LAURA PATERNO

“La mia vita e’ un sogno a occhi aperti. Il sonno e’ un sogno a occhi chiusi falsato dall’incubo della realta’.
Così si esprimeva Alberto Martini, nella sua “Vita d?artista”. Il critico Marco Valsecchi scriveva che “se André Breton, il pontefice del Surrealismo parigino, lanciò nel 1924 l?arte onirica, lui, Martini, aveva esposto nella Biennale veneziana del 1907 una serie di disegni e di litografie sotto la sigla di Arte del Sogno”. E infatti gli stessi surrealisti francesi gli chiesero di far parte del loro gruppo, mentre Martini rifiuta, per differenza di tematiche, per la sua poetica indipendente e autonoma.
Il Museo Bargellini di Pieve di Cento ospita une retrospettiva dedicata al grande disegnatore e artista trevigiano, con cinquanta opere, per la maggior parte inedite, che ne fanno ripercorrere il percorso creativo. Fra le opere esposte si segnalano oli come “Nave fantasma” del 1929, “Venere nel parco solitario” del 1944, “Chopin” del 1940, lo splendido “Ritratto della moglie Maria” (pastello del 1927), “Bérénice” (china datata 1905), oltre alle tante litografie che documentano la sua intensa attività di illustratore, nella “La secchia rapita” di Tassoni, ad esempio, o la Divina Commedia e i Racconti di Edgar Allan Poe. Scoperto e appoggiato dal critico napoletano Vittorio Pica, verso la fine degli anni Venti Martini è però amareggiato dall’ostilità dei critici italiani e si trasferisce a Parigi dove vive tra Montparnasse e Montmatre nella comunità degli artisti, stringendo amicizia con critici e letterati. Alberto Martini diventa così particolarmente apprezzato all?estero, per la sua grandissima perizia tecnica nell?incisione e nella litografia.
MARTINI – Arlecchino e Colombina
Pur esprimendo un forte antinovecentismo, e rimanendo isolato di fronte all?impressionismo e al tonalismo, questo artista è però profondamente europeo e anticipatore, come dimostrano la sua grafica intrisa di ascendenze nordiche (Durer) e di rimandi ai più grandi disegnatori-incisori presenti sulla scena europea, quali Beardsley, Klinger e Rops, ma anche e soprattutto per a sua personale visione del mondo freudiano. Non a caso negli Stati Uniti le sue illustrazioni dei Racconti straordinari vennero definite il vero completamento dell?opera letteraria di Edgar Allan Poe.
Il Museo d?Arte delle Generazioni Italiane del ?900 ? G.Bargellini inaugura questa mostra nel cinquantesimo anno dalla scomparsa di Martini, con l?intento di promuoverne la conoscenza presso un pubblico più ampio. In concomitanza il Museo ospita l?esposizione “LUCE, vero sole dell?arte” per celebrare i 40 anni dalla nascita della OVA di Pieve di Cento, nella quale sono riunite 131 opere di 114 artisti che trattano il tema della luce in modi diversi.
Luce – CAGLI
Alberto Martini ? anticipatore, inventore e precursore del Surrealismo
Luce, vero sole dell?Arte
Dal 5 giugno al 25 luglio
Museo d?arte delle Generazioni Italiane del ?900 G. Bargellini ? Pieve di Cento (Bologna)
www.museobargellini.com
museo.bargellini@ova.it
Luce – BELLI