CLOTILDE PATERNOSTRO


Carlo Carrà
Manifestazione interventista, 1914

Propaganda e iocnografia bellica in Italia negli anni della prima guerra mondiale

 

Contrariamente alle nostre abitudini vogliamo fare, questa volta, e subito, un elenco delle principali opere di artisti già famosi all?epoca, opere rivolte alla guerra, alla Grande Guerra 19l5-l9l8.

L? ultima guerra combattuta per amor di Patria – Allora la patria era presente in Italia, era sentita dalla popolazione quindi, dagli artisti. Se in tante opere fu resa lugubre drammatica, disperata, fu comunque un canto alla patria italiana e alla vittoria; cosa mai più ripetuta nella recente storia del XX secolo.

E vogliamo fare proprio l?elenco delle maggiori opere esposte in questa singolare mostra: ?La grande guerra degli artisti? , voluta nel novantesimo anniversario dell?entrata in guerra dell?Italia e realizzata a Firenze al museo Marino Marini ( sino al 25 marzo 2006) a cura di Nadia Marchioni, perché l?importanza dei nomi degli artisti, già notissimi all?epoca, e la bellezza delle tele e dei disegni e incisioni, tanto dicono, dall?interventismo alla tragedia della. carneficina; dall?esaltazione retorica alla consapevolezza amara. E stiliamo subito l?elenco delle più significative opere: Soldati italiani (ricordi dl guerra) ? Licini,1917 ; La ritirata – Viani (1917?18); Festa patriottica ? Carrà; Soldato che fuma, Soldato che gioca a carte  – Sironi (1915); La trincea ? Severini, 1915; Depero e Martinetti – Paesaggio di rumori di guerra -Battaglia a nove piani (1915 – opere futuriste); Le vedove, il triste e lugubre corteo delle donne di nero vestite  – Galileo Chini, 1915; i desolanti Il Reduce di Soffici e il Reduce di Viani.

Fortunato Depero
Ma tantissime le opere, 150 circa. ­I maggiori nomi dei grandi artisti erano impegnati, ognuno col proprio stile a rendere onore al soldato, eroe umile e indispensabile, quindi alla Battaglia. L?ultimo periodo in cui l?amor di patria in Italia, fu esistente e manifesto. Cosa ci fu nella seconda guerra mondiale? Nulla, nessun? opera; nessun artista fu preso da furore eroico. Ci fu un solo manifesto, diffuso per le strade ? ?Silenzio, il nemico ti ascolta?, una bocca chiusa con un dito sulle labbra e poi le ?canzoni del tempo di guerra? :? ? caro papà, ti scrive la mia mano?? Non dipinti, non disegni, non glorificazioni del soldato. Nel 1915-18 invece fu. altra cosa. Es. La grande guerra di Marino Marini (1919-20), un affastellarsi incongruo di figure; Alle porte d?Italia (1918), la difesa del paese di Nomellini; le due splendide sculture, i bronzi di Cambellotti: la pace (1919) Il Guerriero – la corazza (1918 -19), celebrativi e imponenti; il bellissimo quadro (polittico) La tomba di un eroe di Galileo Chini (1919). Incisivi i disegni di guerra di Anselmo Bucci Il cambio; Prima dell?attacco;  Nella polveriera; Partenze ( in bicicletta); scene di vita vera sul fronte. Molti i disegni fatti da pittori – soldati, schizzi, bozzetti…gli artisti , par se non tutti combatterono, certamen­te parteciparono. Non la demonizzazione ma la lettura semplice di avvenimenti consueti di quel momento storico – es. Esplosione di una mina di G. Sartorio (1918)., La ritirata di Caporetto (1918) di Viani.

Cipriano Efisio Oppo
La Germania,1917.

Vi fu anche propaganda , fatta dai giornali ( era il loro compito, del re­sto) e lavori satirici, molti. Satira vi fu anche dalla parte germanica, i disegni di Grosz ad esempio ed anche dipinti bellissimi ; per citarne un Trittico della Guerra di Otto Dix (1929-32) e di. Louis Raemaekers- La guerra moderna ( la madre e il bimbo morto) (1917). In sintesi, qualunque fosse il linguaggio prescelto, la partecipazione fu ampia e convinta e la mostra di Firenze è la vera dimostrazione della profondità del sentimento allora esistente in Italia.

 

Vi fu infatti ?Il mito della Grande Guerra?, elaborato a partire dall? im­mediato dopoguerra e ne furono testimonianza i tanti monumenti eretti ai caduti. Un esempio eclatante: Bozzetto per il monumento ai caduti di Priverno di Cambellotti e negli anni Trenta, ornato da magnifiche decorazio­ni – La Casa al  Mutilato di Siracusa. E in ogni paese e borgo sorsero mo­numenti al soldato ignoto, il vero eroe, esempio , L?Eroe portato  in Cielo da un Angelo (1918) bronzo, Cortona  Parterre). Commovente questa bellissima mostra e di grande interesse il catalogo (Pagliai Polistampa), completo per autori e capitoli non solo del­le opere in esposizione, ma spaccato di storia.  Tanti gli autori e i capitoli: Carlo Sisi – presentazione; Marchiori: l?arte della guerra; Farinella; Immagini della Grande Guerra: l?Europa e l?Italia; Baldinotti: Grabriele D?Annunzio; Sereni: Notizie, per il Liberato mondo; De Santi: La Grande Guerra nel cinema italiano.  In appendice: I disegni di guerra per ?L? Idea Nazionale? (1915-1918) di Cipriano Efisio Oppo. In sintesi, una grande mostra storica anche per far rivivere, se possibile, sentimenti oramai obliati, misconosciuti; una mostra notevolissima se possibile….per non dimenticare.