ANGELO LO RIZZO



    

Come ogni anno si è rinnovato l?appuntamento con i vini della Romagna, appuntamento promosso ed organizzato dal Tribunato di Romagna con il ?Concorso Vino del Tribuno? che ha lo scopo di evidenziare la migliore produzione enologica del territorio facendola conoscere ai consumatori ed agli operatori, di  presentare al pubblico le tipologie dei vini più caratteristici, di premiare e stimolare lo sforzo delle aziende vinicole al continuo miglioramento qualitativo dei prodotti.

     Al Concorso che si è svolto sotto il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, del Consorzio Vini di Romagna, dell?Associazione Enologi Enotecnici italiani, dell?Associazione Italiana Sommelier, delle Camere di Commercio di Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, hanno partecipato i vini D.O.C.G., D.O.C. e I.G.T. presentati da aziende produttrici della Romagna e valutati da un?apposita giurìa composta da diverse Commissioni, di cui facevano parte un Tribuno particolarmente esperto di enologia, quattro Enologi ed Enotecnici, un giornalista della stampa specializzata ed un sommelier.

     Hanno conquistato il ?Diploma di Gran Merito? i vini che hanno raggiunto il punteggio più alto nelle diverse categorie, mentre sono stati premiati ex-aequo con ?Diploma di merito? i vini che hanno ottenuto un punteggio non inferiore agli 80/100.


    
    Infine la prestigiosa ?Targa del Tribuno? è stata conferita al vino che ha ottenuto il punteggio assoluto più alto ed all?azienda che ha avuto la somma dei punteggi più alti per almeno tre vini.   

    Ma al di là delle etichette è stata premiata la qualità dei vini di Romagna , una qualità ben conosciuta e che ha varcato ormai da anni anche i confini nazionali. Una qualità che onora i produttori tutti che, in un?epoca di distorte campagne pseudo-salutistiche che tendono a denigrare il buon vino,, continuano ad operare nel solco della grande tradizione che hanno alle spalle, ma con lo sguardo verso un futuro in cui coniugare modernità e tradizione.

     In fondo, si sa, il vino ha radici profonde ed un fascino che il tempo e le tecnologie moderne non possono intaccare più di tanto. Ed il Concorso Vini del Tribuno , oltre a dare una meritata soddisfazione ai produttori meritevoli, è da considerare di buon auspicio per tutto il comparto vitivinicolo della Romagna.

     E per concludere non abbiamo difficoltà a riconoscere che il Concorso, in tutti questi anni, non si è rivelato un rituale noioso e stantio ,ma piuttosto una tradizione viva capace di mantenere i propri cardini fondamentali e, al contempo, rinnovarsi.