EDVIGE MARTORELLI



    

Un incredibile successo di pubblico e di consensi quello registrato dall?ultima edizione, la ventiseiesima, della Sagra dell?Uva e del Vino d.o.c Donnici, da poco conclusasi a Cosenza.

La manifestazione, durata sei giorni, è iniziata con tre incontri culturali introdotti dal sindaco della città, l?avv. Salvatore Perugini, e a cui hanno partecipato, tra gli altri, alcuni rappresentanti delle aziende vitivinicole calabresi più importanti, l?assessore alle Attività Produttive della Regione Calabria, la responsabile del settore Etnoantropologico della Sovrintendenza PSAE ed infine l?Assessore alla Cultura della Regione Calabria, l?onorevole Sandro Principe. I convegni, che si sono svolti nella splendida cornice di Villa Bombini, rientrano in un progetto ben definito legato alla sagra, cioè quello di ?fare il punto sulla situazione della produzione del vino, sui problemi del settore e, più in generale, per riflettere sulle prospettive di sviluppo del territorio? come ha spiegato la Presidente dell?Accademia del Donnici d.o.c., Francesca Bozzo.


    
La vera festa, però, quella che ha attratto maggiormente amanti del vino e non solo e che ha richiamato, specialmente nella sua serata conclusiva, migliaia di visitatori da ogni parte della provincia, si è svolta tra i vicoli del centro storico della frazione cosentina di Donnici Inferiore, dove sono stati allestiti stando di prodotti tipici (dalle patate ?mbacchiuse? ai ?cullurielli?, dai dolci tipici alle caldarroste, ai salumi e formaggi). Ad ogni modo, protagonista assoluto è stato il nettare degli dei, presente in ogni sua tipologia, in ogni suo colore e sfumatura. A contornare il tutto, tanta buona musica folk e popolare per poi arrivare al raffinato jazz del ?Duo Interplay Jazz? dell?Associazione Citè de la Musique.

Più che soddisfacenti, dunque, i risultati ottenuti anche quest?anno dalla kermesse, patrocinata per la prima volta dal Ministero delle Politiche Agricole, nata nel 1979 e continuata fino a divenire un appuntamento fisso, grazie soprattutto alla volontà dei popolare che per prima accolse con entusiasmo l?iniziativa e grazie all?impegno dell? Accademia Donnici d.o.c, il cui obiettivo è quello di ?diffondere la cultura della valorizzazione delle tradizioni per proiettare la Calabria, con le sue peculiarità che la rendono unica, verso l?Europa?, come ha affermato ancora la Presidente della stessa.

Il vino Donnici, a cui è stata riconosciuta la Denominazione di Origine Controllata nel 1975, è ottenuto per lo più, nelle tipologie rosso e rosato, di viti Gaglioppo. Si abbina perfettamente a primi e secondi di carne, selvaggina, formaggi, salumi. La tipologia bianco è invece composta principalmente con uve Montonico bianco ed è abbinabile a tutti i piatti di pesce.