CLARA DI MEGLIO



    

Girare il mondo per conoscere non solo genti e luoghi ma anche tradizioni. E quando ci sono le feste, soprattutto religiose che affondano le radici in quelle popolari, spesso pagane, si possono notare  punti di contatto grazie alle comuni origini, nel caso della Pasqua l?elemento unificante è naturalmente il cristianesimo, il Cristo risorto.

Siamo stati in Austria, in Carinzia, la regione più vicina all?Italia,  subito dopo la frontiera c?è Villach, una città che oggi è legata alla stazione termale di Warmbad, cui deve la sua fortuna turistica. In occasione della Pasqua abbiamo potuto assistere a cerimonie e tradizioni che alcuni tentano di mantenere e tramandare, e la risposta da parte dei locali ma soprattutto dei forestieri è di grande interesse.

Ma prima di inoltrarci nei dettagli qualche accenno a questa località appena oltre Tarvisio, Villach sul fiume Drava,  60 mila abitanti un passato legato alle popolazioni celtiche prima e romane poi, punto strategico di passaggio dalle Alpi verso sud per Austria, Italia, Slovenia, nel 1874 divenne snodo ferroviario importante. Oggi è facilmente raggiungibile con l?autostrada o la statale. Nel 1385 un terribile terremoto la distrusse quasi al 50 per cento, il suo centro storico ricorda personaggi illustri come il medico naturalista e filosofo Paracelso, del 1500,  svizzero di nascita morto a Salisburgo, ma che viaggiò anche in Italia, in Francia e qui si fermò. Nella piazza principale di Villach si erge la colonna della peste in stile barocco  costruita come ringraziamento dopo la fine della terribile malattia .

In Austria per la Pasqua, non si usano le uova di cioccolata come da noi, ma vi sono uova di gallina dipinte e colorate o quelle di vetro soffiato. C?è un artista Alois Hechl che ci ha mostrato come realizza le uova di vetro soffiato, che sembrano sottilissime ma sono resistenti. Alois Hechl ha studiato a Innsbruck e da 25 anni si dedica a soffiare il vetro realizzando non solo uova ma molti altri oggetti che diventano vere e proprie opere d?arte.

Per la gioia dei bambini è il coniglietto il personaggio pasquale,  e nella  piazza principale per la festa pasquale è allestito uno spazio dove i bambini possono giocare e cercare i coniglietti, alcuni veri, altri di peluche. Oltre alla ricerca dei coniglietti c?è la gara delle uova sode con cui si divertono  i bambini nei giorni di Pasqua.

Millstatt
    La tradizione religiosa cristiana della copertura del Crocifisso e delle immagini durante la quaresima, ha un?altra caratteristica in Austria, quella dei veli. A Millstatt, c?è  un grande complesso monastico del ?900, la chiesa, Stiftkirke è datata 1070 ma ha reperti del periodo carolingio, lì si mantiene la tradizione del velo quaresimale. Il cosiddetto velo  è un tessuto, tipo arazzo molto grande che viene esposto sull?altare solo nel periodo quaresimale, nei riquadri sono raffigurati episodi del vecchio e nuovo Testamento. Anticamente erano le forme didattiche per far conoscere al popolo, spesso analfabeta, la storia del cristianesimo. La tradizione dei veli è praticata in tutta l?Austria ma in Carinzia i veli  sono in maggior numero.

Un?altra tradizione austriaca è l?albero di Pasqua, detto Palmuschen. C?è a Villach e dintorni una comunità che si occupa di mantenere le antiche tradizioni, siamo andate

a Pogoriach, una frazione di Finkestein, a conoscere Astrid Walluschnigg che ritiene quasi una missione il mantenere e tramandare le antiche tradizioni in questa epoca di globalizzazione, e  ci ha mostrato come si prepara questo albero, che non è proprio albero bensì un ramo secco un po? nodoso, senza foglie su cui vengono attorcigliati rami di ginepro e salice, legate con un fiocco rosso e si aggiunge anche qualche dolce. Questi rami si portano a benedire la domenica delle palme e in ogni casa ve ne sono tre e si mettono uno in giardino, uno dietro il crocifisso in cucina uno sotto il tetto. Nelle antiche cucine delle campagne ancora adesso il sabato santo si accende il fungo che cresce intorno agli alberi, non fa la fiamma, ma per tenerlo accesso bisogna farlo  ruotare o dondolare, si porta a benedire  e dopo la benedizione si mette nel forno  dove si cuoce il prosciutto, un prodotto  indispensabile per  il pasto pasquale austriaco. Sempre il sabato santo ogni famiglia prepara il cestino dei cibi, che deve contenere almeno tre cose, il prosciutto, il sale, il pane, ma anche salame, uova e altro, il cestino viene ricoperto con un telo su cui sono ricamati simboli religiosi, e vi sono ancora artigiani che ricamano questi teli. Dopo la benedizione in chiesa si può portare il cestino con il cibo a casa per mangiarlo.

Villach
Se non ci sono le uova di cioccolata vi sono però le uova di gallina colorate e dipinte, e in casa della Walluschnigg abbiamo trovato delle uova di anatra o oca dipinte, dette Spruchei al cui interno era inserito un foglietto con i versetti della Bibbia, erano in uso fino al 1960 in tutte le famiglie, ora solo la signora Astrid le realizza perchè vuole che si conoscano le antiche tradizioni.

C?è anche una bibita tipica quaresimale, che si beve anche nelle fese importanti,  si chiama Laver, in acqua fredda si mettono frutta secca (prugne o pere o mele) uvetta, cannella, si fa bollire e poi si aggiunge del miele e si offre agli ospiti e ai commensali.

 

 

Abbiamo detto che Villach deve la sua fortuna turistica alle acque termali di Warmbad, sorgenti note fin dall?anno mille. L?attuale  complesso termale appartiene da oltre 200 anni alla famiglia Lukeschitsch-Mayerhofer, che ha realizzato stabilimenti e alberghi, con due piscine coperte, una direttamente sopra la sorgente e l?acqua esce a 29 gradi, 100 litri al secondo, nell?altra piscina l?acqua termale è riscaldata a 32 gradi. Gli ospiti degli alberghi, il Warmbaderhof 5 stelle, e il Karawankenhof 4 stelle per famiglie con bambini, hanno la possibilità di accedere alle altre strutture, la sauna, il reparto cosmetico e fisioterapia dove vi sono specialisti per la riabilitazione, le acque infatti sono indicate per le affezioni articolari, reumatismi e medici ortopedici sono sul posto per le visite ai pazienti-curandi. Ai bambini è dedicato anche uno stabilimento termale con giochi, toboga, ecc..

 Alle cure vere e proprie sono abbinate anche quelle che oggi definiamo del benessere, in tutti i sensi, dalle diete alimentari ai massaggi, alla cure estetiche utilizzando prodotti insoliti ma di grande efficacia perché testati dopo studi scientifici come il caviale.

Una vacanza pasquale e non , molto diversa quella che si può trascorrere a Warmbad.

 

 

INFO: Centro di cura termale

tel. 0043.4242 37000