di persone e ristampate facendo concorrenza ai ?I Promessi sposi? e ? Pinocchio?.

L?immaginazione corre a quei vecchi libri aperti accanto a fornelli accesi, mestoli unti e le immancabili colature di sugo sulle pagine, provvidenzialmente pulite con lo strofinaccio di cucina. Un libro di ricette deve essere sciupato, bruciacchiato e unto, così si misura la bontà della cucina.

Ricciardo racconta, prende in mano bottiglie di pregiato vino, come il Barco Reale di Carmignano, rigorosamente etichetta e selezione Artusi. Si sofferma accanto alla foto di Pellegrino, parla di questa ricerca dei prodotti che oggi portano il marchio Artusi, una volontà di tradizione e soprattutto qualità.

Sono incuriosito dalle salse, melanzane, composta al vin santo, carciofi e capperi. Quanti abbinamenti! E poi le Erbe Aromatiche di Toscana, con la loro spezzatura grossa  e il pensiero corre agli arrosti e ai condimenti dove spargere semi di finocchio o il timo.

Su un altro scaffale noto delle bottigliette dalla forma insolita, sembrano scolpite nell?ambra. Sono gli Aromatizzati, una selezione di oli abbinati alle forti gustosità del peperoncino, aglio, prezzemolo ?.


Sono piccole opere d?arte realizzate a mano per trasmettere il ?sapere? e il ?sapore?, come quella grappa al peperoncino, dove il rosso del frutto si modella lungo il corpo della bottiglia. Ogni prodotto è abbinato a un oggetto di cucina, un tappo in ceramica, antipastiere, un appoggia mestolo.

Torniamo a Pellegrino Artusi e al suo libro. Ricciardo è molto attaccato alle tradizioni di famiglia, a suo padre e al sapere che gli  ha trasmesso, insieme al gusto per la memoria, che è la vera ricchezza culturale delle persone.

Ricciardo ci parla del percorso che ha portato lui e Luciano Artusi ad aprire questo showroom,  dove la gastronomia incontra le tecniche artigiane legate alla terra, un modo per rendere sempre protagonista l?antenato, quel Pellegrino Artusi che quando fece pubblicare la prima edizione del suo famoso libro ricevette il ?severo giudizio del professor Trevisan?: ?questo è un libro che avrà poco esito?.  Non è stata la prima volta, tanto meno sarà l?ultima, che uno scritto di successo deve prima passare sotto le Forche Caudine!

 

ARTUSI DI ARTUSI LUCIANO & C. SAS

VIA FRANCESCO VALORI 6R – 50132 FIRENZE
tel: 055 577855