SERGIO ZANARDI



    

Sabato 12 gennaio, i volontari dell?Asmev, Roberto Pititto e Francesco Romeo, accompagnati da due valenti tecnici del settore, Giancarlo Carravetta e Francesco Zappone, con la compagnia di bandiera eritrea, a loro spese, sono volati ad Asmara, per montare e collaudare il primo Centro di Emodilaisi, che funzionerà in quel vastissimo territorio che è il Corno d?Africa.  I 4 reni artificiali, insieme a 1500 filtri usa e getta e 8 letti bilancia analogici, erano già giunti a destinazione, presso l?ospedale Orotha di Asmara,  alcuni giorni prima di  Natale. Il centro, nel volgere di quattro giorni, grazie alle geniali soluzioni che si sono inventati i tecnici della compagine, è già praticamente in funzione e nei prossimi giorni si potranno trattare i primi casi urgenti. Il nuovo centro d?emodialisi, si intitolerà ?Calabria?. Per il momento, in attesa che alcuni medici eritrei  acquisiscano la necessaria formazione professionale, il nuovo centro di emodialisi, funzionerà solo per i casi acuti. La storia di questa campagna umanitaria, tutta made in Calabria, è nata esattamente il 28 maggio 2005. Quel giorno, l?allora assessore regionale Egidio Masella, sottoscrisse un protocollo d?intesa con il ministro della Salute eritreo, Saley Meki, per allestire ad Asmara il primo centro di emodialisi, esistente in tutta la regione . Il progetto, che prevedeva la fornitura di almeno 4 reni artificiali, filtri ematici usa e getta per almeno un anno di attività e i letti bilancia, oltre all?addestramento professionale del personale medico e paramedico, si arenò per le dimissioni dell?assessore Masella. L?iter , per approdare a nuove soluzioni concrete, è stato davvero lungo e tortuoso. Poi, la scorsa estate, i volontari dell?Asmev ? Associazione onlus Medici Volontari di Messina-, che da quindici anni, opera in Paesi sottosviluppati, prestando opera medico-volontaria , si sono attivati autonomamente e hanno iniziato una campagna raccolta fondi, in alcune località balneari della costa tirrenica cosentina e presso  alcuni centri del reggino. Il successo della raccolta fondi è stato davvero straordinario ed è stato determinato dalla grande partecipazione popolare dei calabresi. La Fondazione Beniamino Pulejo, di Messina, ha donato uno dei reni artificiali e la Kosmos Hospital, a sua volta, ha donato un rene artificiale alla memoria di Maria Galeso, sorella deceduta del titolare di questa premiata e prestigiosa azienda.  


    
I volontari dell?ASMEV hanno provveduto all?addestramento professionale di alcune infermiere,  presso l?ospedale di Messina, ospitate dal Lions messinese. Alcuni medici volontari , specializzati in nefrologia, nei prossimi mesi, si alterneranno  nella gestione del  centro e nel contempo provvederanno all?addestramento di alcuni medici eritrei,  sostituendo il nefrologo Roberto Pititto, che è dirigente del centro emodialisi di Amantea. L?addestramento dei medici eritrei, in parte avverrà presso lo stesso centro dialisi Calabria, in parte avverrà in Italia, presso qualche centro emodialisi calabrese e probabilmente il centro prescelto sarà quello di Reggio, uno dei reparti più qualificati del settore, in tutta Italia.

 

L?Eritrea è uno dei paesi più poveri dell?intero continente africano e del mondo. Gli abitanti sono circa 4 milioni e la loro salute è affidata agli unici 80 medici laureati , supportati da alcuni medici volontari di provenienza europea e cubana, distribuiti nei due ospedali della capitale e in qualche presidio sanitario sparso per la regione. Molti abitanti, ancorati a vecchi ricordi coloniali, oltre al ?tigrino?, parlano correttamente l?italiano e l?Italia, per loro, è un buon ricordo. La capitale è Asmara, che si trova a 2400m di altitudine.  L?economia del piccolo stato, che è reduce da una guerra fratricida con l?Etiopia, durata oltre vent?anni, è prevalentemente incentrata sull?attività tessile e una misera agricoltura.

La dialisi è una terapia salvavita che, in attesa di un eventuale trapianto, consente ai pazienti affetti da insufficienza renale, di vivere una quotidianità pressoché normale. In mancanza di questa, purtroppo, chi  ha questi problemi, è destinato a perire.


    
ASMARA, 22-01-2008 : IERI LA PRIMA DIALISI

Ieri, alle ore 13, presso il neo centro di emodialisi, allestito presso l?ospedale Orotha, di Asmara, è stata compiuta la prima dialisi della storia, in Eritrea. Il paziente, è un ragazzino di 11 anni. L?intervento terapeutico urgente, gli ha salvato la vita. La pericolosa patologia che gli si era manifestata, era stata causata da una forte dissenteria. In Eritrea, così come in altre regioni del continente africano, dove l?acqua è ben più che un bene prezioso, perché è scarsa e sporca, crea spesso questo tipo di patologia acuta. In mancanza di questa terapia salvavita, chi ne viene colpito, purtroppo, è destinato a perire. E, come sempre, quelli che ne vengono maggiormente, sono proprio i più deboli: i bambini

La storia di questa campagna umanitaria, tutta made in Calabria, sarà presto raccontata nei dettagli, tramite un libro-cronaca, attualmente in fase di redazione.

 

 

Sergio Zanardi

Addetto Stampa Asmev

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