Testo e Foto di CLARA DI MEGLIO



Era il 1995 quando Bedi Moratti, figlia di Angelo patron dell?Inter, aprì a Roma nella zona Prati uno spazio teatrale, un palcoscenico privilegiato per l?attrice, e i suoi amici, ma non durò molto, il grande spazio divenne poi sala da ballo, magazzino, deposito, e poi abbandonato. Un bellissimo e grande spazio che ora è tornato alle origini di palcoscenico teatrale, e in ricordo di Angelo Moratti si chiama ?Teatro dell?Angelo?. La sua rinascita si deve alla testardaggine e perseveranza di un uomo di teatro, Antonello Avallone, attore e regista, noto per le sue performance alla Woody Allen con i tic e la voce dell?artista americano, ma soprattutto per aver riportato sulle scene molti lavori napoletani, riscoprendo  testi dimenticati di Viviani, Scarpetta e portandoli in scena, compresi anche naturalmente le commedie di De Filippo.

L?apertura del nuovo teatro, che arricchisce ancor più l?offerta culturale della capitale, si è svolta con la classica commedia comica ?Miseria e Nobiltà ?di Eduardo Scarpetta.

 Antonello Avallone, da anni riesce con le sue sole forze senza aiuti istituzionali, a portare avanti un discorso culturale , e lo dimostra ancora una volta  ora con il cartellone che ha varato per questa stagione teatrale 2006-2007, in un teatro gestito dalla Compagnia delle Arti e  di cui cura la direzione artistica.


    
Dopo ?Miseria e Nobiltà? che è ancora in scena, sono in programma:

dal 16 novembre ?La fortuna con la effe maiuscola? di E. De Filippo e Armando Curcio,

 dal 26 dicembre ?Sogno di una notte di mezza  sbornia? di Eduardo De Filippo, dall?8 Febbraio 2007 ?Il berretto a sonagli? di L. Pirandello nella versione napoletana di Eduardo De Filippo,

dall?8 Marzo  ?Morte di Carnevale? di Raffaele Viviani,

e dal 3 Maggio ?Totò, Peppino e la Malafemmina? di Manzari-Continenza-Avallone, è la versione teatrale dell?omonimo film ispirato alla famosa canzone del Principe De Curtis, Totò, un contenitore formidabile di risate..

La cifra che contraddistingue il cartellone del Teatro dell?Angelo è la comicità, sono infatti tutti lavori che offrono uno spaccato della vita napoletana e non, all?insegna delle gag, delle situazioni paradossali, naturalmente comiche.

Ma il fiore all?occhiello del Teatro dell?Angelo è l?iniziativa che Antonello Avallone è riuscito a portare in porto, il suo ?sogno nel cassetto? i Corsi di teatro.

Corso per insegnanti (la scuola ha ormai una stretta collaborazione col teatro, con le matinèe per i ragazzi, che saranno il pubblico di domani);

Corso per principianti, si studiano gli elementi di base della recitazione e la crescita artistica di un gruppo che a giugno affronterà un vero pubblico con la messa in scena di un?opera del teatro del Novecento;

Corso per giovanissimi, dai 7-13 anni (un laboratorio dove i bambini possono sviluppare la propria teatralità spontanea e istintiva attraverso il gioco), e il Corso per spettatori, una vera novità, un?iniziativa che Avallone ha realizzato per primo e in esclusiva, dopo aver notato dopo 30 anni di attività che molti spettatori pur frequentando i teatri vorrebbero saperne di più sul ?dietro le quinte?.


    
Spesso gli spettatori non sanno appezzare la differenza tra uno spettacolo dal vivo e uno televisivo, è bene quindi che imparino a scegliere uno spettacolo, potranno così affinare il proprio gusto, conoscere nuovi autori, apprezzare i classici dimenticati, capire cos?è una regia, quanto incide la giusta illuminazione di una scena, l?impostazione scenografica, che cosa significhi che ogni spettacolo drammatico o comico deve avere dei contenuti, e trasmettere delle emozioni.       

I corsi si tengono nella sede centrale del Teatro dell?Angelo di Via Simon De Saint Bon, e in quella distaccata di Via Bartoluccie al Portuense. I Corsi sono gestiti dall?Associazione Culturale teatrale Il Punto.

 

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