PIERGIORGIO MARTINI



“Vale un Perù”, da dove viene questo detto? Si riferisce all’oro, argento e gemme? oppure molto più semplicemente perché è un paese che rappresenta tutto ciò che c’è nel pianeta, in natura e nei manufatti, opera dell’uomo, che hanno attraversato millenni?
Il Perù è il paese degli Incas, che hanno lasciato testimonianze meravigliose, è il paese dove è possibile trovare 84 delle 104 aree di vita, con circa il 10 per cento del totale dei mammiferi esistenti. La sua conformazione geografica e morfologica ne fa un paese con una grande varietà di climi, microclimi ed ecosistemi.



La costa sull’Oceano Pacifico con spiagge e aree desertiche e valli, la Sierra con la cordigliera delle Ande che ha montagne di oltre 6 mila metri, la Selva, zona di vegetazione tropicale che corrisponde all’Amazzonia peruviana dove vi sono le più grandi riserve naturali del Paese. E le città, Lima, la capitale, dal 1991 patrimonio culturale dell’umanità, città coloniale fondata nel 1535 dal conquistatore Francisco Bizzarro, con architetture cinquecentesche e moderne ma che mantiene resti precolombiani; Cuzco, a oltre 3 mila metri d’altitudine, antica capitale dell’impero Inca                        
anch’essa dall’Unesco dichiarata patrimonio dell’umanità, è conosciuta come capitale archeologica d’America, e da lì c’è la valle sacra degli Incas; a 120 chilometri , a 2400 m. d’altitudine c’è Machu Picchu, nota come la città perduta degli Incas, considerato luogo mistico che emana energia vitale, il suo santuario storico di oltre 32 mila ettari è un’area protetta dallo Stato peruviano, costruita tutta in pietra è suddivisa in due settori, la zona urbana con templi, palazzi, fontane, e la zona agricola a terrazze per la coltivazione dei prodotti alimentari. 



Arequipa, seconda città peruviana, nota come la città “bianca” per i suoi numerosi templi e case costruiti con sillar, la roccia vulcanica bianca, e tre vulcani sono di fronte alla città. La città tra le nuvole è invece Kuelap, a nord ovest del Paese, a 3 mila metri d’altitudine, città fortezza, con mura alte 25 m. e tre accessi a forma di imbuto, passa una persona per volta, è sulla cima di una montagna che domina la valle del fiume Utcubamba, città di pietra con costruzioni circolari. Cajamarca è la città termale degli Incas, anche questa a oltre 2 mila metri d’altitudine, la città più importante della sierra nord. Qui veniva a riposarsi il sovrano, e fu nel 1532 che l’inca Atahualpa visitando le sorgenti delle acque termali fu catturato e infine condannato a morte dai conquistatori spagnoli. Mantiene diversi monumenti archeologici, e architettura coloniale, Cajamarca è considerata la capitale del carnevale peruviano, tra febbraio e marzo. Trujillo è detta la capitale dell’eterna primavera, per via del suo clima, terza città per importanza nel Perù, sulla costa nord, con belle spiagge, dove si svolgono anche gare internazionali di surf, qui vi sono testimonianze delle antiche culture Mochica e Chimù, a pochi chilometri dalla città vi sono i templi del sole e della luna, della cultura mochica.



A 5 chilometri a nord-ovest di Trujillo, nella valle del Moche vi sono i resti di Chan-Chan (sole-sole), la città di fango più grande dell’America pre-ispanica, capoluogo religioso e amministrativo del regno del Gran Chimù, fin quando non fu conquistato dagli Incas, area archeologica. Nel centro sud delle Ande peruviane, nella regione Ayacucho a oltre 2700 m. d’altitudine si trova la città con lo stesso nome, nei dintorni la capitale  del primo impero andino, l’impero Wari, oltre alle zone archeologiche Ayacucho ha una struttura architettonica interessante, oltre 30 chiese con artistici altari decorati, città dove è fiorente l’artigianato, tessile con uso di tecniche antiche e colori naturali, sculture in alabastro trasparente, argenteria in filigrana.
Difficile descrivere tutto un Paese che ha attrattive di vario genere, tutte interessanti.
In Perù sono tre le lingue ufficiali, il castigliano, il quechua (la lingua inca), e l’aymara, al sud est. Nella giungla amazzonica, dove nasce  il Rio degli Amazzoni si parlano varie lingue locali.



Da qualche anno il Perù è entrato con forza nell’agone turistico internazionale, non più appassionati di arte antica, o cercatori di antiche civiltà, o esploratori alla ricerca di città perdute, ma turisti di tutte le età e con molteplici interessi non solo culturali ma anche di semplice divertimento e svago, stanno scoprendo questo Paese.
Il turismo è la seconda voce dell’economia peruviana dopo l’attività mineraria (oro, zinco, rame, argento),  e prima della pesca.



Il governo peruviano ha già in atto una strategia, ha fatto dei piani fino al 2015.  Il piano nazionale per lo sviluppo del turismo, coinvolge non solo il governo ma anche i privati e la società civile. Del turismo si occupa il Ministero del Commercio Estero e turismo. Il Perù, un Paese politicamente stabile è una specie di garanzia per chi vuole viaggiare oggi, e il governo si è già attrezzato ad accogliere sempre più visitatori. Le città hanno varie strutture ricettive da campeggi e ostelli ad alberghi a 5 stelle, anche l’agriturismo si sta aprendo al visitatore straniero, sono soprattutto fattorie di contadini che ospitano i turisti.

Le città, le località turistiche e archeologiche sono raggiungibili con mezzi aerei e automobilistici. Un paese con un’offerta così varia si è ormai inserita nei circuiti internazionali delle fiere, il Perù  ha anche una propria Borsa del turismo.