GIUSEPPE GARBARINO



Ballo ma non sballo, è questo il motto indiscusso di alcune delle più belle serate musicali che vengono da qualche tempo organizzate a Firenze. Qualcuno vede in questi eventi, il ritorno al giusto equilibrio tra una serata di musica da discoteca e il rapporto con tutto il resto del mondo notturno, alcolici, droghe ed eccessi. Questi tre vocaboli sono estranei agli incontri musicali che il marchio I Love Disco organizza da tempo a Firenze e dintorni.

L?ultima performance è quella realizzata durante la Notte Bianca di Firenze, il trenta di aprile, un evento durato fino all?alba e definito ?in abito da sera?, grazie alla mobilitazione di occasioni culturali che illuminavano la notte fiorentina. In questa serata di musica, arte e colori, l?idea vincente è stata quella di attrezzare un autobus, utilizzato normalmente per percorsi turistici nella città, in una discoteca viaggiante, un camper della musica super attrezzato per coinvolgere tutti quelli che incontra, fossero sulla strada o affacciati alle finestre dei primi piani delle case, dove il livello superiore dell?autobus interagiva con la musica, i balli degli animatori e i mille colori dell?improvviso kabuki.


L?immagine di questo mezzo di trasporto trasformato, ricorda curiosamente quei camper attrezzati in studi radiofonici viaggianti che vagavano nelle grandi distese americane negli anni settanta, lanciando nell?etere quei primi timidi messaggi di pace e fratellanza, tanto cari alla tradizione statunitense. Forse è solo una casualità, ma anche la musica di I Love Disco è focalizzata sul sound di quegli anni magici.

I Love Disco non è solo musica fine a se stessa, non è solo un momento di aggregazione intorno a ritmi che qualcuno potrebbe definire ?d?epoca?, ma è un modo di vivere e di essere, anche solo per una sera, trasformandoci in un improbabile Michael Jackson o indossando un parruccone che ci trasforma in un clown. Da oltre un anno nel popolo di facebook che segue il tam tam dei rari, centellinati ed eccezionali eventi, si è creato un particolare feeling che permette il ritrovarsi di vecchi amici e soprattutto di trasformare una serata in un vincente successo promozionale.


Per Firenze le iniziative di I Love Disco potrebbero trasformarsi in appuntamenti fissi, diventare il motore organizzativo per un nuovo tipo di turismo, coinvolgere per creare e addirittura diventare una forma di promozione della città stessa.
E? voglia di vivere? E? la ricerca di stimoli? Cos?è che muove questa massa di ?over trenta?, a ritornare sulle piste che li hanno visti in giovane età ballonzolare ai ritmi che oggi sembrano lontani anni luce? Credo che questo sia dovuto alla sapiente regia che si trova dietro il marchio I Love Disco, ottima comunicazione e organizzazione, nulla è lasciato al caso. Forse è soprattutto il vivere di miti che permette il successo della serata. La selezione della musica è sempre fatta da ottimi professionisti della canzone, uno per tutti è quello che è indicato come il personaggio storico della movida fiorentina, quello che molti chiamano il ?mitico Tagliaferri?, una persona che ha fatto ballare tutta  Firenze, e non solo. Oggi Enrico Tagliaferri, dj da sempre, come dice lui, si è trasformato soprattutto in quello che io ritengo sia un ?uomo evento?, dove c?è lui, c?è tutto il resto. Altri grandi nomi si affollano alle feste di I Love Disco, ognuno con la sua specializzazione, i suoi pregiati dischi e cd, pronti ad affrontare ogni sfida.

La grande sinergia che si è creata all?interno del gruppo organizzatore è legata alla storia dei singoli attori e, guarda caso, quello che è definito il guru di tutto questo è Carlo Conti, conduttore televisivo con il dna segnato da indelebili tracce di esperienze da disc Jokey. Pochi ricordano le sue prime serate in quella discoteca di Fiesole dal nome ormai scomparso nell?oblio, quando sulle note dei Rockets si trasformava anche lui in robot, abbandonando la consolle e scendendo a ballare in pista. Altro nome storico è quello di Gigio Petrucci, legatissimo alla nascita delle grandi feste nelle ville fiorentine degli anni ?80 e ancora sulla breccia con Massimo Pieri, capace di passare dal Tango Festival di Firenze, alle note della notte. Ultimo, ma non per questo di minor importanza, anzi è lui il motore di I Love Disco, Paolo Marcheschi, impegnato e attivissimo su mille fronti, dalla politica alle attività legate al mondo della musica. Fucina d?idee, è instancabile e trasversale; per lui la musica unisce, aiuta, custodisce le idee e le amicizie.

Effervescenza era il nome di un sodalizio nato molti anni fa, ma ormai è ricordato da pochi. Oggi, quelle feste quasi casalinghe, si sono trasformate in una precisa organizzazione che potrà dare molto alla città. Nel tempo, la perfezione nel creare emozioni, è stata raggiunta dal grande affetto dimostrato da tutti coloro che partecipano a questi eventi, come non ricordare la Notte degli Oscar nell?ex cinema Manzoni trasformato in un passerella di Vip, anzi, dove tutti i presenti erano e si potevano sentire Vip!


E? magia? Comunicazione? Forse esperienza e tanta voglia di vivere fuori dagli schemi, ma senza eccessi, una lezione di buon gusto per tutti quelli che vedono nella musica solo un motivo per crearsi il proprio mondo artificiale lontano dalla realtà.

Il pensiero corre subito al prossimo evento di I Love Disco. Mare? Città? La scorsa stagione estiva è stata ricordata per la festa in bianco a Marina di Pietrasanta, dove il bianco era l?enorme onda di persone che affollavano il pontile. Non a caso il bianco è il colore della sicurezza e in questa sintesi contemporanea di ansia e stress, una sapiente regia che proponga della musica fuori dai canoni contemporanei è sicuramente segno di positività e cultura.

Non fermatevi, non ora!