VALERIO S. PROVVEDI

Un?ora e tre quarti di spettacolo piacevole, pulito, tranquillo, nel quale Verdone affronta, come afferma lui stesso, il quesito del secolo: come si fa a tenere sempre acceso il fuoco del desiderio in amore?
Durante una serata in un locale notturno dove si svolge uno “Speed-date”, ovvero la ricerca di un partner in tre minuti, fra i cui partecipanti il protagonista, il cinquantenne Gilberto Mercuri, sposato con una bella donna di quarant?anni e con una figlia diciassettenne, Marta. Da una indagine dei carabinieri la cosa viene a conoscenza di Tiziana, la moglie, con inevitabile, drastica crisi coniugale. Gilberto è costretto ad andare via di casa. Viene alloggiato da Andrea, suo amico e socio, il quale convive con la spumeggiante Carlotta, giovane agente immobiliare.

Gilberto apprende, da una involontaria frase di sua figlia, che continua a frequentare, la sorprendente notizia che Tiziana ha una relazione da più di due anni. Naturalmente la cosa aggrava ulteriormente i rapporti tra i coniugi mentre, con il passare del tempo, nella vicenda intervengono numerosi altri personaggi e tutti con crisi più o meno latenti. Solo Marta, la figlia di Gilberto, che circola in tutta la storia, insieme al suo fidanzatino commenta, con sereno distacco, il comportamento degli adulti, inclusi i propri genitori
Gilberto, alla ricerca di una sistemazione domiciliare idonea, viene aiutato, protetto e sostenuto da Calotta che lo stimola a tentare nuove alternative alla sua vita e a frequentare altre donne, ma tutte, ahimè, totalmente inadatte.

La vita stessa si incarica di sviluppare, di avvolgere, di dipanare i rapporti tra i vari personaggi, con viaggi all?estero, apparenti riconciliazioni, evidenti storture e incompatibilità di carattere, e ciascuno ritiene, ogni volta, di aver trovato la soluzione idonea, quella più giusta, quella davvero definitiva?.
Bravi e spontanei tutti gli interpreti, ben diretti da Verdone, tra l?altro co-autore del testo.
Il film è, in fondo, un autentico girotondo di fragilità sentimentali, di varie romantiche illusioni.
Molto sincera e aperta la posizione personale espressa dal regista, durante la conferenza stampa di presentazione del suo film, nei locali del Cinema Odeon, di Firenze. Secondo la sua definizione, nessuna soluzione definitiva e soddisfacente è, o sarà mai, possibile nei rapporti d?amore. Bisogna sapersi contentare di alcune felici parentesi che il destino ci presenta senza pretendere alcun genere di certezza..

Superba Laura Morante e piacevolissima la brava Stefania Rocca, nel cui arco figura assai bene anche la corda dell?ironia.
Interpellato al riguardo, Verdone ha anche precisato che il suo attuale ritorno sotto l?egida di Cecchi Gori è, in grandissima parte, dovuto al senso di riconoscenza che sente di provare nei confronti del grande Mario il quale, a suo tempo, lo incitò, lo apprezzò e lo aiutò a proseguire nell?attività di cineasta..