ANGELO LO RIZZO


Arduino Cantafora
La citta` banale

     Un eccezionale avvenimento d?arte si svolgerà a Perugia, al Palazzo della Penna, dal 25 ottobre di quest?anno e fino all?11 gennaio dell?anno prossimo, ideato da Luca Beatrice, critico d?arte, docente all?Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, e curata in collaborazione con Daniela Magnetti, direttore della Fondazione Palazzo Bricherasio di Torino. Si tratta della Mostra ?Viva l?Italia: il racconto delle città tra nascita, sviluppo, crisi.1948-2008?. Il tema della Mostra, prodotta dall?Assessorato alle Politiche Culturali e Giovanili del Comune di Perugia, in collaborazione con la Regione Umbria , è dedicato alla città, intesa come scenario privilegiato, palcoscenico di eventi e laboratorio d?esperienza, snodo principale di sviluppo e di civilizzazione nel nostro Paese.
     Sono passati sessant?anni dalla Biennale di Venezia del 1948, prima edizione del dopoguerra, in parte dedicata al tema della città ricostruita, la volontà di cambiare e lasciare dietro di sé drammi e devastazioni si palesa anche nelle opere d?arte.  I pittori del tempo descrivono la città come luogo del molteplice, dal silenzio sospeso di Giorgio de Chirico in ?Piazza Italia?, alla ?Periferia urbana? di Mario Sironi, dalla ?Folla allo stadio? di Renato Guttuso alla città come campo di tensioni e forze contrapposte nei dipinti astratto-informali di Emilio Vedova ed Afro. Via via la narrazione della mostra si snoda attraverso momenti ed episodi che hanno determinato la storia d?Italia, mantenendo sempre come sfondo le emergenze metropolitane:gli anni Sessanta, ossia il decennio del boom economico, esplicitato nell?enfasi pop dei dipinti di Giosetta Fioroni, nei manifesti strappati di Mimmo Rotella, ma anche dalle contestazioni emerse attorno al ?68.
Renato Guttuso
Folla allo stadio

Opere di quegli anni, il quadro di Mario Schifano ?Compagni compagni?, lo ?Specchio? di Michelangelo Pistoletto, il ciclo fotografico di Franco Vaccari ?La città vista a livello di cane?, poi culminate nel lungo decennio del terrorismo cui l?arte seppe reagire con intelligenza inserendo le nuove tematiche del post-moderno

    E dagli anni ?80 che si può cominciare a parlare di ?città ritrovata?. Così come ritrovato è il gigantesco dipinto di Arduino Cantafora dal titolo ?La città banale?, vero e proprio manifesto del post-moderno, esposto alla prima Biennale d?Architettura di Venezia nel 1980.

    La Mostra giunge, infine, al nuovo secolo, caratterizzato dalle contraddizioni di una società moderna e globalizzata che si esprime in forme d?integrazione sociale e di multiculturalità ma anche in episodi di scontri, di attriti e di contrapposizioni tra realtà diverse.

    Insomma un?occasione in più per visitare questa splendida città dell?Umbria!