LUISA CHIUMENTI


I tre finalisti
    

Paolo Roversi, con  ?La mano sinistra del diavolo? edito da Mursia, vince la quarta edizione del  Premio Camaiore ? Letteratura gialla.

Ma cominciamo dalle serate che, fin dalla prima edizione del 2003, sul lungomare di Lido di Camaiore, contrassegnano la presentazione dei  tre finalisti del Premio Camaiore, nei consueti incontri serali di Caffè Noir, che accompagnano  lo svolgimento delle varie fasi del premio.

Ed è davvero  molto interessante seguire poi da vicino i tre finalisti,  nell?attesa dell?ultimo riscontro che verrà dato dalla Giuria popolare, nella serata finale del 1° settembre, nella prestigiosa cornice del ?Teatro dell?Olivo?, il piccolo teatro che da qualche anno i cittadini di Camaiore hanno visto recuperare alla prosa, alla musica, agli incontri culturali.

E siamo al 1° settembre: mentre i giurati, il pubblico e la stampa si accomodano in platea e nei deliziosi palchetti, un allegro benvenuto viene offerto dalla Camaiore Big Band diretta dal maestro  Franco Meniconi, con brani assai noti ed orecchiabili, che accendono ancora di più, tra sorrisi ed esclamazioni di gradimento per l?uno  o l?altro degli autori, l?atmosfera di suspence per l?attesa dell?ultimo verdetto.

E subito dopo il saluto ai presenti, dato dal brillante conduttore della serata,  Claudio Sottili, lo scrittore Giampaolo Simi, Consulente dell?Assessorato alla Cultura del Comune di Camaiore e Consulente tecnico del Premio,  inizia a proporre le sue domande ai tre finalisti.

Assegnazione del premio
    
In tal modo  gli spettatori entrano a mano a mano all?interno di quelle trame che hanno accompagnato l?estate dei 30 personaggi della giuria popolare che avevano avuto il compito di leggere  e giudicare i tre testi, venendo pubblicamente poi, il primo settembre, a depositare nell?urna, il proprio voto.

Ed eccola ora l?urna trasparente, portata con grande attenzione al centro del palco, con la supervisione dall?appassionato dirigente  dell? ufficio  cultura del Comune di Camaiore, Andrea Roncoli e uno per volta si vedono salire i giurati: bancari, amministratori, addetti al Tribunale o a vari uffici pubblici ed anche un giovane Maresciallo dei Carabinieri, sorteggiati  in tutta Italia.

Finalmente, nel silenzio sospeso della sala, inizia lo scrutinio delle schede e la lettura delle stesse, condotta da Giampaolo Simi e dalla direttrice della Fondazione Città di Camaiore, Manuela Clerici e gradualmente? voto dopo voto? si delinea inequivocabilmente  la vittoria netta di Paolo Roversi, con  ?La mano sinistra del diavolo? edito da Mursia. La giuria popolare aveva infatti assegnato a Roversi  18 voti contro gli 8 andati a Katia Ferri per “La promessa” (Zonza) e i 4 a Marcello Fois per “Memoria del vuoto” (Einaudi).

Teatro dell’Olivo
    
Nato in un paesino della Bassa mantovana, Suzzara, nel 1975, Paolo Roversi, dopo la maturità scientifica ha cominciato a collaborare con riviste e quotidiani. Laureato in Storia Contemporanea all?Università Sophia Antipolis di Nizza, giornalista pubblicista, vive a Milano dove lavora nel campo dell?information technology. Il suo primo giallo Blue Tango,  pubblicato da Stampa Alternativa, ha avuto due edizioni.

Ma accenniamo ora alla trama dell?agile volumetto: a Capo di Ponte Emilia non accade mai nulla?ma un  giorno avviene, a sconvolgere la quiete del piccolo paese,  il macabro ritrovamento di una mano mozzata nella cassetta delle lettere di un anziano pensionato.

Ed allora iniziano ?morti e misteri? a penetrare con impeto nella vita di Enrico Radeschi, ?intraprendente cronista di nera, che si trova, un po? per caso e un po? per mestiere, a condurre una doppia indagine tra le notti della metropoli lombarda e le sonnolente giornate della provincia. Cammina Radeschi, inseguendo storie che nascondono segreti del passato e violenze di oggi, perché dietro ad ogni notizia può esserci un mistero che chiede di essere svelato e una mano che tira le fila di tutto (www.nebbiagialla.it)?.


    
Un premio dunque di grande fascino e sempre più alta risonanza, perché, come ha commentato fra l?altro Manuela Clerici consegnando il premio a Roversi : ??la manifestazione sta crescendo negli anni;  il noir appassiona un numero sempre crescente di lettori e noi ci sentiamo in dovere di dare una vetrina sempre più prestigiosa a questi autori. Ci auguriamo di portare fortuna ai nostri finalisti così come è avvenuto in passato con De Cataldo, Carofiglio e Perissinotto? (vincitore quest?ultimo, ad esempio,  dell?edizione 2006, con ?Una piccola storia ignobile? (Rizzoli).

Organizzato dalla Fondazione Città di Camaiore, il premio di letteratura gialla Camaiore è nato come una ricognizione a 360° sulla produzione dei generi thriller, noir e poliziesco nel nostro paese. Ed è per  questo che la sua struttura si articola su tre giurie del tutto indipendenti: una tecnica, costituita da di critici e giornalisti, una di librai e una popolare.

E? da sottolineare inoltre come il meccanismo del premio abbia fino ad oggi permesso alla manifestazione di mantenere un profilo di indipendenza e di alta qualità delle scelte, senza però dimenticare la radice popolare del genere giallo.

 

 

 

Per informazioni:

 

Studio dott. Demetrio Brandi

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