ANNAROSA TOSO



Reims si trova a circa cento chilometri da Parigi. E? una città d?arte situata nel bel mezzo della zona della Champagne e vanta una splendida cattedrale gotica nella quale sono stati incoronati molti re di Francia. Ma la sua notorietà è legata allo champagne e a tutte le manifestazioni che hanno relazione con questa bevanda prelibata, a cominciare dalla vendemmia che si può seguire per una intera giornata presso vari produttori, anche quelli meno conosciuti, ma che producono champagne di buona qualità, con il gran finale di un pranzo eccellente  e di una strepitosa bevuta.

A Reims ci sono le cantine di molte prestigiose case di champagne come la Maison di Taittinger, Piper Heidsiek , Veuve Clicquot e la Maison Pommery che ho avuto l?opportunità di visitare e di conoscerne la storia, dalla fondazione dell?azienda, al successo iniziale dovuto alle capacità imprenditoriali di una donna, Louise Pommery.


Nel 1836 Narcisse Greno un intenditore di vini con uno spiccato senso degli affari, ma senza soldi, era alla ricerca di un socio per consolidare e sviluppare la sua azienda. Riuscì a convincere Louis Alexandre Pommery,  un commerciante di lana che accettò la proposta dando così vita nel 1856 alla azienda vinicola ?Pommery e Greno?. Due anni dopo, nel 1858,  Pommery morì improvvisamente lasciando moglie e due figli. La vedova Pommery che all?epoca aveva 39 anni, decise allora di prendere in mano le redini dell?azienda al posto del marito e in meno di 30 anni, riuscì con grandi intuizioni, lavoro e fatica a portare alla fama la Maison Pommery, che oggi è una delle più importanti  case di champagne del mondo.

Nelle cantine de  la Maison Pommery sono custodite venti milioni di bottiglie che invecchiano secondo i  procedimenti che si tramandano da secoli. Le cantine sono immense, divise per gallerie che portano il nome delle capitali del mondo. Se non si fosse indirizzati in percorsi prestabiliti sarebbe molto facile perdersi tra una galleria e l?altra circondati solo da champagne.


La vista si perde in quelle migliaia di bottiglie, tutte impolverate, alcune preziose come gioielli, tappate con un tappo a corona, quella delle birre, per intenderci. Il tappo di sughero, quello che una volta si faceva saltare in aria, oggi non più, perché non fa più chic, verrà immesso successivamente nella parte finale dell?invecchiamento. La bottiglia di champagne invecchia quindi con il tappo a corona e ancora oggi è girata a mano da esperti ?rimescolatori? che adempiono a questo lavoro come una vera e propria arte. Sarà proprio questa operazione o procedimento quotidiano a rendere lo champagne assolutamente limpido e trasparente.

Lo champagne  è l?insieme di uve diverse che provengono da vitigni diversi. La ?cuvée? questo miscuglio di uve, è fondamentale per la creazione di un ottimo vino champagne. Incredibilmente, soprattutto per chi non è addentro ai misteri della creazione di questo nettare, lo champagne è prodotto con uve rosse di pinot noir e di pinot meunier e uve bianche di chardonnay. E fu Dom Perignon, il monaco del seicento desideroso di un vino frizzante, il primo a provare e a sperimentare le miscele dei vini fino alla realizzazione dello champagne. Ancora oggi uno degli champagne più famosi del mondo ha il nome del frate Dom Perignon.

Dopo la visita alle cantine ho gustato delle specialità della cucina francese, innaffiate con cinque tipi di champagne, il meglio di casa Pommery.