Viaggiare da soli oppure in compagnia?Un dilemma che riguarda tutti prima o poi nella vita, la cui risposta dipende di volta in volta da una serie molteplice di fattori, a cominciare da quelli caratteriali. E poi tanto dalla tipologia delle agognate destinazioni.  Infatti se visitare in solitudine la romantica Parigi potrebbe sembrare un’occasione sprecata, seppur possibile, così come si può fare in mezzo mondo, almeno senza che la propria sicurezza venga messa a repentaglio. Ma ci sono tanti altri posti, specie nel cosiddetto terzo mondo, dove viaggiare da soli non conviene proprio, per ragioni di sicurezza ma anche per motivi organizzativi. Prendiamo lo Yemen: se andate da soli con ogni probabilità sarete oggetto di sequestro da parte di qualche tribù o fazione politica, per essere usato come merce di scambio e di riscatto, ma se andate in venti o in cinquanta difficilmente potrebbero sequestrarvi, per difficoltà tecniche, quand’anche qualcuno lo volesse. E per andare in Yemen, quand’anche fosse nella tranquilla Socotra, non basta certo un’organizzazione fai da te.

Affrontare con un unico fuoristrada il deserto turistico della Tunisia risulta certamente possibile, tanto se succede qualcosa prima o poi qualcuno passa di lì, ma non si può dire altrettanto del Rub al Khali in Oman – Arabia Saudita oppure di mille altri deserti o destinazioni remote:  se la vostra unica vettura si guasta, per i passeggeri è la fine garantita, perché come per le piogge occorrono anni prima che qualcuno passi da quelle parti, se mai passerà.  Si può economizzare su altri aspetti, ma sulla sicurezza non si deve scherzare, come ben sanno quanti organizzano viaggi esplorativi di scoperta negli angoli più remoti del pianeta, per forza di cose di gruppo, perché il numero stesso dei partecipanti costituisce già di per se una garanzia, oltre a consentire economie di scala che si ripercuotono sui costi e sul comfort. Prendiamo il Mar Rosso, uno dei mari più belli, vicini e ricchi di biodiversità sotto e sopra. A sud dell’Egitto navigano poche imbarcazioni attrezzate per i subacquei, loro clientela primaria, le quali dedicano qualche settimana all’anno ai non sub, per la semplice esplorazione dell’incantevole e misconosciuto territorio: le isolette e le marse (stretti bracci di mare che penetrano nel deserto costiero a formare tranquille lagune) in Sudan, oppure l’arcipelago delle Dalhak in Eritrea, una manciata di isole disabitate diverse l’una dall’altra, che sembrano un frammento di deserto in mezzo al mare; orbene il noleggio di una di queste confortevoli barche con 12-14 posti costa alcune migliaia di euro al giorno, una cifra insostenibile per chiunque (o quasi), ma se si affitta in gruppo i costi diventano ragionevoli.

Affrontare in solitudine destinazioni tipo Angola, Kyrghizistan o anche solo Algeria, tanto per fare qualche nome, potrebbe risultare decisamente ostico, se non proprio impossibile. Ed ecco spiegata la fortuna incontrata dai viaggi di gruppo presso operatori di nicchia impegnati a proporre affascinanti mete in destinazioni ignorate dal turismo di massa, come il milanese “I Viaggi di Maurizio Levi” (tel. 02 34 93 45 28, www.viaggilevi.com), il cui catalogo estivo Alla scoperta dell’insolito propone ben 108 itinerari in 65 nazioni diverse, tutte fuori dalle rotte tradizionali.

 

Ma per tornare al dilemma iniziale, non tutti amano viaggiare intruppati, con partenze a date fisse, soprattutto per dover dividere tempo e percorsi emozionanti con persone estranee e sconosciute, anche se uniti dal comune amore per l’insolito. Qualcuno, un numero sempre crescente negli ultimi anni, preferisce infatti partire in coppia oppure in piccoli gruppi consolidati e precostituiti, composti da  famigliari o amici, dove la conoscenza funziona da potente collante in grado di superare ogni eventuale difficoltà.   A questa particolare tipologia di viaggiatori si rivolge una parte non trascurabile della programmazione estiva di Viaggi Levi, che propone una trentina di destinazioni in tutti i continenti che possono essere affrontate con viaggi individuali o con piccoli gruppi precostituiti, senza dover rinunciare ad uno standard elevato di comfort e di sicurezza.

Si tratta di itinerari dagli 8 ai 16 giorni che spaziano dall’Africa al Medio Oriente, dall’Asia centrale e orientale al Sud America e al grande Nord, da mete facili come Marocco, Armenia, Georgia, Turchia e Oman, a più impegnative come Iran, Nepal, Mongolia, Cile e Perù, dagli animali nei parchi di Tanzania, Botswana e Namibia all’incontro con i gorilla in Uganda, fino a due impegnative spedizioni etnografiche di 19 giorni nelle foreste della Papua Nuova Guinea e nella West Papua tra le popolazioni più primitive del mondo.

 

Altra particolare tipologia di viaggi individuali è poi quella nota con il nome di Fly and Drive, una formula che privilegia la piena gestione autonoma degli itinerari con una certa libertà di gestire il proprio tempo, basandosi sulla prenotazione preventiva dei voli, del noleggio auto, della prenotazione degli alberghi lungo un collaudato percorso di massima, dove si possono ottimizzare i tempi e introdurre varianti personali. Viaggi Levi propone per l’estate percorsi in Fli&Drive di 10-15 giorni in Marocco, Namibia, Sudafrica, Islanda, India e Messico-Baja California.