LUISA CHIUMENTI

Due anteprime, una a Napoli e l?altra a Torino, hanno rappresentato in effetti una delle novità più significative, proposte dalla XIV Esposizione Quadriennale d?Arte relativa al biennio 2003 ? 2005.
All?Anteprima di Napoli 96 sono stati i partecipanti, come a ciascuna altra esposizione ( a Torino e a Roma) , ciascuno presente con una sola opera.
La manifestazione si concluderà con la Mostra finale al Palazzo delle Esposizioni nel febbraio del 2005, che, oltre a prevedere la partecipazione di artisti già presenti alle due precedenti selezioni, accoglierà ( come peraltro è stabilito dalle stesse norme statutarie), anche una sezione storica ed un certo numero di partecipazione straniera.
E? da sottolineare come la Commissione, formata da critici e storici dell?arte di chiara fama, abbia avuto libertà totale nella scelta delle opere, in modo tale da far sì che potessero essere rappresentate tutte le tendenze e tutti i linguaggi .
Una originale quindi e del tutto innovativa articolazione in te grandi Mostre: due anteprime, una a Napoli e l?altra a Torino, e la terza mostra a Roma, rappresenta la novità proposta dalla XIV Esposizione Quadriennale d?Arte ( 2003 ? 2005 ).
Così all?Anteprima napoletana sono stati invitati novantasei artisti che avevano cominciato la propria attività espositiva personale e che vivono nelle regioni del centro- sud: Lazio, Abruzzo, Umbria, Campania, Puglia, Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia.
Ad essa è seguita l?Anteprima torinese ( negli spazi della Promotrice delle Belle Arti ) , con la partecipazione di altri 96 artisti, operanti dal 1990 nelle regioni del centro-nord.
E nella esposizione di Roma, che potrà accogliere anche artisti che hanno partecipato alle due precedenti mostre, sarà anche presentata, come è nelle norme statutarie, una sezione storica nonché una partecipazione ( sia pur minima ), di artisti stranieri.
Sulla scia di una nota frase di Boccioni: “La nostra arte la impariamo facendola”, l? attuale Quadriennale” propone una sorta di “mappatura” dell?arte contemporanea, regione per regione, con una presenza di artisti locali, non per nascita, ma come riflesso della condizione artistica operante in quella determinata regione.

Fra gli artisti che appaiono nelle due le anteprime, quella di Napoli e quella di Torino, si sono presentati anche artisti esordienti, che tuttavia aveva particolari riconoscimenti come l?interessamento del MOMA o la partecipazione alla Biennale di Valenza.
Ma, per fare un cenno almeno all?Anteprima che si è aperta a Napoli negli spazi prestigiosi del Palazzo Reale: dall?Atrio, allo Scalone d?Onore, all?Ambulacro, alla Sala della Fortuna, al Sottopassaggio ( che da questa conduce al cortile delle Carrozze ), alla Sala Dorica ( o, appunto, delle Carrozze), è ? da sottolineare come sia stata la prima volta che il Palazzo Reale di Napoli ha ospitato la Quadriennale ed anche la prima volta che ha offerto spazi così ampi all?arte contemporanea.
Di grande interesse è stato anche l?excursus offerto dai curatori della Mostra di Napoli , Marco Tonelli, Laura Barreca e Federica Guida , attraverso il Catalogo che scandendo il percorso della mostra, ha introdotto molto bene il visitatore verso una comprensione più profonda delle diverse sezioni: “Territori, Relazioni, Permanenze, Realismi”, ciascuna indicata da un colore differente e nella quale hanno trovato la propria giusta collocazione i 6 artisti selezionati dalla Commissione ad inviti, formata dai critici: Mariantonietta Picone Petrusa, Massimo Bignardi, Vitaldo Conte, Riccardo Notte e Vincenzo Trione.
Un confronto significativo tra “innovazione e tradizione” è stato ad esempio il tema intorno a cui si sono sviluppate, tra mito antico e mito contemporaneo, le opere presentate dalla sezione “Permanenze” in cui il visitatore è passato dalle mini-sculture di De Luca alla superficie geometrica di Campanella (con un richiamo alle avanguardie storiche dell?astrattismo); alla figurazione della energia molecolare di Di Fabio ed alla vena ironica con cui Perone ha indagato sugli esiti della sperimentazione genetica su animali e forme viventi, pur sempre nell?ambito di una visione obiettiva della realtà, primo passo per tornare alla giusta misura delle cose.
Gli artisti di “Anteprima” operano nelle seguenti regioni: Val d?Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Sardegna, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana e Marche. Sono stati selezionati da una Commissione-inviti composta da Luca Beatrice, Beatrice Buscaroli, Flaminio Gualdoni, Alessandro Riva e Gabriele Simongini. I lavori della Commissione sono stati presieduti da Gino Agnese, Presidente della Quadriennale.

Con 41 opere a parete, 20 installazioni, 9 sculture, 16 elaborazioni fotografiche, 4 video, 1 tarsia lignea, 1 opera internet e 3 di tecnica mista, il percorso espositivo di questa “Anteprima”, si suddivide nelle medesime scansioni della mostra di Napoli: “Territori”, “Relazioni”, “Permanenze” e “Realismi”. Non si tratta di sezioni che raggruppano gli artisti secondo schemi rigidi, bensì di possibili indicazioni di lettura per aiutare il visitatore a orientarsi tra i molteplici linguaggi e le diverse poetiche dell?arte di oggi.
“Una campionatura del nuovo che si esprime oggi nell?arte italiana, specialmente quella delle più recenti generazioni”: anche questo è “Anteprima”, la grande mostra che la Quadriennale di Roma allestisce ora in Torino al Palazzo della Promotrice delle Belle Arti, al Valentino. L?esposizione, che resterà aperta al pubblico dal 18 gennaio al 21 marzo 2004 con ingresso libero, presenta ora gli esiti “di una ricognizione territoriale e generazionale” compiuta da una Commissione-inviti composta da cinque critici e storici dell?arte, questa volta per le regioni del Centro-Nord.
Sono in mostra le opere di 95 artisti che hanno cominciato la loro attività espositiva personale dopo il 1990. Ogni artista è presente con un?opera. Anche per questo “Anteprima”, si distingue dalle consuete esposizioni ( che riflettono unitarie visioni curatoriali), per essere una rassegna che offre al visitatore quale sia in realtà lo “stato dell?arte”, nella attuale varietà di linguaggi tecniche e motivazioni.
Questa “Anteprima” torinese costituisce, come si è detto, il secondo momento espositivo della XIV Quadriennale, la cui tappa d?esordio napoletana ha registrato uno straordinario successo sin dall?inaugurazione del 14 novembre.
E? da notare come sia la prima volta, in settantasette anni di storia, che la Quadriennale di Roma sceglie Torino ? una capitale dell?arte contemporanea ? come scenario civile e culturale di una sua mostra!

Ma riportiamo, per inoltrarci nello spirito anche di questo “evento torinese “, alcune note dal saggio di Simongini:?”Gli artisti da me proposti per “Anteprima” esemplificano proprio quella compresenza delle differenze che innerva la nostra epoca e sono accomunati, al di là degli inconfondibili percorsi individuali, da un?energia visionaria che si concretizza attraverso le tecniche più varie. In qualche modo è inoltre identificabile una linea creativa italiana che si svincola dall?appiattimento di un international style dominante: c?è un rapporto continuo, fecondo ma totalmente metabolizzato nel filtro della contemporaneità, col nostro DNA culturale (da quello letterario a quello storico-artistico, fino alle tradizioni popolari) che si abbina ad una precisa capacità demiurgica e formalizzatrice, attenta all?”oggetto” ben fatto, come da sempre avviene nella nostra tradizione creativa. Tutto ciò è dichiarato dalle opere stesse e non da teorie costruite a priori”
Ed ecco ad esempio come l?opera presentata da Mario Tomasello si offra come “una sorta di zattera dell?anima e un labirinto multidimensionale fondato sull?idea dell?arte come ritualità”?: “un assemblaggio totemico in cui simmetrie ed asimmetrie, affioramenti e sparizioni di forme trasformano l?opera in sito rituale”.


E ancora vorremmo segnalare la “potenza aggressiva e tenera dolcezza” con cui si esprimono le sculture in ferro di Salvatore Cuschera, nell?opera “Burrasca”, in cui l?Artista ?” riesce a far palpitare lo spazio interno ed esterno all?opera, con rigorosa forza demiurgica”.
Ricordiamo ancora che la mostra è realizzata dalla Quadriennale con proprie risorse, ma si avvale anche del sostegno finanziario della Compagnia di San Paolo, della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e della Regione Piemonte, oltre che della collaborazione tecnica de La Stampa e di Trenitalia.
E inoltre ricordiamo che la terza e conclusiva mostra della XIV Quadriennale, che si avvale di un Catalogo edito da De Luca Editori d?Arte, come ormai noto, è attesa al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel 2005.

Per informazioni:

Sede espositiva a Torino ( fino al 21 marzo 2004 )
La Promotrice delle Belle Arti, viale Balsamo Crivelli 11, Parco del Valentino, Torino ? Tel. 011/6692545
La Quadriennale di Roma ? Tel. 06.474801 ? Fax 06.4874518
E-mail:
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