BARBARA ROSSI


Guillaume Courtois, Davide e Golia,
olio su tela, cm 69,5 x 153,
Pinacoteca Capitolina

Oltre 120 opere in mostra ai Musei Capitolini: cresce il panorama artistico dei musei civici

 

 

 

L? attività di acquisizione di nuove opere d? arte che andranno a collocarsi nel sistema dei musei civici romani è oggi portata all? attenzione del pubblico romano, e non, all? interno della mostra ospitata a Palazzo Caffarelli. La mostra offre una selezione di pezzi  acquistati e donati al Comune di Roma,  comprendenti opere di diverso tipo, che coprono un arco temporale molto vasto, dall? antichità ai nostri giorni e che verranno in seguito ospitate in mostra permanente nei musei di competenza .

Gianni Borgna,  Assessore alle Politiche Culturali del Comune di Roma apre la conferenza stampa della mostra che si è tenuta presso lo spazio espositivo lo scorso 18 gennaio: ? Siamo soddisfatti soprattutto di ciò che precede l? esposizione che oggi in anteprima presentiamo. In questi ultimi nove anni  la nostra politica di acquisizione e doni ha contribuito ad  accrescere con opere di enorme importanza il patrimonio già sostanzioso delle singole realtà museali del Comune di Roma?

Guillame Berggren, Veduta di Santa Sofia
, albumina, 1870 circa,
Archivio Fotografico Comunale

Lo stesso Assessorato infatti, attraverso l? attività della ?Commissione arte e storia? istituita  dal 1947 all? interno della Sovrintendenza ai Beni Culturali, si occupa di monitorare il patrimonio artistico dei musei di Roma e di arricchirlo, periodicamente, con nuove opere, al fine di coprire alcune lacune delle collezioni possedute e di acquisirne nuove, a testimonianza della storia e della cultura della Capitale. Ogni anno, spiega  Eugenio La Rocca, Sovrintendente ai Beni Culturali, vengono stanziati circa un milione di euro per le nuove acquisizioni. La Commissione, in qualità di Ente Pubblico, ha la possibilità di acquistare opere a prezzo di mercato, soprattutto per quanto riguarda l? arte antica, anche se non di rado ci si avvale delle donazioni di mecenati e di istituti di cultura;  ma il grande sforzo della Commissione, e di questa gestione in particolare,  è certamente il reperimento di opere d? arte del 900.  Queste ultime, infatti, sono all? asta a prezzi proibitivi e rappresentano quella parte storica di cui di più si subisce la mancanza. Sono gli stessi artisti, se viventi, o i collezionisti privati a donare le loro opere al patrimonio pubblico, oppure l? acquisizione di un pezzo d? arte contemporanea è il risultato di una difficile trattativa; l? esito positivo è dovuto al riconoscimento della competenza e della affidabilità di una gestione pubblica che ha suscitato sicurezza.

Policleto (copia da), Testa di Hermes,
marmo, cm 37 x 20 x 73,
Musei Capitolini

La  fiducia del collezionismo privato nei confronti delle istituzioni pubbliche vanta un importante precedente. La prima mostra del genere venne  inaugurata dieci anni fa al Palazzo delle Esposizioni di Roma ed ebbe vasta visibilità, oltre ad un importante successo di pubblico e critica.

Emozione e compiacimento si rinnovano oggi nell? ammirare  capolavori quali, solo per citarne alcuni- il Davide e Golia di Guillaume Courtois, la copia ( la più bella al mondo ) della Testa di Hermes di Policleto,  il celebre  ritratto di Miss Catherine Bishop di Joshua Reynolds o il Comizio di Giulio Turcato che andranno a collocarsi rispettivamente nel Museo Capitolino, nel Museo di Roma, e nella Galleria Comunale d? Arte Moderna. Per L? Archivio Fotografico, oltre al rarissimo panorama di Roma da Villa Medici del 1851 di Le Normand, si è resa possibile la straordinaria acquisizione di due fra le più importanti raccolte private di fotografia, quelle di Silvio Negro e Valerio Cianfarani. Il Museo Napoleonico oggi completa la collezione di abiti di Corte che la stessa Francia ci invidia. E in assoluta anteprima, vengono esposti alcuni straordinari giocattoli antichi che verranno ospitai nel Museo del Giuoco e del Giocattolo, di prossima apertura ( inverno 2007) all? interno dell? incantevole Villa Ada, e tra questi,  è d? obbligo segnalare le 5 gemelline Dionne: 5 bambole di circa 20 centimetri l? una, datate 1936, complete di corredo, culla, cassetti e medagline con nome, testimonianze di un parto plurigemellare avvenuto nella città di New York lo stesso anno?

 

Biglietto unico integrato, comprensivo di ingresso ai Musei Capitolini