Testo di LUISA CHIUMENTI e foto di ANDREA TORTORELLA


Villa Maria, una statua nel parco

Tornante dopo tornante, la costiera amalfitana si insinua tra la roccia ed il mare, con un incanto sempre più avvolgente: il cielo è azzurro, di un?intensità che abbaglia, mentre laggiù, tra gli scogli, le piccole onde bianche si rincorrono in un mare argenteo nel sole.

Per me si tratta di un paesaggio ben noto, anche se pur sempre imprevedibile in qualche scorcio che la mente non aveva ben fissato altre volte, ma accanto a me c?è chi sta osservando tutto ciò in modo molto più esaltante, trovandosi in Italia per la prima volta dagli  Stati Uniti.

Siamo diretti a Ravello, ma prima di salire quegli ultimi chilometri che ci dividono dal luogo ?in cui scompare ogni malessere?,  è prevista una sosta ad Amalfi.

Ardua impresa trovare un parcheggio, ma non si sente l?insofferenza del frenetico correre delle grandi città; qui il tempo si svolge senza angoscia e alla fine un posto si è trovato, laggiù lungo il molo più lontano, che tuttavia ci riserva un affascinante panorama sul porto e verso la collina retrostante.

Villa Maria, PatioBar
    
Tra Minori e Ravello infatti uno sperone di roccia, qua e là  arricchito in modo imprevedibile da lussureggianti piccole coltivazioni (?rubate?, a gradoni, alla roccia), offre  il fondale suggestivo alle pendici di quei monti Lattari, che pur si elevano poco oltre, anche a più di mille metri (la cima più alta  raggiunge i 1425 m.).

Ma siamo agli ultimi scorci di un  autunno mite e il tempo mutevole comincia a farci sentire qualche goccia di pioggia! E? ora di andare: a Ravello  siamo attesi al prestigioso ?Villa Maria?. E infatti si fa appena in tempo a rifugiarci nella bella suite a noi riservata e scoppia un temporale ?di grandissimo effetto e forte suggestione immaginifica. E come disse Richard Wagner giungendo a Ravello e vedendo  Villa Rufolo  ? ?il magico giardino di Klingsor è trovato ? (1880), anche noi ci sentiamo giunti in un luogo fantastico, avvolti dalla magica atmosfera del giardino e  dell?orto biologico del Villa Maria e del parco di Villa Eva, dove si sta svolgendo uno dei tanti prestigiosi ricevimenti di nozze, cui la villa è specificamente dedicata.  E i dirupi, dalla terrazza del ristorante, appaiono quasi culminare con i giardini sempre visibili anche da lontano e da diversi punti  di osservazione.

Villa Maria, l’orto biologico
    
Ma il sig. Vincenzo Palumbo, proprietario del complesso alberghiero di Villa Maria, Hotel Giordano e Villa Eva, ci conduce a vedere il suo recente acquisto, la villa di sogno di Gore Vidal, vibrante ancora della forte personalità del grande scrittore, la cui mente continua a vivere nella grande biblioteca che, affacciata sul mare, era il cuore pulsante del suo studio ed il luogo dove egli trascorreva il maggior numero di ore.

Ravello si estende alla sommità dei suoi colli, adagiata su uno sperone roccioso, elevato (   di circa 350 m. ),  sulla costiera amalfitana, immersa nei giardini e nei viali ricolmi di verde e di fiori, ma esiste tutta una rete di sentieri che percorrono tutto il territorio, arrampicandosi lungo i crinali  spesso anche molto ripidi. Per tale ragione la ?marcia? ( anche per giungere alla ?Rondinaia? (questo il nome della villa di Gore Vidal), sarà sempre piuttosto lenta, ma lo sarà anche per ammirare e fotografare vedute straordinarie, sul mare sottostante e magari anche studiare la particolarissima, rigogliosa distesa di essenze arboree, arbusti e fiori, come pure i piccoli abitati e le abitazioni sparse, dalla tipica architettura.

La raffinatissima tazzina ?con coperchio?,
    
Ma se fra breve è possibile che questa architettura e natura di sogno, potrà essere goduta dagli ospiti del Villa Maria, non possiamo non menzionare un altro lato accattivante della ospitalità del complesso. Gli ospiti del Villa Maria non solo infatti possono assaporare i più gustosi piatti preparati dallo chef, ma possono anche prendere ?lezioni di cucina?; in tal modo essi  hanno modo di entrare nel vivo della tradizione gastronomica locale, guidati sia dallo chef che da uno storico della cucina. Inoltre le lezioni sono accompagnate da divertenti sopraluoghi, ad esempio al mercato del pesce, per imparare a conoscere la differenza tra il pesce surgelato e quello fresco e per capire soprattutto quando è da ritenere ?fresco?! Ma è prevista anche una visita ad un caseificio in cui si può assistere a tutte le fasi di lavorazione della mozzarella e comunque l?ospite viene condotto fino alla conoscenza dei vari gradi di evoluzione dei ?componenti?, dalla loro origine storica fino alle diverse trasformazioni subite in conseguenza della loro introduzione in paesi diversi da quelli di origine. Premi e riconoscimenti sono giunti nel tempo al settore gastronomico; basti ricordare che la BBC in due occasioni ha filmato e trasmesso la preparazione di due ricette con Lloyd Grossman e lo Chef Carluccio.

Villa Eva, la facciata sul parco
    
Ma che dire, alla fine della deliziosa cena, della raffinatissima tazzina ?con coperchio?, progettata dallo stesso Vincenzo Palombo su porcellana tedesca e brevettata per il Villa Maria, che vi farà gustare un vero caffè espresso, caldo come deve essere?
Il prof. Vincenzo Palumbo conduce il complesso alberghiero con il figlio, ma è anch?egli ?figlio d?arte?, poiché proseguì l?attività del nonno, già iniziata negli anni ?60 con la prima struttura ricettiva, l?Hotel Giordano, più vicino al centro storico, che accoglie la bella piscina e un ampio parcheggio, a servizio dell?attuale, intero complesso. Villa Maria, acquistata dal prof. Vincenzo, apparteneva prima ad un gerarca ed aveva anche ospitato Mussolini; i nuovi proprietari la ristrutturarono completamente, mantenendo tuttavia in essere le caratteristiche architettoniche originarie. E dai racconti di coloro che conobbero l?attività ricettiva fin dai suoi inizi, sembra di potere vedere la ?nonna?, amabile signora che accoglieva in quella stessa sala da pranzo, in cui si vede oggi il tavolo ovale, che accoglie le antiche foto in alcuni preziosi album di cuoio, le autorità, gli studiosi e tutti i maggiorenti del luogo.    
La suggestiva sala di Villa Eva
    
Tra i  numerosi ?ospiti insigni?, di cui si possono vedere i nomi nel libro delle firme, ci piace ricordare De Crescenzo, che oltre alla firma appose sull?album il simpatico disegno del ?pino seduto?, riferendosi all?imponente albero che tuttora, stagliandosi sulla terrazza-ristorante,  dà l?indicazione dell?Hotel Villa Maria, fin da lontano, lungo l?ascesa che va da Villa Rufolo a Villa Cimbrone. Ma poi vediamo i nomi di critici come Vittorio Sgarbi, sociologi come Domenico De Masi e poi politici, amministratori e numerosissimi personaggi dello spettacolo, attori registi cantanti di fama internazionale. Per fare qualche nome, ricordiamo  Scarlett Johansson, Rosario Dawson, Jason Lewis, Owen Wilson, ma anche Brad Pitt e Angelina Jolie, Hugh Grant, Matt Dillon e l?elenco potrebbe continuare ancora molto.

Da ultimo vorremmo ancora segnalare che si tratta di una struttura a quattro stelle con ristorante sul mare, parking, piscina e parco, che si raggiunge facilmente da Napoli attraverso il Valico di Chiunzi o da Salerno, percorrendo, da Vietri, la splendida costiera amalfitana.


L?Hotel Villa Maria appartiene alla catena internazionale dei ?Relais du Silence – Silencehotel? diretta da Xavier Oliverau.

 

 

 

Ravello via Trinità, 14 ? 84010 Ravello (Sa)

Tel. 089 857255

Fax: 089 857071