GIOVANNA LA VECCHIA

Canente e Pico, Tiresia, Narciso, Semiramide, Egeria, Filemone e altri sono i protagonisti del primo libro di Pietro Borromeo, Miti che vanno eterni fra la terra e il cielo, (Fermento, 192 pag., Euro 14,00), non si tratta però della semplice raccolta dei miti più belli della cultura greca, ma di un incontro fra storia e tradizione, alla scoperta delle radici alla base della contemporaneità. Romano, avvocato, membro della Lega Italiana per i Diritti dell’Uomo, attento studioso di religioni, alchimia e astrologia, Borromeo ha elaborato nuove interpretazioni dei miti classici, E forse è riuscito a trovare quelle più giuste e più aderenti all’anima, dove uomoni e dèi incrociano le loro azioni. Storie antiche in cui c’è sempre qualcosa di nostro, perchè le donne e gli uomini di cui si narra non sono diversi da quelli di oggi: stessi vizi, virtù, sentimenti, sogni. E anche gli dèi sono umani. E così, nella nostra coscienza profonda, i miti vengono intesi come la massima espressione dell’uomo. E’ per ciò che uniscono la terra al cielo e restano eterni. Gli dèi sono lì che aspettano soltanto un nostro cenno per tornare in mezzo a noi.
Termini come complesso di Narciso o complesso di Sisifo sono comuni nel linguaggio della psicanalisi, familiari persino a chi non ha mai avuto a che fare con la scienza dell’inconscio, radicati nel nostro bagaglio di conoscenze. Con i Miti, scoprire le origini di queste parole non è mai stato così facile. Raccontando i miti fondativi della cultura occidentale, Pietro Borromeo invita il lettore a scoprire le fiction dell’antichità. I miti greci, infatti, si basavano su storie di fantasia semplici e intuitive, delle vere e proprie chiavi di volta per cogliere i perché dei fenomeni naturali, le grandi potenzialità dell’essere umano, gli imprescindibili limiti. Con un linguaggio semplice e accessibili a tutti, Borromeo rigenera il gusto antico per la conoscenza del mondo.
Ecco la tesi di Pietro Borromeo: “Parlare oggi di miti, in quest’epoca tanto frenetica quanto scettica, sembrerebbe un discorso assolutamente fuori dal tempo. Eppure c’è qualcosa che deve fare riflettere. Le donne e gli uomini, le dèe e gli dèi, di cui si narra nei miti sono creature eterne, esseri umani di ieri e di sempre. E non solo: anche le situazioni sono incredibilmente simili. Forse solo più comprensibili , complice la dimensione mitico-fantastica. Allora accade che ci si accorge che i miti vanno eterni fra la terra e il cielo.
In dodici racconti, perfettamente fedeli alla tradizione mitologica, simboli noti e meno noti al grande pubblico (Arianna, Pigmalione, Sisifo, Narciso), tutti tratteggiati con eleganza letteraria e forza espressiva non comune, ci ricordano le radici mitiche della civiltà contemporanea.

Il volume verrà presentato venerdì 25 giugno alle ore 21,30 presso la Antica Libreria Croce in Corso Vittorio Emanuele, 156