a cura di Liliana Andaloro

Nell’aria aleggia il sentore di zenzero dei tipici biscotti, dei chiodi di garofano del gløgg e della cannella del budino di riso caldo risengrynsgrøt. Si stempera nel fruscio dei pattini che con le loro lame affilate disegnano ghirigori sulle piste di ghiaccio, nelle voci bianche dei canti natalizi, nell’ansimare dei cani da slitta che scivolano sulla neve fresca. E’ Mosjøen, un antico villaggio norvegese fiorente nel Seicento per la sua attività commerciale legata alla pesca, che assurse allo stato di “città” nel 1875. Oggi è una pittoresca località nordica che tiene vive le sue più radicate tradizioni popolari. Ed è proprio nel periodo natalizio che qui esplode una rutilante e suggestiva atmosfera, carica di profumi ed emozioni che stringono i legami familiari e sociali di tutta la cittadinanza.

 

Già dalla fine di novembre, Mosjøen è decorata per Natale e la piccola città brulica di gente che fa shopping natalizio. Gli abeti vengono illuminati e le strade nel centro della città vengono decorate durante il primo fine settimana dell’Avvento, periodo durante il quale ci sono molte opportunità di assistere ad un concerto di Natale. Tutte le famiglie, a dicembre, sono impegnate a cucinare per Natale. Qui si preparano 7 tipi di biscotti, ma quello tipico di queste festività è il pan di zenzero. Molti genitori li cucinano con i loro bambini, e alcuni di loro costruiscono una casetta di pepperkake che viene prima usata come decorazione e poi demolita e mangiata alla fine delle feste.
I mercatini di Natale iniziano di solito al primo o al secondo fine settimana di Avvento, offrendo oggetti fatti a mano e prodotti provenienti da fattorie locali.


Quest’anno la gente di Mosjøen ha provato a raggiungere un nuovo primato allestendo in strada la tavolata più grande per il tradizionale porridge di Natale, “il risengrynsgrøt (budino di riso caldo servito con zucchero, cannella e burro) Si tratta di un piatto di vecchia tradizione e si dice che sia il cibo preferito dallo gnomo del granaio! Il 7 dicembre scorso, dunque, circa 4500 persone si sono incontrate nella Sjøgata, la strada più antica di Mosjøen e, sembra, dell’intera Norvegia. In questo periodo dell’anno, in città e dintorni si svolgono attività tradizionali, come pattinaggio, equitazione per bambini, corse in slitta trainata da cani, piccoli falò e film all’aperto, anche se la temperatura è di circa 5 gradi sotto zero.

Durante l’Avvento è comune per le famiglie e i gruppi di amici organizzare feste pre-natalizie, julebord in norvegese. In occasione dei julebord, si riempiono i ristoranti e i pub della città, rendendo la vita notturna del fine settimana piuttosto movimentata. Il 23 dicembre, la “Piccola vigilia di Natale”, molte famiglie mettono i regali di Natale sotto l’albero, quando i bambini sono andati a dormire. Molti altri fanno una casa di marzapane, o mangiano il risengrynsgrøt. Questa volta una mandorla viene nascosta nel budino, chi la trova vince un maialino di marzapane! La vigilia di Natale, il  24 dicembre, è l’evento principale della festa norvegese. La prima parte della giornata viene spesso trascorsa in giro per gli ultimi regali, o in chiesa per le celebrazioni.

Alle cinque del pomeriggio, le campane suonano e la maggior parte delle persone si apprestano alla cena di Natale a casa propria o dai parenti. I regali che sono stati collocati sotto l’albero vengono aperti dopo cena. Tutti i ristoranti e i pub sono chiusi la vigilia di Natale, e le strade sono tranquille. Il piatto più popolare della cena della vigilia è il ribbe, costolette di maiale o pancetta, ma sono piatti comuni anche il lutefisk, cioè merluzzo marinato nella liscivia, il pinnekjøtt, costolette di agnello, infine merluzzo bollito, prosciutto cotto e tacchino. Molti norvegesi amano bere la juleøl, una birra di malto disponibile da novembre e per tutto il periodo natalizio o un bicchierino di Akevitt, un distillato tipico della Norvegia.


Immancabile, durante l’Avvento e il Natale, il gløgg, una bevanda calda e speziata simile al tedesco Glühwein. In genere è a base di vino rosso, ma la versione non alcolica è spesso preferita. I giorni tra la vigilia di Natale e la notte di capodanno vengono trascorsi allestendo brunch e cene con la famiglia e gli amici. Alcune persone escono la sera, quindi c’è più attività nel centro della città.