Testo e foto di CLARA DI MEGLIO



Dire che è un vulcano è poco, un vulcano in eruzione, già meglio. Nicola Ranieri è uno chef noto a livello internazionale, è un personaggio che andrebbe preso a “piccole dosi”, come si dice, perché ha una vitalità straripante, e non solo per la sua figura, che è contagiosa, ti elenca le sue iniziative in programma e sei attirato a parteciparvi. Abruzzese verace, ha allevato una serie di chef, e ha avuto vari ristoranti propri e altrui, che ha avviato con successo. E? conosciutissimo a Lanciano, la sua città, dove ha avuto un ristorante luogo di ritrovo per buongustai, artisti , ma è noto anche all?estero per le numerose manifestazioni che ha organizzato a favore della cucina italiana.

Quella negli Stati Uniti, ha avuto un grandissimo successo che si sarebbe perpetuato se non ci fosse stata l?interruzione dell?11 settembre, ma i paesi dove Ranieri ha portato non solo la cucina italiana ma anche i prodotti italiani (perché i produttori quando sanno che Ranieri sta organizzando qualcosa all?estero si fanno in quattro per partecipare). Tutti Paesi europei lo hanno visto protagonista di qualche evento dove alla gastronomia è spesso abbinata l?arte. Ora che vive in montagna, in un paesino della provincia di Chieti, sta facendo un pensierino ad un Incontro gastronomico Italia-Oceania, interessando Australia, Nuova Zelanda e Nuova Caledonia, poichè gli piace organizzare le cose per bene e per tempo, ne sentiremo ancora parlare perché il programma è per l?anno prossimo.

Ma cosa ci fa Nicola Ranieri in montagna? Qualche anno fa ha sentito parlare delle acque salutari di Monteferrante e si è trasferito in questo paese del comprensorio del medio Sangro, non lontano dal lago di Bomba, un paese abbarbicato intorno a un castello medieovale, 850 metri d?altitudine, appena 200 abitanti residenti, che diventano migliaia in estate e una grande notorietà data dalle acque minerali che sgorgano nelle fontane del paese, acque cui tutti possono attingere, e ci vengono dai paesi vicini ad approvvigionarsi. Il Comune è consapevole del valore anche economico di questa acqua e vorrebbe poterla sfruttare, e imbottigliarla e hanno fatto anche una gara di appalto, ma vari ostacoli burocratici rimandano a tempi migliori tale realizzazione. Per l?economia del paese altrettanto importante è l?energia eolica, sulla montagna vi sono infatti le grandi pale roteanti per tale produzione.
Nicola Ranieri che ha scoperto questo gioiello naturale, si è spostato fin qui, e con la Locanda dello SkrangiPangi ha per alcuni anni attirato affezionati clienti e gourmand che conoscono la sua abilità culinaria, e abbinando la salubrità dell?aria e quella dell?acqua minerale, ora ha aperto un piccolo albergo dal significativo nome “Sorgente d?oro”. Piccolo perché ha appena 9 camere, e per i clienti riesce ancora a preparare i suoi succulenti piatti.