MARIELLA MOROSI

La promessa più romantica rivive con la rievocazione del “Matrimonio contadino” sull’Alpe di Siusi domenica 16 gennaio. In montagna, dopo il duro lavoro dell’estate negli alpeggi e dopo la transumanza autunnale, solo in pieno inverno ci si poteva dedicare ai riti della tradizione e così la promessa di vita nuova veniva celebrata con la neve. E’ una cerimonia speciale, fatta di rituali specifici e suggestivi che ora è riproposta come evento turistico. Tutto si svolge come una volta nei minimi dettagli, dai colpi della pistola a scoppio del cerimoniere, col suo eccentrico cappello di piume di struzzo, al tintinnio dei campanelli delle slitte trainate dai cavalli che annunciano l’arrivo del corteo nuziale. In testa i bimbi vestiti a festa: le damigelle in abito bianco e i paggetti in pantaloni neri in loden e le camicie di ciniglia a fiorellini. A seguire la coppia di promessi sposi e dietro il carosello di invitati e di “marenner”, cioè amici, conoscenti e vicini di casa. Ciascuno è abbigliato, secondo la sua posizione sociale, con piume, coccarde, nastri, ricami, catene e spille. In un trionfo di colori che contrasta col bianco della neve il corteo parte alle 14 chiesetta di San Valentino. Accolti dalle note della banda musicale del paese, tutti gli invitati giungono nella piazza di Castelrotto dove si celebra la cerimonia nuziale vera e propria  con i canti tradizionali e la musica dei tipici strumenti a fiato.

La festa si sposta poi nelle calde ed accoglienti stube  dove comincia il banchetto nuziale (hoazetkuchl) a base di Canederli al grano saraceno e fegato di vitello, Minestra di gulasch e pane nero di segale, Composta dolce e Krapfen delle feste: tutti piatti della tradizione contadina tirolese. Ma la festa continua per i visitatori: da mercoledì 13 a sabato 23 si svolge la manifestazione gastronomica  "Banchetti nuziali di Castelrotto". I ristoranti del romantico Posthotel Lamm della famiglia Trocker con terrazza panoramica e il giardino delle erbe (www.posthotellamm.it) e quello del confortevole albergo Zum Turm (www.zumturm.com) propongono per questa festa tanti altri piatti tipici -spesso risalenti al Medioevo-  come Medaglioni di nocetto di capriolo con cipolla rossa agrodolce, Vellutata di castagne con crostino di speck, Canederli al formaggio di capra su verdura invernale, Bistecca di cervo gratinato con erbe aromatiche, Purè di patate e sedano con crauti rossi e per finire Mousse di ricotta con albicocche e sorbetto allo yogurt. Tra gli alberghi più antichi e attenti alla tradizione altoatesima ad alto livello (quattro stelle) c’è il Wellness Hotel Schgaguler, realizato interamente in legno, pietra e vetro con una spa attrezzatissima con vista sullo Sciliar.A gestire il suo ristorante "Rubin" è Sandra Schgaguler che tra i grandi piatti del tipico banchetto presenta una sontuosa Trota di fiume profumata alle erbe con julienne di verdure colorate croccanti,  in menu tutto l’anno. Completa l’offerta, in puro stile altoatesino, una gita in carrozza sulla neve.n(www.schgaguler.com

 

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