PAMELA MCCOURT FRANCESCONE


Icaro bronzo cm. 180
    

?Perché le mie sculture hanno sempre le mani così grandi e le dita allungate come se volessero afferrare i sogni?? Perché cerco sempre di carpire quanto più posso da tutto ciò che mi circonda, dalle emozioni, dalle cose,? spiega Nino Mandrici, nato e cresciuto in Maremma ma cittadino del mondo.

Quarantacinque sculture in legno, bronzo, terracotta e otto pitture che riecheggiano l?esperienza classica dell?arte come intuizione lirica e riflettono il suo intento di frugare spasmodicamente e appassionatamente nella vita, nel dolore, nella gioia, nella morte e nella quotidianità dell?esistenza.  Mandrici è un figurativo sia per amore della forma che per scelta etica: al centro della sua ricerca estetica la figura umana, l?uomo come mensura mundi, cuore dell?universo, misura inestimabile di tutte le cose.
                
Il bacio legno di ulivo cm.80
    
Il personale ripercorre le varie fasi del cammino artistico, umano e poetico di Mandrici che prende il via con la ricerca del materiale da utilizzare vagabondando per spiagge, maremme, cave di pietra, cataste di legna da ardere, dune di sabbia.  Una volta trovato il materiale l?opera è già nata; bisogna solo togliere, scavare, farla uscire dalla sua prigionia ma è già tutta nella mente dell?artista.  Ed ecco nascere i temi cari allo sculture: uomini, donne, bambini, l?incontro, la maternità. Quell? amore per l?umanità che si incarna ora in sculture nodose come antiche rami di ulivi, ora in figure filiformi, scarnificate, ora in forme morbide e dolci.

Donna serpente bronzo cm. 35
    
Scrive Marco Spesso nella prefazione del catalogo.  ?La scultura di Nino Mandrici si colloca nel solco della esperienza classica dell?arte come intuizione lirica e trascendenza della realtà in un ideale superiore. Antiche e giovani al tempo stesso le sue opere di offrono alla visione del pubblico con il loro profondo e entusiastico amore per la vita.: la ricchezza dei riferimenti e la consumata tecnica dell?artista non determinano ostacoli alla contemplazione della forma; l?artista è alieno da elitarismo autoreferenziale, la sua volontà è quella gioiosa della partecipazione ad un progetto estetico ed etico insieme?.
    
Salomé bronzo
    
INGRESSO LIBERO

Sala Giubileo, Complesso del Vittoriano, Via San Pietro in Carcere, Roma, fino al 19 novembre 2006.  Orario: tutti i giorni dalla 10.00 alle 19.20  Per informazioni 06-6780664 www.nninimandrici.com

Catalogo a cura di Gianni Mazza e Nino Mandrici