Dal 10 al 24 aprile 2012 presso il Teatro Argot di Roma

Testo di Elena Mandolini

Un telefono. L’attesa. Lesley sa bene cosa vuol dire aspettare. Spera sempre che quel telefono squilli per darle una bella notizia che tarda ad arrivare. Un’occasione d’oro. Quella che tutti attendiamo, ma che spesso tarda ad arrivare e, in alcuni casi, non giunge affatto.

Mentre aspetta, Lesley, si racconta e ci racconta la sua storia di attrice in erba. Quella che credeva la sua grande occasione si sta rivelando l’ennesima buggeratura. Circondata da uomini che cercano solo di sedurla puntando sulla sua ingenuità, Lesley cerca di farsi largo nel mondo del cinema dove la sua unica prova importante è la comparsata in Tess di Roman Polanski. Basandosi su quella esperienza, la ragazza inizia il confronto coi nuovi colleghi: il regista Gunther, l’assistente Simon, il costumista gay e via discorrendo. Lesley ama collezionare persone, ossia capirle e studiarle; le piace leggere e tenta di essere sempre professionale. Anche se i suoi sono piccoli personaggi, cerca comunque di arricchirli con nuove sfumature che propone ai suoi collaboratori, col risultato che non viene mai ascoltata e resta sempre da sola durante le pause o le cene. Ma Lesley è tenace: non si arrende.

L’occasione d’oro, nato come monologo dello scrittore Alan Bennett, nelle mani dell’attrice e regista Antonella Civale, si trasforma in una perla di 55 minuti. Nel piccolo Teatro Argot, la Civale gioca con i pochi elementi scenici (un tavolo, due sedie, un telefono e numerosi libri accatastati di lato) trasfigurandosi di volta in volta negli uomini che hanno accompagnato Lesley nella sua ultima avventura lavorativa. Attraverso posture e voci differenti, infatti, prendono vita diversi stereotipi: dai presunti “latin lover”, ai mascalzoni, finendo con i sarti gay. Brava più nelle trasformazioni e nei momenti di riflessione che negli attimi di ilarità, la Civale usa lo spazio scenico anche per i cambi d’abito, che corrispondono ai diversi momenti della storia. L’unica costante è la lunga collana che assume i connotati di un rosario recitato sottovoce dalla protagonista stessa. La parrucca bionda, simbolo di Lesley, viene momentaneamente tolta quando il personaggio sembra fare un balzo in avanti e crescere; ma poi, proprio alla fine, la indossa nuovamente: in fondo non cambierà mai.

Lesley diviene così metafora delle speranze di ogni uomo, che preferisce chiudere gli occhi e vedere soltanto ciò che fa più comodo vedere: che quell’occasione può ancora arrivare, anche se sembra essere parecchio in ritardo.

L’occasione d’oro

Dove: Teatro Argot – Via Natale del Grande, 27

Quando: dal 10 al 24 aprile 2012 presso il Teatro Argot di Roma