BARBARA ROSSI


Pagliaccio meccanico con elica nelle mani
Spagna, 1930-1940

    

In concomitanza con   ? La giornata mondiale dei Diritti dell? Infanzia? è stata inaugurata a Roma, nella prestigiosa sede del Complesso del Vittoriano una inusuale mostra, che regala al pubblico l? esposizione  di circa 500 pezzi della collezione di giocattoli antichi del Comune di Roma.

L? interesse per questo aspetto della vita del fanciullo nasce dalla convinzione, ormai di carattere scientifico, che il gioco sia un? attività serissima per la formazione e lo sviluppo della psicologia infantile, per l? apprendimento dei propri limiti e delle regole sociali. L? interesse inoltre è motivato dalla responsabilità che le istituzioni sentono nel dover garantire al diritto al gioco uno spazio concreto e un importanza effettiva: ricordiamo che ad aprile del 2007 è prevista la chiusura del  cantiere delle Scuderie di Villa Ada, spazio che sarà poi riservato al nuovo  Museo del Gioco e del Giocattolo,  dove verrà esposta, a rotazione,  la più grande collezione di giochi del mondo ( oltre 3000 pezzi ).

 
    
Bambola Googlie-eye in bisquit
Germania, 1910-15

    
In attesa di questo evento, godiamo di un piccolo e gustoso assaggio della collezione dei giocattoli antichi. Bambole, trenini, automi, automobiline e motociclette, giochi ottici, lanterne magiche e quant? altro si possa immaginare dell? universo ludico dal XVII secolo agli anni 70 del Novecento. Un tuffo nel passato per ammirare i meravigliosi manufatti animati, specchio delle  scoperte scientifiche e le invenzioni dell? epoca in cui venivano costruiti. Questi oggetti sono testimonianza di precise consuetudini: la scelta del giocattolo da regalare  segnava una netta distinzione sociale e di genere: la maggior parte dei bambini non poteva permettersi questo tipo di giochi ( ammiriamo in mostra una stupefacente ed elegante casa delle bambole in legno pregiato, con rifiniture in ottone, carta da parati e ascensore meccanico!); altri subivano, senza saperlo, una pressione verso un destino prestabilito ( al futuro prete un? altare in miniatura e bambole vestite da suora per bambine destinate alla vita monastica), mentre, in generale, ai maschietti venivano riservati giochi consoni al concetto corrente di virilità ? esaltazione dei ruoli socialmente vincenti- e alle bambine  si destinavano riproduzione in miniatura di oggetti per la casa, bambole, fusi per filare e tutto ciò che le potesse predisporre con gioia  al ruolo di moglie e di mamma.

Dirigibile Graf Zeppelin
Germania, 1932

    
Ma al di là del loro valore formativo e documentaristico, questi oggetti sono dei veri capolavori di artigianato. L?Ottocento creò due prodotti che trionfarono sopra gli altri ed arrivarono a delle punte di vera eccellenza: per le bambine le bambole e le case delle bambole e per i maschi gli oggetti in latta litografata. Soprattutto con la latta furono realizzati tutta una serie di giocattoli meccanici molto semplici che riproducevano i mestieri più comuni e quotidiani come il pompiere che si arrampica sulla scala, il pagliaccio che fa girare l? elica, il venditore di giornali.

 

La mostra è gratuita e raccomandata ad ogni tipo di pubblico e fascia di età.

 

INFORMAZIONI UTILI:

orario di apertura

lun-giov dalle 9,30 alle 19,30; venerdì e sabato dalle 9,30  alle 23.30; domenica dalle ore 9,30 alle ore 20,30.

Trambus, trasporto gratis per studenti

L? azienda Trambus mette a disposizione un autobus gran turismo con 50 posti a seder per il trasporto gratuito delle scolaresche che vorranno recarsi all? evento. Per informazioni: 06-4695.3972