testo di LUISA CHIUMENTI – Foto di PIO MUTO



Lasciando la superstrada che collega Caianello a Benevento, all?altezza di Solopaca, si giunge presto ad intravedere la mole dell? imponente castello di Guardia Sanframondi, eretto nel 1139, quale ?vedetta? sulla valle, forse dal normanno Raone, capostipite dei Sanframondo.  Il nome ?Guardia? potrebbe infatti richiamarsi al ?luogo di difesa e di controllo dei Sanframondo, non solo dei loro territori ma di tutta la valle del basso Calore e di quella Alifana?. Restaurato completamente tra il 1980 ed il 1985 ed oggi aperto ad eventi culturali e spettacoli teatrali, mostra di nuovo la potenza di quelle forti pietre più o meno squadrate, disposte in forma di grande parallelepipedo su un enorme macigno naturale di roccia calcarea alto oltre venti metri. L?amenità del territorio circostante e il fascino delle stradine  arroccate a comporre lo storico paese, non sfuggono agli innumerevoli visitatori che ogni sette anni giungono da ogni parte del mondo per prendere parte diretta o assistere al rito penitenziale dei battenti.I ?Riti Settennali di Penitenza di Guardia Sanframondi? non vogliono essere ?un spettacolo?, ma  vero e proprio ?Evento religioso e rito di penitenza?, cui partecipano i fedeli, con grande rispetto e devozione. Tuttavia, per l?imponenza e la forte suggestione scenografica che viene inevitabilmente a crearsi, sia attraverso i ?quadri viventi? che attraverso la  processione dei ?battenti? e dei ?flagellanti? é inevitabile che si realizzi un vero e proprio spettacolo umanamente e spiritualmente molto forte che, visto anche soltanto una volta, difficilmente si potrà cancellare dalla memoria.


La partecipazione é massiccia (in tutto sono impegnate circa quattromila persone) : dai figuranti, ai flagellanti ai  ?battenti?, ai fedeli incappucciati che si percuotono il petto ripetutamente con una ?spugna? (un pezzo di sughero rivestito da punte di spilli) fino a sanguinare. Ed é appunto durante un  percorso, che appare come rito davvero espiatorio da parte dell?umanità tutta, che i ?quadri viventi? raccontano i momenti nefasti della Vita dell?Uomo, con le violenze che ha saputo compiere contro martiri, santi, ma anche contro gruppi e popolazioni intere (come i pogrom contro gli Ebrei). Ed é assai significativa al riguardo la motivazione con cui la manifestazione é stata proposta per l?iscrizione nell?elenco del Patrimonio Culturale Immateriale dell? Unesco, in quanto ?i Riti settennali di penitenza in onore dell?Assunta? sono stati tramandati da generazione in generazione, ogni sette anni  e sono costantemente ricreati dalla comunità guardiese, sempre in stretta correlazione con l?ambiente circostante e con la sua storia?.
Ma ecco, siamo nella piazza dinanzi alla chiesa: fra poco scenderà dal centro la processione del Rione Piazza. Dopo una lunga attesa sotto il sole, nel silenzio che a mano a mano invaderà la piazza,  l?unico suono che si fa ascoltare, sempre più vicino, minaccioso e incalzante, é quello della?disciplina? che i flagellanti si lanciano da un lato e dall?altro delle spalle, con ritmo cadenzato, preciso e continuo. E ?la disciplina? in effetti non é altro che un antico strumento di tortura, formato da un gruppo di strisce metalliche, unite da una catenella, che era usato, con scopo penitenziale,  nei primissimi periodi di sviluppo delle più  antiche confraternite, del sec.XI, dai ?fratelli battenti?, mentre  i ?disciplinanti?  sarebbero nati più tardi, nel 1260, a Perugia,  con vero spirito di spiritualità e penitenza.


Nei riti settennali i disciplinanti hanno anche il compito secondario e occasionale di un vero e proprio ?servizio d?ordine?, facendosi largo tra gli spettatori. Te li puoi trovare a fianco, all?improvviso, con i loro cappucci bianchi, sotto i quali tuttavia intravedi uno sguardo, al di là delle grandi orbite bucate, sempre intenso e partecipe. Quattro i Rioni in cui si divide il paese nelle relative processioni: il Rione Piazza, che  comprende parte del centro storico e si sviluppa intorno alla Chiesa dell? Ave Gratia Plena o, come è stata chiamata, dell?Annunziata, sicuramente la Chiesa più antica di Guardia; il Rione Croce, che  comprende quella parte del centro antico che si sviluppa intorno alla Chiesa di San Rocco anche se quest?ultima fu costruita fuori della cinta muraria; il Rione Portella, che  trae il suo nome dalla presenza nel suo territorio di una quinta porta di accesso al castello oltre a Porta Francesca, Porta dell?Olmo, Porta di Santo e Porta Ratello; il Rione Fontanella presso cui anticamente si davano  appuntamento le processioni nella Chiesetta di San Leonardo, ubicata nel cuore del Rione. Successivamente,  dal 1968,  a causa della inagibilità della chiesetta e per l?esigenza di migliorare ed ampliare i propri Misteri, si è reso necessario spostare il luogo del raduno in Piazza Canalicchio.

 

Per informazioni:

Comune di Guardia Sanframondi

Via Municipio, 01

tel. 0824/817272