CLOTILDE PATERNOSTRO

Ancora una mostra di opere di Pericle Fazzini, al Torrione della Battaglia a Grottammare ( luogo di nascita dello Scultore, spentosi poi a Roma nel 1987). Mostra della Collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, a cura di Valerio Rivosecchi, Mariano Apa e Ilaria Falconi. Mostra che fa parte di un ciclo a carattere cronologico sull? opera di Fazzini e che prende spunto dalla collezione Schneider ( 140 opere circa) donata al Comune di Grottammare che istituisce il Museo “Fazzini e l?arte contemporanea”, museo che proporrà ogni anno una mostra su un periodo dell?arte di Fazzini. L?odierna mostra , della durata forse di un intero anno, è mostra di disegni, acqueforti, pennarello su carta, litografie, penna su carta, bronzi (Crocifisso, 1981) , mostra di disegni preparatori della grande Resurrezione della Sala Nervi in Vaticano e studi, soprattutto, sulla figura del Cristo

Sappiamo tutti che il momento di massimo fulgore, nell?arte di Fazzini, ha inizio con la lavorazione del bronzo ( susseguente al legno, anni 30-40) accentuando, l?Artista, l? essenzialità della figura sempre più semplice e sintetica. Tali evidenti caratteristiche le ritroveremo nell?opera di massima espressività di Fazzini, proprio quella Resurrezione che fa da sfondo alla Sala Nervi quale fondale di grandiosità manifesta e incisività marcata. Tutto si accentra sulla figura del Cristo trionfante mentre l? immane contorno è quella siepe di vento, celebrazione di un miracolo mai avvenuto prima e mai ripetuto nella storia: una Resurrezione. Opera spettacolare e di trainante bellezza.

La mostra di Grottammare è per “frammenti” la ricostituzione della grande scultura: disegni preparatori infatti; gli studi per gli Angeli per le finestre laterali dell?Aula Paolo VI poi non eseguiti ma ben maturati nell?animo dello Scultore (pennarello su carta -1967). Quaranta opere circa costituiscono la mostra, illustrazione della tesi naturalistica e religiosa insieme del grande artista. Fazzini infatti è partecipe al linguaggio della natura ricorrendo ad esso; non come illustrazione ma come linguaggio autentico di verità e di fede, dirà infatti :”…(le figure) sono un frammento che ha nostalgia delle nuvole, degli uccelli, degli alberi e di tutte le cose che esistono primordialmente pure nella realtà di ogni giorno” E parlando proprio della Resurrezione ( quando ne ebbe committenza) disse ” Mi sono venute in mente tutte la guerre e tutti i tradimenti del mondo. Per questo ho pensato di creare il Cristo come se sorgesse dallo scoppio di questo grande uliveto, luogo di pace delle ultime preghiere. Il Cristo risorge da questo cratere apertosi dalla tomba nucleare; risorge con impeto e pacatezza insieme per ascendere in cielo. Il tutto a forma di mezza ellisse o calotta dell?universo o meglio ancora di arcobaleno quando si estende dalla collina al mare del mio paese”.

Il vento; lo scultore del vento è Fazzini. Diceva Mons. Francia: ” c?era un vento che squassava il deserto del Battista – un deserto appena suggerito e che sconvolgeva il mondo sull?orlo di dissolversi in caos”.
Ancor di più apparirà impetuoso il “vento” della Resurrezione che squassava gli ulivi, travolge tutto, persino la stessa figura del Cristo trionfante. E le parole di Fazzini maggiormente spiegano l?interiore disegno: ” una atroce esplosione, un vortice di violenza e di energia; ulivi divelti, pietre volanti, terra di fuoco, tempesta formata da nuvole e saette, e un gran vento che soffia da sinistra verso destra: il Cristo risorge con impeto….”- Una religiosità fortemente sentita questa di Fazzini ( non laica come la religiosità di Licini, sottolinea Apa); una religiosità che si rifà ella maestà del divino immesso nella forza stessa della natura. Ed è forse la forza della vita che accampa diritti sulla morte in una esplosione di felicità, di gioia.

La mostra di Grottammare ci riporta il clima primigenio di Fazzini, quello del primo pensiero , dell?abbozzo, della prima fattura di ciò che poi sarà.
Valevole per tale verso è la mostra. Resterà quale raccolta mussale, un omaggio
figura del grande scultore, figlio di questa terra tutta sole e mare.

Fa piacere che piccoli comuni abbiano interessi culturali di tale portata.



Torrione della Battaglia
GROTTAMMARE ? AP
INFO: tel. 0735/739230 – 0735/739238