LUISA CHIUMENTI


De Chirico
    

Quando ci si propone di effettuare un vestimento in Arte, è necessario chiarire molto bene la scelta del proprio obiettivo e cercare di comprendere bene come orientarsi per fare acquisti che, oltre a gratificare l?occhio e la psiche, costituiscano anche un ?proficuo? uso del proprio denaro.
Ad esempio ci si può chiedere  se sia più giusto investire su un unico artista oppure orientarsi su diverse opportunità, anche se sembra  comunque che la risposta possa essere quasi immediata: sarebbe infatti piuttosto rischioso non considerare il sensibile e inevitabile influsso che le mode e i cambiamenti di gusto hanno sulle  valutazioni di mercato (in particolare nel breve termine) e fermarsi quindi su un solo artista.
Un altro punto interessante riguarda l?investimento in opere di un artista che abbia acquistato valore alla sua scomparsa.
Naturalmente è molto difficile prevedere quale sviluppo potrà avere sul mercato la produzione di un artista poco conosciuto, ma si possono avere delle sorprese al momento della sua scomparsa!
Capitano così, a volte, alcuni casi emblematici che, quasi dal nulla, portano un artista a quotazioni eccelse, dopo la sua morte; è stato il caso recente di Ugo Tesoriere, sconosciuto fino alle soglie della sua scomparsa. Si tratta comunque di una ?storia? piuttosto singolare per questo artista, di origine italiana , ma nato negli Stati Uniti, che , dopo una  vita da medico, a quarant? anni, sente l?urgenza di dare  sfogo al suo desiderio di dipingere decide di venire a frequentare l?Accademia di Belle Arti, a Roma, che egli riteneva fosse la vera ?culla dell?arte?.

Burri
    
Da qui una produzione vastissima ( paesaggi e ritratti ) rimasta nota a pochi; ma il suo grande amico e collezionata delle sue opere ( purtroppo anch?egli recentemente scomparso), l? abate Francis del Monastero di Mepkin, con l?aiuto dei critici, ha portato a risultati eccezionali il mercato delle sue tele, subito dopo la sua scomparsa.
E? comunque senz?altro la ?diversificazione?, che  rappresenta un? utile  soluzione, anche perché,  in base alle analisi statistiche, incrociando le preferenze di collezionisti con le conoscenze di esperti d?arte, si possono  individuare quali siano gli artisti ritenuti più interessanti sulla base di attente analisi da svolgere sul mercato dell?arte moderna e contemporanea.
Bisogna anche considerare quali e quante siano le particolari forme in cui può presentarsi l?opera d?arte : acquerelli, aerografi, body art, carboncino, collage, acrilici, combine painting,  décollage,  encausto, gouache, matita, olio, pastelli, penna e inchiostri, riporto fotografico,  tempera, assemblage, empaquetage, fusione, modellatura, objets trouvés, scultura cinetica, scultura in metallo, scultura in pietra, scultura lignea, scultura luminosa, acquaforte, acquatinta, incisione a bulino, linoleografia, litografia, puntasecca, serigrafia, stampa d?arte, xilografia.
E se prima di acquistare un?opera d?arte è opportuno verificarne la provenienza e l?autenticità e il mezzo più diretto è forse quello di interpellare un gallerista o una casa d?aste, per  chiedere appunto  tale dichiarazione e  una volta acquistata l?opera è conveniente ottenere anche l?autentica rilasciata dall?artista, se vivente, oppure dalla fondazione o dall?archivio delle opere dell?artista, se presenti, o altrimenti dagli eredi
Schifano
    
E? infatti da suggerire senz?altro di acquistare ?sulla base di perizie garantite? e  a questo proposito si segnala come il sito www.ArsValue.com, riporti in un?apposita sezione, i riferimenti per autenticare le opere di centinaia di artisti italiani. Infatti la ?perizia? , ossia la stima effettuata da un esperto, appare essenziale sia nella fase di acquisto di un?opera d?arte che,  successivamente con cadenza regolare.
La perizia non solo stabilisce infatti l?autenticità e l?accuratezza dell?opera, basandosi su diversi parametri (dalla identificazione delle eventuali iscrizioni e della firma dell?artista, alla  provenienza, alla tecnica  e alle dimensioni stesse dell?opera (la cornice va misurata separatamente), ma è anche accompagnata da una utilissima documentazione fotografica e dalla indicazione, con un elenco per punti,  dei fattori sulla base dei quali è stata fatta la perizia.
Per quanto riguarda la remunerazione, i periti, che  si qualificano in base alla loro specializzazione, e possono essere anche suggeriti dalle stesse case d?asta, generalmente viene basata sulle ?ore lavorate?,  con un minimo fisso che solitamente copre i costi per una perizia di opere di valore medio-basso e di artisti mediamente conosciuti. Alcuni tuttavia propongono una remunerazione stabilita in una certa  percentuale sul valore dell?opera. Per rendere più agevole il processo di perizia, il proprietario dovrebbe comunque assistere il perito fornendogli  tutte le informazioni ed i documenti in suo possesso relativi all?opera.
Se poi l?acquirente desidera, nel tempo, continuare ad aggiornare il valore dell?opera acquistate e assicurazioni, sarà aiutato, anche in questo caso da esperti e si potrà  avvalere ad esempio, del sito www.ArsValue.com, che  fornisce a pagamento una perizia certificata da esperti d?arte al prezzo di 300 crediti.

Maccari
        
E poiché la stima è anche il primo passo per determinare l?ammontare assicurato ed il tipo di assicurazione richiesto per proteggere ogni singola opera di una collezione, ogni due-cinque anni ogni  perizia dovrebbe essere appunto ?aggiornata? e la relativa copertura assicurativa modificata di conseguenza; fra l?altro, la descrizione precisa dell?opera da parte del perito può rappresentare una prova determinante per recuperare l?opera dopo un furto.

E inoltre un buon inventario aggiornato periodicamente delle opere possedute è importante nel caso di furto o danni derivanti da fuoco o acqua per la richiesta di risarcimenti alle assicurazioni o per descrivere le opere alle autorità per la ricerca della refurtiva.

Esistono oggi alcuni siti che guidano nella valutazione delle opere, essendosi occupati, con continui aggiornamenti, della complessiva di un determinato artista, di cui sono stati presi in esame: la qualità dei contenuti, la domanda e l?offerta e le garanzie per i possibili acquirenti.

E ancora segnaliamo un altro punto che può essere rilevante nella scelta dell?investimento in opere d?arte contemporanea: quali sono le tecniche pittoriche che si ritiene valgano di più: vale di più una tempera o un acquerello?

Ancora il sito: ?ArsValue.com?,  ha provato a rispondere a queste domande utilizzando il suo vasto archivio di aggiudicazioni d?asta. In particolare sono stati raccolti per 25 artisti (Migneco, Fontana, Morandi, Nespolo, Paulucci, Burri, Carrà, Vaglieri, Morlotti, Vedova, Treccani, Possenti, Perilli, Afro, Schifano, Adami, Maccari, Crippa, Del Pezzo, Baj, Monachesi, Licata, Festa, Accardi, Angeli) i valori medi delle aggiudicazioni di ogni singola tecnica pittorica presenti nelle analisi della Sezione Mercato.

Adami
    
Per rendere confrontabili i dati è stato posto pari a 100% il valore medio delle opere realizzate con la tecnica pittorica “olio” , ricalcolando per ogni artista il valore medio delle opere realizzate con le altre tecniche, determinando quindi il valore mediano di ogni singola tecnica pittorica per gli artisti considerati.

Ecco i risultati con la classifica delle tecniche pittoriche secondo il valore che mediamente il mercato attribuisce loro: alla domanda “vale di più una tempera o un acquarello” l?analisi condotta sui 25 artisti considerati rivela che una tempera vale circa la metà di un olio (44,8%) e che un acquarello vale circa la metà di una tempera (19,9 % di un olio), visualizza in forma grafica: Tecnica Pittorica – Valore Medio: Olio – 100,0%; Acrilico – 98,9%; Tecnica mista – 49,2%; Tempera – 44,8%;

Gouache – 26,3%;Acquarello – 19,9%; Disegno – 15,3%; Incisione – 2,9%; Litografia – 2,6%;  Serigrafia – 2,3%.