GIUSEPPE GARBARINO



Prendete in mano una pallina da golf; trasformatela idealmente nel pianeta Terra, sono tutte e due tonde e questo è facile da capire. La prima è bianca mentre la seconda, la Terra, da lassù appare azzurrognola e anche se il confronto non regge, ci serve per introdurre la nostre brevi considerazioni.

Sulla nostra pallina, che teoricamente abbiamo trasformato nel pianeta dove abitiamo, cerchiamo un posto unico, un luogo che ci sta a cuore, una località che conosciamo e che tanti vorrebbero, almeno una volta nella vita visitare.

Ecco che sulla nostra bianca ed intonsa pallina da golf abbiamo trovato la nostra città ideale: Firenze.

Aguzziamo la vista e nel centro cittadino di Firenze cerchiamo un altro posto unico; eccolo è il Ponte Vecchio. Già il nome incute quel timore soffuso di essere davanti a qualcosa che di acqua ne ha vista passare tanta e non solo metaforicamente. Sotto le arcate storiche del Ponte Vecchio di Firenze scorre l?acqua dell?Arno, un fiume che porta un nome etrusco e che mai nessuno, tantomeno questo popolo ancora oggi considerato misterioso, che pure era pieno d?immaginazione e spirito godereccio, avrebbe potuto immaginare di vederlo trasformato nel palcoscenico mondiale di un evento legato al golf: il Ponte Vecchio Golf Challenge.

Siamo ormai alla XI edizione di questo prestigioso trofeo che vede dodici importanti campioni del golf internazionale sfidarsi a colpire un quadratino di erba che galleggia in mezzo al fiume e soprattutto tirare quelle palline bianche da una postazione allestita sullo storico ponte di Firenze.


In questi anni la manifestazione ha visto l?irresistibile ascesa della sua notorietà e il fatto che tutta una serie di sponsor si siano ormai affezionati al Ponte Vecchio Golf Challenge fa capire che la formula sia vincete. Anche se il periodo prenatalizio dal 17 al 19 dicembre sembra sopraffatto dagli aspetti commerciali legati agli acquisti dei regali, l?affluenza di ospiti incuriositi dalla particolare competizione ha regalato anche quest?anno delle ottime soddisfazioni.

L?evento è di una originalità speciale e la scelta della location unica nel suo genere. I meriti organizzativi vanno alla Media Vip e a tutti gli sponsor che hanno partecipato con grande entusiasmo a partire dalla Conte of Florence, Corum, Artemide, Pilsner Urquell, Konica Minolta, Hapimag e i profumi Nobile 1942.

Un filo logico sembra legare gli sponsor: l?attrazione per il golf e i verdi campi dove rotola la bianca pallina di cui abbiamo parlato all?inizio, anche se in questo caso  i dodici  giocatori, in rappresentanza di dodici nazioni, si sfideranno per incoronare il ?Re dell?Approccio?, quel tiro di precisione fatto da sotto il Corridoio Vasariano verso i tre green galleggianti ancorati in Arno.


Come lo scorso anno la città e il luogo della competizione è stato imbiancato dalla neve, forse in modo più prepotente, ma gli inconvenienti e tutta una lunga serie di problemi che hanno colpito Firenze, non hanno impedito che la giornata di sabato fosse all?insegna del sole e dello sport. Tantissimi hanno raggiunto il Ponte Vecchio per osservare, giocare e cimentarsi.

Tra i golfers che hanno dato prestigio al meeting toscano c?era il vincitore uscente, Robert Karlsson che nei giorni precedenti si era aggiudicato il Dubai World Champion e la star italiana Diana Luna, mentre l?altro italiano, l?atteso Francesco Molinari non ha partecipato.

Il vincitore quest?anno è stato però lo spagnolo Alejandro Canizares, mentre l?italiana Diana Luna si è classificata terza.

La cena di gala è stata offerta Massimo Nobile nello spettacolare scenario del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, accompagnata dai vini Frescobaldi, mentre durante la manifestazione, nelle due sedi logistiche dell?evento, il Palagio di Parte Guelfa e il Circolo dei Canottieri Firenze, si assisteva al passaggio dei rappresentanti degli sponsor, degli ospiti vip e dei partecipanti.

i sig.ri Nobile e Massimo Gabellieri di Media Vip
Tra i molti si distingueva il compassatissimo Romano Boretti, presidente della Conte of Florence, mentre il figlio Gian Romano, con famiglia al seguito, si rilassava scattando foto dalla postazione dei Canottieri.

Più agitato il responsabile delle relazioni esterne di Media Vip, organizzatore dell?evento, mentre Michele  Costantino, presidente IMC ? Media Vip, si concede ai media parlando di come il Ponte Vecchio Challenge sia diventato, da una scommessa, una porta per l?incoming internazionale del turismo a Firenze.

Federico Funaro, direttore marketing della Conte of Florence gestiva gli aspetti tecnici, cercando di capire come si sarebbe evoluto il tempo che in poche ore ha avvolto tutti in una bianca e spessa cortina di soffice neve, facendo temere per il corretto svolgersi del torneo.

La partecipazione degli sponsor come Conte of Florence, Corum, Artemide, Pilsner Urquell, Konica Minolta e Hapimag, solo per citarne alcuni, in questo momento di difficoltà finanziaria generalizzata, trova una sua spiegazione oltre che nell?originalità dell?evento, nella bellezza delle locations dei palazzi storici di Firenze e nell?impostazione che fa condividere, per manager e top client delle aziende partner, la passione per il golf con i campioni più importanti del green.

Devo dire che mentre in Piazza della Repubblica, i neofiti venivano invitati a tirare la pallina in buca su un posticcio green allestito accanto allo stand dell?Hapimag, il colosso delle vacanze d?autore che mira alla qualità, sicurezza e confort, era curioso veder passare, in direzione Ponte Vecchio, personaggi quasi irreali con sulle spalle le sacche piene di mazze da golf, tranquillamente a passeggiare nel centro fiorentino; forse cercavano il verde prato allestito intorno al Duomo per il Florence  2010. Un?idea per il futuro?

Le somme di questo fine 2010 con la pallina da golf in mano? Tutti soddisfatti: partecipanti, sponsor, cittadini e istituzioni.

Ora attendiamo il 2011 con lo sguardo già teso al 2012, che si preannuncia stellare con il suo legame con il 450esimo anniversario della morte di Amerigo Vespucci. Forse l?arte e la storia sposerà ancora di più Firenze al golf d?autore, quello della pallina bianca, magari trasformando i premi in opere d?arte personalizzate, all?insegna del gusto e della tradizione di questa città.