BARBARA ROSSI



La sua città offre lo spazio per  la più completa retrospettiva  antologica a lui dedicata, per un totale di circa quattrocento opere  esposte.

 

Corrado Cagli è sicuramente uno dei più importanti artisti  del 900 italiano: ma non si sentiva rinchiuso in una nazionalità, o tanto meno limitato ad uno stile. Eclettico, sperimentatore, un vero artista e , come tale, libero di poter essere tutto e fare tutto, per citare una sua stessa dichiarazione.

 

Esordì come pittore nel gruppo iniziale della ?Scuola romana?  e ne divenne punto di riferimento; elaborò e diffuse i principi del ?primordialismo? che tanta presa ebbero sulla cultura italiana degli anni trenta;  in seguito alle leggi razziali emigrò prima in Francia, poi negli Stati Uniti, tornando in Italia con le truppe alleate di Liberazione. Nel contesto italiano del dopoguerra  egli rappresentò un nodo centrale per la tendenza astratta, che caratterizzò le svolte estetiche di quegli anni. Poi, favorito da un? abilità tecnica stupefacente, recuperò originalmente l? espressione figurativa, alternandovi l? astrattismo, senza soluzione di continuità.

Originale creatore di maioliche e arazzi, scenografo e scultore. 


Nelle recenti storie dell? arte e nella visibilità e presenza nel contesto delle collezioni museali italiane e straniere si nota una sua sottostimata presenza. La sua sicurezza espressiva e capacità critica  lo portava a trascurare l? importanza della  comunicazione della propria poetica a quei canali, critica e colleghi, che tanto hanno significato, a ragione o a torto, nell? arte moderna. Nessun aneddoto particolarmente curioso e nessun facile stilema. Salvo che molti grandi artisti, ben più percettivi del senso estetico del pubblico e del senso artistico della critica corrente, ne succhiavano avidi la libertà intellettuale e creativa.  

 

La grande antologica del suo lavoro, ospitata nella Mole Vanvitelliana, non vuole essere solo un doveroso omaggio della città di Ancona e delle Marche ad un maestro  la cui produzione fu accompagnata in vita da un successo straordinario, piuttosto questo evento risponde ad un attuale e pragmatico interesse per un anticipatore della libertà espressiva post- avanguardista.

Riconoscerne il ruolo di antesignano, rileggere la sua opera con l? esperienza di analoghe manifestazioni che si sono sviluppate in tutta l? arte contemporanea è sicuramente la più grande prova dell? immortalità di un opera che è  ?tesoro inviolabile al tempo?.


A questa importante mostra si accompagna la realizzazione di un importante monografia che è anche catalogo, a cura di Fabio Benzi (Introduzione alla mostra, Gli anni della Scuola Romana, Il disegno), Luciano Caramel( L? astrattismo del Dopoguerra) , Enrico Crispolti ( La scuola di Cagli:il magistero dell? artista e le giovani generazioni), Gioia Mori (La figurazione del secondo dopoguerra), Hèloise Romani ( Il teatro; apparati critici; biografia), Luigi Prisco (Ceramiche e scultura) e Claudio Crescenti ( Gli arazzi).

 

Una mostra che vale un viaggio.

 

 

Ente promotore: Provincia di Ancona  Assessorato alla Cultura

In collaborazione con: Regione Marche ? Comune di Ancona ? Archivio Cagli

Sotto l? Alto Patronato della Presidenza della Repubblica

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