ANGELO LO RIZZO



    

      Promosso dal Consorzio del Prosciutto di Parma, si svolgerà il 7 ed 8 settembre 2007 un press tour ed una conferenza stampa di presentazione del Festival del prosciutto di Parma, cui farà seguito una visita al Museo del Prosciutto di Parma e di Langhirano.

       Si tratta di un prodotto che non ha certamente bisogno di grandi presentazioni: infatti già nel 2006 le aziende produttrici del Re dei Prosciutti hanno esportato circa due milioni di prosciutti coronati con un incremento del 7,8%, vale a dire 140.000 pezzi in più rispetto al 2005. Primo mercato è la Francia con 430 mila unità esportate, seguito da Stati Uniti ( 360.000), Germania (350.000), Gran Bretagna (230.000), Giappone (104.000) e Belgio (98.000). Questi ultimi quattro mercati fanno registrare l?incremento più consistente. Buoni anche i dati di Grecia (17.000), Norvegia (19.000) e Canadà (40.000).

      Iniziano a crescere anche le esportazioni verso la Russia e gli altri Paesi dell?Est Europa, come pure quelle verso i Paesi dell?Asia.


    
Tutto questo spiega l?interesse che ruota attorno all?iter per il Distretto del Prosciutto che vede coinvolti ben 18 Comuni. Strategia del Distretto sarà la qualificazione della sua area secondo criteri di sviluppo sociale ed economico che siano sostenibili in senso complessivo e che tengano conto delle esigenze degli attori istituzionali, economici e sociali del territorio. In particolare saranno tre le direttrici fondamentali: interventi di qualificazione ambientale, interventi nell?ambito della pianificazione urbanistica e territoriale, interventi nell?ambito degli strumenti e dei meccanismi di coordinamento della programmazione e gestione dell?area.

     ?Questo è un primo passo ? dice Ugo Danni, Assessore alla Pianificazione e ai Programmi speciali -  vorremmo che da qui si sviluppasse davvero la politica per far crescere questo comparto, fondamentale per il nostro territorio. L?obiettivo è farlo crescere in forma armonica e conforme alle esigenze ed alle prospettive dell?ambiente e del mercato, ovviamente attraverso percorsi condivisi con tutti i soggetti del settore. Vogliamo arrivare ad una crescita sostenibile ed armonica, e insieme programmare le azioni strategiche perché ciò possa avvenire garantendo a tutti la possibilità di svilupparsi?.


    
     E Pier Luigi Ferrari, Vice Presidente della Provincia sottolinea: ? L?idea è quella di mettere insieme al meglio i processi legati alle questioni ambientali e urbanistiche. Mettere insieme pubblico e privato con una governance in grado di rappresentare i portatori di interessi. Questa è la sfida degli enti locali?.

     Insomma una vera e propria cabina di regia per lo sviluppo di un prodotto che con venti milioni di prosciutti all?anno, dei quali oltre nove con il marchio della corona, si può considerare un autentico ambasciatore di un territorio privilegiato.

     I Comuni interessati sono quelli di Collecchio, Sala Baganza, Felino, Langhirano, Lesignano, Bagni, Traversetolo, Montechiarugolo, Fornovo, Terenzo, Medesano, Calestano, Tizzano Val Parma, Neviano Arduino, Berceto, Corniglio, Monchio delle Corti, Palanzano e Varano Melegari.

     E? qui in questa zona, che la filiera produttiva del prosciutto di Parma costituisce la spina dorsale dell?economia e la principale fonte di occupazione.