Testo e Foto di ANNAROSA TOSO


Campobasso
il Palazzo del governo

Regione autonoma dal 1963, il Molise è la più giovane e la più piccola d?Italia con due sole province: il capoluogo Campobasso e Isernia con una popolazione totale di appena 350.000 abitanti, gli abitanti di un grande quartiere di Roma.

Il Molise è una regione che nasconde grandi opportunità per uno sviluppo turistico qualificato, legate alla possibilità di combinare un territorio dove tutto è a portata di mano e dove l?accoglienza è un valore antico. Il mare pulito testimoniato dai riconoscimenti delle associazioni ambientaliste, la montagna insieme ad un patrimonio storico e artistico di pregio, due parchi nazionali e due oasi wwf, siti archeologici, le tradizioni tramandate ancora vive, una cucina varia e piena di sapori con una nascente e agguerrita produzione enologica di qualità, completano l?offerta di questa straordinaria regione

Un tour di 3 giorni, breve ma significativo, voluto dall? Assessore alla Cultura e Turismo del Molise Rosario De Matteis,  ha consentito di conoscere una realtà celata e appena sfiorata dal turismo. Un tour che si è soffermato sia sui luoghi più conosciuti sia su quelli meno noti. Dal centro più rinomato della riviera molisana Termoli a quelli più aspri e isolati dell?entroterra e delle località montane, ma soprattutto il tour ha permesso la visita a meraviglie archeologiche come il complesso Sannitico del Teatro Italico di Pietrabbondante o agli scavi di Altilia.
L"aspettativa di questa regione è un turismo consapevole, fatto non di quantità ma di qualità, anche perché il Molise non è in grado di ospitare grandi numeri perché la ricettività è limitata. Nei programmi di sviluppo è previsto un aumento dei posti letto, ma graduale. In sostanza, la scarsa ricettività e un carente messaggio pubblicitario hanno salvato il territorio, quando mancava la sensibilità per un turismo consapevole e non distruttivo. In sostanza tutto ciò ha reso Molise una regione genuina, non cementificata, dove la qualità della vita è più che buona, dove i suoi abitanti non devono sgomitare per farsi spazio nelle strade, sulle spiagge e sulle montagne. Oggi il Molise, ventesima regione italiana, ha messo in atto una apertura graduale e discreta al turismo, rivolta a chi ama la natura e a chi è in grado di apprezzare il silenzio, la genuinità e cosa non trascurabile anche una eccellente la gastronomia.

Il castello di Termoli
  TERMOLI

 

Termoli, sul litorale adriatico, è uno dei luoghi balneari più noti e rinomati del Molise. Il nucleo antico sorge sulla cima di un promontorio che si protende sul mare. E" conosciuto come il borgo vecchio e si presenta come una cittadella fortificata con piazzette e viuzze da dove si scorge il mare. Tra i vicoli, Vico Castello uno dei più piccoli e stretti di tutta Europa. Il centro abitato di Termoli è rimasto racchiuso tra le mura fino al 1847, quando Ferdinando di Borbone autorizzò gli abitanti a costruire all"esterno. Il Castello Svevo eretto nel 1247 da Federico II è ben conservato e insieme alla cattedrale del XII-XII secolo è uno delle maggiori attrattive di Termoli.

Le spiagge sottostanti sono ben attrezzate e non troppo affollate. La spiaggia Sud, conosciuta come ?Rio Vivo? è molto apprezzata da chi ama gli sport acquatici e soprattutto la vela  grazie ai venti particolarmente favorevoli mentre la spiaggia Nord, proprio sotto il Castello e i bastioni del borgo antico è la spiaggia preferita dai termolesi. Dal porto partono motonavi e aliscafi per le isole Tremiti che appartengono però alla provincia di Foggia.

Santa Maria del Canneto
  ROCCAVIVARA

 

Qui si trova  il complesso di Santa Maria del Canneto che comprende oltre al santuario di foggia romanica, anche delle rovine romane di cui restano anche pregevoli di mosaici.

La casa romana, che può facilmente assimilarsi a una fattoria agricola, è composta oltre che dai normali ambienti abitativi, anche da magazzini per la conservazione dei cereali, un piccolo frantoio per la produzione dell"olio, un forno e quant"altro era utile per la vita agreste dell"epoca come orci e contenitori. Il sito, che potrebbe essere definito il primo esempio di agriturismo, è molto ben conservato e gradevole da visitare in un contesto ordinato e pulito.

Pietrabbondante
il complesso archeologico sannita

  PIETRABBONDANTE

 

Il parco archeologico, tra cui il famosissimo teatro, si trova alla periferia di Pietrabbondante a 966  mt. sul livello del mare ed è definito la gemma più preziosa dell"archeologia molisana. Si può ammirare il teatro Sannita, che ha il primato di essere quello posizionato all"altitudine di quasi mille metri e che si compone di due elementi la cavea e l"edificio scenico legati tra di loro da due archi posti all"estremità dell"iposcenio. La cavea contiene 2.500 spettatori. Le prime tre file del teatro hanno sedili di pietra anatomici, unici al mondo, quindi comodi anche se di pietra. In questo teatro si riuniva il Senato di quello che fu il primo Stato confederale della storia. Durante l"estate vengono allestiti spettacoli e il pubblico arriva anche dai paesi vicini fornito di plaid e coperte perché la temperatura, soprattutto la sera è molto fresca.

Pietrabbondante
particolare del teatro Sannita

ALTILIA

 

Il nome risale al Medioevo. Prima ancora era presente, in questi luoghi Saepinum la città romana che adesso è stato riportata alla luce. Al tempo dei Sanniti il luogo era soprattutto un centro commerciale, recintato per essere protetto dagli attacchi dei nemici. Sepino si sviluppò fino a raggiungere il massimo fulgore nell"età augustea. La città occupava 12 mila mq. era protetta da un muro di cinta e la parte sannitica faceva da supporto per la costruzione degli edifici pubblici. Oggi quello che è rimasto per noi è un sito archeologico ampio e arioso con due porte da dove entravano anche gli animali (prima però dovevano essere lavati), che attraversavano tutto il paese in un apposito tratturo. Risalgono al secolo scorso delle case rurali costruite tutto intorno al teatro e che sono state abitate fino a qualche anno fa. Ora sono vuote, in attesa che venga deciso l"utilizzo finale. Sono comunque gradevoli a vedersi perché realizzate in pietra, in gran parte con materiali provenienti proprio dall"area archeologica e quindi non stonano con gli altri resti archeologici.

Altilia
le rovine di Sepino

        I prodotti tipici

 

Il Tartufo. La terra del Molise costituisce una vera miniera per l"estrazione del tartufo nero ma anche del pregiato tartufo bianco.

L"olio. Fin dai tempi antichi l"olio del Molise è stato considerato molto rinomato, come testimoniato da Tito Livio. Trentaquattro comuni molisani fanno parte dell"Associazione Nazionale Città dell"olio.

I formaggi. La lavorazione artigianale praticata ancora oggi e l"alta qualità della materia prima rendono i prodotti derivati dal latte come mozzarelle, ricotte, caciocavalli e pecorini semplicemente eccellenti.

Insaccati. Diverse le qualità degli insaccati. Rinomate la ventricina e la pampanella. Quest"ultima è preparata con carne di maiale speziata e cotta al forno.

I dolci. Completano la tavola dei sapori molisani le ostie, mostaccioli, ferrattelle, confetti, pepatelli, rococò e taralli.

I vini. Accanto al già famoso Aglianico si sta riscoprendo e valorizzando la ?tintilia? un vecchio vitigno della zona collinare accanto a Campobasso, dal quale si ricava un vino a detta degli esperti superiore ai marchi italiani più rinomati.

 

 

                                        Regione Molise ? Assessorato al turismo

 

                                            Tel. 0874/429512     -    fax 0874/429523