MANUELA TOSO



    

Il Sagrantino di Montefalco, diventato negli ultimi anni un vino di grande richiamo, è stato presentato a Roma con grande entusiasmo dal presidente del Consorzio Tutela Vini di Montefalco, Lodovico Mattoni e dal presidente di AIS Umbria, Gabriele Ricci Alunni.

Questo pregiato vino viene prodotto nelle zone collinari che comprendono, oltre a Montefalco, parte dei comuni di Bevagna, Castel Ritaldi, Giano dell?Umbria e Gualdo Cattaneo, dove i vigneti risalgono ad antica tradizione.

Per molti anni il Sagrantino è stato confinato a vino poco più che di paese, finchè alcuni produttori della zona, credendo nelle sue grandi potenzialità, hanno investito in tecnologie e promozione, intraprendendo così la strada per annoverarlo tra i ?classici italiani ?e facendo in pochi anni aumentare la superficie impiantata a vigna da 100 ettari agli attuali 552.

Anche la produzione del vino è in crescita, dalle 500.000 bottiglie attuali al milione 730mila della vendemmia 2004, che sarà in commercio da giugno 2007.

L?invecchiamento minimo previsto, infatti, è di 30 mesi, di cui, per il secco, almeno 12 in botti di legno prima di essere messo in commercio.


    
Il Sagrantino di Montefalco è ottenuto esclusivamente da uva sagrantino, ricca in polifenoli e tannini che gli conferiscono grande struttura, straordinaria longevità ed una benefica azione antiossidante. Si lega benissimo con i vari tipi di carne, valorizzando anche i tipici piatti di cacciagione.

Il Passito, sempre da uva sagrantino 100%, deriva da un particolare processo: i grappoli vengono scelti accuratamente e messi a passire su graticci per almeno 2 mesi. Quindi si vinifica ottenendo un passito dolce ma asciutto grazie al suo contenuto tannico, dal profumo delicato di more di rovo e dal gusto caldo e speziato. Si sposa splendidamente con i dolci secchi ed i formaggi stagionati.

Il Sagrantino è risultato essere ?unico ed inconfondibile? dall?indagine condotta dal Consorzio dei Vini di Montefalco in collaborazione con l?Associazione Italiana Sommeliers, a cura del prof. Vincenzo Zampi dell?Università di Firenze, con la partecipazione di più di 500 Sommeliers di diverse città di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.

Montefalco
Secondo l?80% dei Sommeliers che hanno partecipato alla degustazione, ha una sua personalità caratteristica che non lo fa assomigliare a nessun altro vino. Solo per una minoranza degli intervistati, può ricordare vagamente grandi rossi italiani come l?Amarone, il Brunello e l?Aglianico, quindi sempre vini importanti, dalla spiccata personalità e tipicamente italiani. All?interno di questa individualità si trovano, però, forme d?espressione sensibilmente diverse, frutto dell?azione combinata della varietà delle zone di produzione e delle scelte stilistiche dei vari produttori.

Il Consorzio Tutela Vini di Montefalco ed AIS Umbria, in collaborazione con il Comune di Montefalco, hanno organizzato diversi eventi allo scopo di far apprezzare al meglio le caratteristiche peculiari di questo vitigno e valorizzare le produzioni enologiche regionali.

Da ricordare ?Festivi Calici?, dal 7 dicembre al 7gennaio, degustazione di tutti i vini passiti storici abbinata a momenti d?arte, musica e letteratura, ed ?Excellentia?, manifestazione biennale che avrà luogo il prossimo settembre a Montefalco.