TERESA CARRUBBA



    Non c?è preoccupazione o problema che tenga. Qualunque sia lo stato d?animo del momento, il giorno di San Valentino va festeggiato a tutti i costi. Parola di innamorati! C?è qualcosa nell?aria, il 14 febbraio che miracolosamente ingentilisce gli animi e trasforma due persone che si amano nella tenerissima coppia dei “fidanzatini” per eccellenza, Valentino e Valentina, creati dalla romantica mente dell?umorista Raymond Peynet, dai quali appunto deriva la tradizione della festa. Perennemente incollati l?uno all?altra, i fidanzatini di Peynet vivono in un mondo bucolico disegnato da cuoricini alati, margherite da sfogliare, cupidi con freccia galeotta, casette costruite sull?albero, cieli stellati e luna piena. I due, che ammiccano mielosi dalle infinite vignette, da statuine, porcellane, scatole di cioccolatini e gadget di ogni tipo, sono da tempo l?emblema dell?amore pulito e duraturo .

    Dal 1944, per l?esattezza, quando Raymond Peynet, a Valence, schizzò sul suo taccuino la sagoma di un kiosque à musique, un gazebo per concerti che stava ammirando. ?Disegnai anche i musicisti e gli unici spettatori: una coppia di innamorati? mi ha raccontato un giorno Raymond Peynet nella sua villetta di Juan-les-Pains, Antibes, sulla costa Azzurra. ?Lui con capelli a zazzera e bombetta, lei con una bionda e femminile coda di cavallo. Naturalmente, abbracciati. In realtà l?ispiratrice dell?immagine di Valentina fu Denise, mia moglie, un omaggio all?amore che provavo per lei. Il disegno fu pubblicato sul giornale -Ric e Rac- e i due personaggi furono subito famosi come -Les amoureux-, i fidanzatini di Peynet. In un periodo storico come quello, non certo idilliaco e felice, Valentino e Valentina rappresentavano la forza dell?amore capace di isolare chi lo vive in un mondo a parte, fatto solo di sogni e di poesia. Ricordo che un giorno, sotto i bombardamenti, vidi una coppia entrare in un portone e baciarsi appassionatamente, incuranti di quello che succedeva fuori?.

    Da allora la produzione di Peynet fu continua, apprezzata e ricercata da tutti gli innamorati che oggi possono ritrovarne l?incanto nei due musei dedicati all?umorista: ad Antibes, dov? era la sua casa, e a Karuizawa, in Giappone. L?amore dei “fidanzatini” per antonomasia, vive imperturbato da più di 60 anni e continua ad esercitare su molti di noi, giovani e meno giovani, quel benefico influsso dei sentimenti che ogni anno, il 14 di febbraio, si rinnova con fresca ricorrenza. Nel giorno di San Valentino nasce dunque tra gli innamorati il tradizionale piacere di dimostrare il proprio affetto per l?altro. E allora ci si scambiano doni, si prenota una cenetta a lume di candela o, per chi può permetterselo, si organizza un breve viaggio all?insegna del romanticismo e del “ritrovarsi”. In questo compito non si è certamente soli. Complice l?abilità commerciale, le idee e le suggestioni per la festa ci vengono da ogni parte.