Comunicato stampa



Amate le tentazioni della tavola ma non sapete rinunciare a quelle della nicotina? Il ristorante Rossini dell?Hotel Quirinale serve le sue portate anche all?aperto, sotto lo splendido pergolato del suo giardino interno. Qui i divieti finiscono? in fumo.

Se siete tra i tanti che, da quando è entrato in vigore la legge Sirchia, stazionano nervosamente tra un piatto e l?altro davanti all?entrata dei ristoranti, per godersi in fretta una ?bionda?, ecco una buona notizia: l?Hotel Quirinale vi dedica il proprio magnifico giardino interno, qui sarà possibile gustare i raffinati menu dello chef Nicola Rosato senza doversi negare il vizio del fumo in tutta tranquillità. Quale migliore occasione per regalarsi tre piaceri insieme: gustare una grande cucina mediterranea, liberi di poter dar sfogo alla propria passione per il tabacco, il tutto tra piante e fiori di rara bellezza?

 

 

“Un bel dì, vedremo levarsi un fil di fumo”. (Madama Butterfly, secondo atto).

 

Durante la Seconda Guerra Mondiale, il premier inglese Winston Churchill aveva in programma un viaggio su un aereo con la cabina pressurizzata. Chiese allora di farsi confezionare una maschera d?ossigeno speciale con un foro, così il giorno dopo poté viaggiare a 5mila metri da terra, continuando a fumare i suoi sigari. Forse il paragone è eccessivo, ma non troppo dissimili devono ormai essere le trovate d?ingegno che gli italiani sono costretti architettare per poter continuare a coltivare il vizio del fumo in santa pace.

 

La pace sotto il pergolato. La vita sarebbe insopportabile senza i piaceri, è stato scritto. E quale piacere maggiore può desiderare un fumatore che potersi abbandonare alla voluttà di una “bionda”, le spire di fumo che si dissolvono lentamente nell?aria frizzante, in un giardino ricco di piante e fiori, tra tavoli eleganti disposti sotto uno splendido pergolato e riscaldati eventualmente dai “funghi”, il tutto prima, durante e dopo aver assaporato le delizie di una cucina solare, di schietta impronta mediterranea?

E? questa, in buona sostanza, la proposta dell?Hotel Quirinale, storico albergo di charme nel pieno centro della capitale del mondo, Roma. Tutti gli irriducibili fumatori gusteranno con maggior piacere, d?ora in poi, la grande cucina del suo ristorante “Rossini”: le portate dello chef Nicola Rosato potranno infatti essere servite direttamente sotto la veranda, nell?elegante giardino interno, a prova di divieti. Non occorre essere ospiti dell?hotel: il ristorante è aperto anche a chi, ad esempio, voglia solo gustarsi un pranzo d?estate; non è necessario intasare nervosamente l?entrata del locale con la sigaretta in mano, come capita sempre più spesso; non bisogna accorciare i tempi a tavola e mangiare in gran fretta (la sosta media per una cena è passata dai 90 minuti dell?era pre-Sirchia, agli attuali 60 minuti). Basta insomma un raggio di sole e le nozze tra due piaceri irresistibili, fumo e cucina, possibile solo nel 2% dei ristoranti italiani, potranno essere celebrate in una cornice lussureggiante, degna della loro grandezza. Rendendo così onore a Monsieur Nicot, “prezioso notaio di un vizio impalpabile e fino”.

 

Succede in America?Mentre vi godete la primavera romana aspirando lentamente dal bocchino, pensate al “povero” governatore della California. Per non rinunciare a fumare, Arnold Schwarzenegger ha fatto montare una tenda vicino all?ufficio della sua residenza ufficiale. Nello spazio che ha ricavato, Schwarzy svolge in pratica tutta la sua attività ufficiale, compresi gli incontri di lavoro. Meglio il pergolato dell?Hotel Quirinale, non trovate?

Tra gli indiani del Nord America il calumet era considerato “sacro come la soave estasi che coglieva affumicando le mucose della bocca e le papille con le ardue succhiate di aria carica di erba bruciata”.

 

Meglio Sirchia o Sharon Stone? “Il fumo non è in“, dice qualcuno. Beh, se ci fosse stato Sirchia al posto di Sergio Leone Clint Eastwood non avrebbe avuto sempre il sigaro in bocca e gli spaghetti western avrebbero avuto un altro? sapore. Rimaniamo nel mondo del cinema: Orson Welles era gran mangiatore, bevitore e fumatore. E quanto fascino in meno avrebbe Marlene Dietrich (che sarebbe poi stata testimonial delle Lucky Strike?) in Marocco o nell?Angelo azzurro, mentre fa impazzire d?amore il professor Unratt, se non avesse potuto fumare seduta su un barile di birra! Che dire, poi, di Rita Hayworth in Gilda, pacchetto sempre in borsa? “Dammi una sigaretta”, diceva Greta Garbo prima di andare a morire nella parte di Mata Hari. “Il tempo di fumare una sigaretta e ti avrò dimenticato”, ammoniva a sua volta Gloria Swanson. E poi ricordiamo Sharon Stone in Basic Instict? Fuma anche Nicole Kidman. La seduzione femminile continua ad accoppiarsi con le sigarette, basta cercare una foto di Asia Argento per capire quanto la sua grinta e molto del suo fascino siano in debito con la “bionda” che, regolarmente, pende dalle sue labbra. Tornando al campo maschile, un grande fumatore di Gitane era Jean Gabin. Humphrey Bogart ce lo immaginiamo sempre con cappello, impermeabile e Marlboro. Fumatori erano Jerry Lewis, Cary Grant, Marlon Brando, Marcello Mastroianni e Gary Cooper, lo sono Bob De Niro e John Travolta. In un film culto come Fight Club di David Fincher, i sigarettari sono parte di un club esclusivo che si riprende i piaceri della vita. Jack Nicholson è un amante incorreggibile dei puros cubani, ai quali non rinuncia nemmeno quando assiste alle partite di basket della sua squadra del cuore, i Los Angeles Lakers: “Nell?intervallo delle partite, mi reco nel bagno degli uomini per qualche boccata”.

 

Un hotel che vi vizia. Tutto questo, dunque, all?Hotel Quirinale di Roma. Che è peraltro un piacere di per sé: gode di posizione privilegiata, vicino a via Veneto e a piazza di Spagna, a 400 metri dalla stazione Termini. Ha una struttura di grande fascino: la hall monumentale ben ricorda il periodo in cui l?albergo fu costruito, nel 1875, con pareti decorate, specchi, colonne. Le camere, con mobili stile Impero, sono veramente ampie, continuamente rinnovate e offrono tutte le comodità che desiderate: aria condizionata, telefono diretto, frigobar, tv satellitare, pay tv, cassaforte, accesso veloce internet con tastiere in tutte le camere; hanno pavimenti in parquet, arredi curati e confortevoli. Un internet point è a disposizione dei clienti e tutte le aree comuni sono in ambiente wi-fi. L?hotel dispone inoltre di un esclusivo accesso riservato al Teatro dell?Opera. Riunioni, convegni o incontri si possono organizzare nelle otto sale congressuali oppure nello stesso giardino, è possibile ospitare fino a 250 persone.

 

 

Hotel Quirinale ? Via Nazionale 7 ? 00184 Roma

Tel. 06/4707 ? Fax 06/4820099

E-mail info@hotelquirinale.it – Internet www.hotelquirinale.it