LUISA CHIUMENTI

Poco fuori dell?uscita autostradale di Arezzo, superato il ponte romano di Buriano, così suggestivo nel paesaggio della campagna aretina, con tutte le sue arcate al di sopra del piccolo corso d?acqua, la strada prosegue per la Tenuta di Setteponti , a circa 10 km. da Arezzo.
Qui la famiglia del proprietario, il dott. Antonio Moretti, accoglie ospiti ed amici, con una elegante cordialità, in un complesso architettonico che, immerso nel verde, ha visto scorrere il tempo dal 1700 in poi, ampliandosi a seconda delle esigenze della famiglia, a cominciare dai lavori compiuti dall?architetto della famiglia, Alberto Moretti, padre di Antonio, che acquistò negli anni ?50, dalle Principesse Margherita e Maria Cristina di Savoia Aosta una splendida riserva di caccia ricca di fagiani e starne e caprioli, mentre daini e cinghiali dal bosco si avvicinano tuttora alle abitazioni sparse nel territorio circostante e qualche fagiano o capriolo attraversa spavaldamente la strada!
Il Ponte Buriano
sull"antica via dei Sette Ponti

Famiglia di imprenditori, che si occupano oggi vini come di moda (dall? abbigliamento, alle pelletterie particolari, che dal 1902, continuano a far percorrere le strade comodamente e con eleganza, come con le ultime nate, le “carshoes”, sorta di raffinati, moderni mocassini, con una catena di punti di vendita in Italia e all?estero) i proprietari sono anche raffinati collezionisti di oggetti d?arte ( specie dei futuristi italiani) che decorano l?abitazione in un?atmosfera di serenità, ma anche di creatività e di vita attiva, in cui ognuno agisce in un suo ruolo.
E proprio in questa tenuta si è svolta recentemente una sorta di primo evento anticipatore della prossima Asta Internazionale del Tartufo di Toscana, che si svolgerà al Castello Mediceo di Cafaggiolo ( Firenze ) a novembre, in collegamento con il Valentino di Los Angeles e con la Raimbow Room di Cipriani a New York ( manifestazione promossa dall?Assessorato all?Agricoltura della regione Toscana.
Giunti così alla tenuta, si è subito introdotti in una calda atmosfera di fervida attività, e al mattino seguente, dopo una raffinata cena servita nel grande salone del bel Casale, è possibile partecipare, prima a bordo dei fuoristrada messi a disposizione dai gentili ospiti e poi a piedi nel bosco, alla ricerca degli ottimi esemplari di “Tuber aestivum”, o scorzone. Quel prezioso tubero che tanto bene si sposa con il vino “Oreno”, prodotto da Antonio Moretti e che quest?anno, su Wine Spectator, ha ottenuto il miglior piazzamento tra i vini italiani
La vigna della Tenuta
Sì, perché non solo i bei vigneti, con una produzione d?alto rango, fanno da cornice all? edificio, che da molto tempo appartiene ai Moretti, ma ci sono i boschi, dove si può passeggiare o “andar per tartufi” e ci sono castelli da visitare e piccoli centri storici, come Talla, legato alla nascita di Guido d?Arezzo ed alla sua musica!
Anche Carlo d?Inghilterra , nel novembre del 2002 ebbe modo di gustare quello che recentemente è stato ribattezzato come “tartufo dell?Etruria”, che, abbondante in tutta le regione, è particolarmente presente nelle zone del Mugello, del Casentino e della Val Tiberina.
Muoversi presto al mattino, dopo aver consumato una bella colazione, a base di deliziose marmellate fatte in casa, scambiando le prime notizie con la cortesissima Ospite, signora Luciana, e poi partire alla ricerca?con i cani entusiasti e i “Tartufai” seri e sicuri nel lavoro: un?esperienza molto singolare ed eccitante, per chi frequenta poco la campagna ed è più abituato agli sgradevoli rumori e odori cittadini, che non al profumo dei primi fiori di primavera, che sembra ben presto di riuscire a distinguere con l? aiuto e la sensibilità di chi invece fa del bosco e delle sue ricchezze, il proprio fondamentale interesse.
Luisa Chiumenti, autore dell"articolo
con esemplari di pregiato
Tartufo e i Tartufai

E? di poche parole ( anche se evidentemente derivato da lunga “scuola”! ) il vocabolario che serve per incitare i cani alla ricerca: sono affettuosi cenni di sprone e al tempo stesso piccoli elogi: “Bravo”, sì, sì , bravo, cerca!”, ma è tanta la soddisfazione di entrambi, cane e padrone, quando l?intuito ( o meglio l?olfatto ) dell?animale è andato a buon fine. Come sempre, tra l?animale e l?Uomo si stabilisce un affiatamento ed una comprensione totali, così come avviene tra il cavallo e la sua cavalcatura e l?animale ha sempre una sua serietà, un suo orgoglioso procedere, pur nella più stretta obbedienza.
Il tartufo in effetti è un prodotto della terra, che ha un suo fascino particolare, così come si nasconde all?occhio e deve essere scovato quasi come in una “caccia al tesoro”, e infatti, come asseriscono i “Tartufai”, per i cani, che vengono addestrati fin da piccoli cuccioli, a convivere con il bosco e i suoi profumi, la ricerca del tartufo è proprio un gioco! Nascosto sotto terra per diversi mesi, alla fine il suo aroma prepotente viene colto dall?olfatto raffinatissimo del cane.
Carlo d"Inghilterra e Augusto Tocci
Ed è curioso osservare che le sue caratteristiche di profumo e sapore ( oltre s?intende al ben noto elevato costo! ), fanno sì che esso compaia “con parsimonia” sulle nostre tavole, accompagnandosi prevalentemente a cibi non troppo elaborati, a pietanze piuttosto semplici, precedute ad esempio da bruschette con piccole scaglie di tartufo ed un filo d?olio delicato.
Si possono realizzare interi menù a base di tartufo, questo prodotto di molte terre in Italia, e che nella zona boscosa attorno a Setteponti, fa parte della qualità detta appunto “Tartufo d? Etruria”. Si tratta di un tartufo a scorza verrucosa e nera e polpa di colore giallastro bronzeo, con venature più chiare e numerose, arborescenti, che scompaiono alla cottura. E? un tartufo che si raccoglie nel periodo estivo, già a partire dal mese di giugno, con produzioni abbondanti, specie alla presenza di querce camporili isolate. Ed è di grande interesse vedere come, sotto le cure attente e continue del presidente Moreno Moroni e di tutti gli aderenti all?A.T.V.A. ( Associazione Tartufai delle Valli Aretine ), si stia provvedendo a piantare innumerevoli nuove piccole querce, che sono destinate a ricreare l?habitat ideale per i tartufi, laddove il terreno si era ormai impoverito.
Una bella esposizione di tartufi d"Etruria
E? vastissima la letteratura che si è occupata del tartufo da vari punti di vista: dalle zone produttive, all’addestramento dei cani, al periodo di raccolta , alla pulizia, conservazione e commercializzazione e alle ricette attuali e storiche; fra tutti segnaliamo il lavoro pubblicato dal prof. Augusto Tocci ” Tartufo . il profumo del piacere” per la Editrice Ali&no in occasione della 41^ edizione della “Mostra Mercato Internazionale del Tartufo nero pregiato di Norcia e dei prodotti tipici della Valnerina e del Parco Nazionale dei Monti Sibillini” ed il filmato: “La scuola nel bosco. Profumo di tartufo”, curato dallo stesso Tocci e da Antonio Cherici.


Per informazioni:
Giselle Oberti, Producer “Asta Internazionale del Tartufo di Toscana” ?
Tel/Fax 06 3332988 Cell. 3356343465

www.astatartufoditoscana.com
Giselle mostra,accanto al
vino della Tenuta
degli straordinari tartufi