Testo e Foto di TERESA CARRUBBA


Mosca – Le cupole svettanti
del Cremlino

    

La silhouette frastagliata di quelle cupole a cipolla svettanti in croci d?oro, mi rimane negli occhi, ogni volta che vedo Mosca.  Ieratiche e solenni, disegnano la sacralità di un popolo che ha costruito con coraggio la grande storia della Russia.

Mosca. Immensa e grandiosa. Rinascita continua e immutabile incrostazione di civiltà, d?arte e di fede.

Nata dai retaggi di abitatori primitivi che, giurano gli archeologi, in questo territorio vivevano di caccia e pesca decine di migliaia di anni fa.

Mosca. La conoscevo già e ne serbavo una memoria irrinunciabile. Ma non immaginavo possibile poterla visitare più volte e ogni volta scoprirne un tesoro segreto, un angolo non visto, un?atmosfera inusitata. Soprattutto non sapevo che Mosca potesse essere il punto di partenza per viaggi intriganti come una crociera sul Volga che tocca antichi villaggi, quasi fermi nel  tempo, testimoni di una storia gelosamente custodita.

Il Cremlino visto dal Volga
    
Partita da Roma alla volta di Mosca, ho raggiunto la riva della Moscova in cui era attraccata la Motonave Bauman del Kmp Group, che il giorno dopo mi avrebbe portato nel vivo della mia avventura russa. Ma non si può dire di conoscere la Russia se non si è visitata almeno Mosca. E non si può dire di conoscere Mosca se non si è visto almeno il Cremlino.

Il primo impatto è con la Piazza Rossa. Mozza il respiro. Una bellezza che penetra e si gioca tutta nelle emozioni. Intime. Inesternabili. Riduttiva ogni parola, insufficiente ogni aggettivo. Va vista. Qui l?uomo riprende le sue vere dimensioni. Non può sentirsi grande. Se non nel pensare che è proprio dalle mani degli uomini che nasce tanta imponenza. Almeno quella urbanistica, architettonica, estetica. Ma il fascino intrinseco della Piazza Rossa, no. Quello non è stato progettato al tavolino di ingegneri e architetti. E? sedimentato nei secoli in una preziosa concrezione di eventi storici e politici, di riti sacri, di imprese commerciali.

Un particolare della maestosa
Piazza Rossa di Mosca

    
La più antica piazza di Mosca. Già nel Quattrocento ospitava l? animatissimo Gran Mercato, antesignano degli odierni magazzini Gum, voluti da Lenin  negli anni Venti in uno splendido stile Liberty, qui detto ?neorusso?. Quello stesso Lenin onorato in gran pompa, fino alla fine del periodo sovietico, nel suo austero mausoleo di granito rosso, al lato ovest della Piazza. 

Una Piazza che sprigiona, ancora oggi, tutto il potere, il fasto e la solennità dell?epoca imperiale. Da qui, attraverso le porte una volta ritenute sante, zar, reali stranieri e patriarchi, entravano nel Cremlino.

Il Cremlino. Fulcro vitale, fucina di poteri, sacrario del culto. Un mondo a parte. Cristallizzato nel tempo. Tutto il misticismo della cultura russa sembra concentrato nel bianco abbacinante delle cattedrali e nell?oro delle cupole a schiera, nei solenni palazzi del potere, nel ricco museo dell?Armeria.  Un bagno nella storia della Grande Madre, che va gustato con la calma e la curiosità di un visitatore attento.

Mosca – La celebre cattedrale di San Basilio
    Un giorno a Mosca. Poi si parte per la crociera. La motonave Bauman, del Kmp Group,  ha cabine semplici ma attrezzate, varie sale di soggiorno e di ritrovo, intrattenimenti, un buon livello di cucina. Tutto a misura di navigazione fluviale che, si sa, ha poco a che vedere con quella a mare aperto. E la navigazione sul fiume, a differenza della marittima, è lenta, felpata, rilassante. Si entra nel paesaggio poco a poco, silenziosamente, e si ha il tempo di gustarne i particolari, le atmosfere cangianti, le emozioni che suscita.

 

 

Dalla Moscova, fiume che concentra  fitti verdi rivieraschi, a tratti umanizzati da piccoli villaggi, dopo una navigazione notturna ci s?immette nel più possente fiume Volga. Il passaggio, che avviene alle prime luci dell?alba,  è uno spettacolo da non perdere.  La nave si ferma davanti a una diga che lentamente si apre. Affacciati a prua si segue l?abbassamento dell?imbarcazione fino a  che il  grande fiume ti accoglie nelle sue acque, senza sbalzi.  Un rito gentile. Un evento straordinario, per i non avvezzi.

Crociera sul Volga in battello
l’alba

    
Ecco lo sguardo aprirsi  su un orizzonte più vasto, ma con lo stesso languido stupore.  Ecco emergere dall?acqua la punta di un campanile di chiesa, ultima traccia di un paesino sommerso. Una suggestione tra tante, in questa crociera. Ci si ferma a visitare  Uglich , una delle più antiche città del Volga che visse la sua massima fioritura culturale nel Quattrocento, epoca a cui risale il famoso Cremlino di cui oggi è rimasto il Palazzo di Dimitrij, figlio minore di Ivan il Terribile, e la Cattedrale della Trasfigurazione del Salvatore. Se si è fortunati, si può entrare nella Cattedrale proprio nel momento in cui un coro di sacerdoti intona canti lievissimi, di intima suggestione.

Un campanile semisommerso nel Volga
    
Il villaggio, che punteggia grandi spazi verdi, sfoggia tipiche case in legno e  palazzetti barocchi o in stile classicheggiante.  Qui nasce il primo Museo della Vodka. Seicentocinquanta tipi dell?acquavite russa, ben classificati secondo un iter geografico e cronologico, raccontano la storia della vodka, con particolare riguardo alle case produttrici  più antiche, come la Tulaspirt, nata a Tula 305 anni fa.

 
    
Le campane di Yaroslavl
Monastero della Trasfigurazione del Salvatore

    


La crociera tocca la città di Yaroslavl, a 250 km da Mosca. Nei secoli XVI-XVII era considerata una tra le più belle dell?antica Russia, la più ricca d?arte. Lungo il fiume si snoda il grande Monastero della Trasfigurazione del Salvatore, tra mura e torri bianche che ben si accordano con il perfetto, mistico silenzio. Un silenzio forse un tempo interrotto solo dal suono di antiche campane che, qui , sono custodite numerose, a mo? di museo all?aperto. Merita la chiesa del Profeta Elia, nella piazza principale di Yaroslavl, per i suoi straordinari dipinti.

 

In navigazione: tramonto sul Volga

    Avvicinandosi di nuovo a Mosca, affacciata su lago Nero, ci si ferma a Rostov Velikij (La Grande), appellativo che, oltre all?altra antica città russa Novgorod, ha meritato quando, già alla fine del primo millennio dopo Cristo era molto popolosa e ricca. Segno di questo antico potere, in condizioni architettoniche perfette, il Cremlino Bianco , un magnifico complesso seicentesco, un tempo residenza del metropolita, cintato da mura imponenti che corrono per un chilometro, interrotte da 11 torri. Il Cremlino ospita quattro chiese, di cui la più importante è la cattedrale della Dormizione e due tra i più rari edifici di architettura civile dell?Anello d?Oro, il Palazzo Bello e il Palazzo Grande. Il Cremlino Bianco di Rostov conserva intatta l?atmosfera di raccoglimento e contemplazione filtrata da un austero spirito di potere.


 


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