LUISA CHIUMENTI



Robert Rauschenberg: Travelling ?70-76 : ecco al Museo Madre di Napoli, una mostra su uno dei piu? grandi artisti americani, che si  è posta l?obiettivo di approfondire e rendere nota al grande pubblico una parte della produzione dell?artista, ancora poco nota ai più e poco studiata fino ad oggi, quella degli anni ?70-76.

La bella esposizione si offre ad una lettura assai semplice, ma deriva da un lungo ed attento lavoro di preparazione, avendo appunto preso in considerazione un periodo molto meno noto, meno studiato e meno collezionato, della produzione dell?artista.

Le opere provengono da ogni parte del mondo, da Houston, San Francisco, New York, Marsiglia, oltre che dallo  Studio stesso di Rauschemberg, dal quale è partita anche una preziosa collaborazione, data  la approfondita conoscenza delle opere stesse.

Mirta D?Argenzio, curatrice della mostra, che  ha dedicato ben due anni a questo progetto, ha curato anche il bel  Catalogo (Electa), che contiene alcuni contributi molto importanti  per la comprensione di questo particolare periodo in cui l?artista, che pur sempre non possiamo che continuare a considerare come  ?il padre della pop art?, sembra in effetti dialogare e confrontarsi con nuovi problemi formali.


Come ha ricordato il Presidente Bassolino, la scelta di accogliere  questa mostra a Napoli, una città che comunque sta offrendo un?ampia e variegata offerta culturale, è stata sentita come una sorta di ?debito affettivo nei confronti di ?Bob?, un grande amico di Napoli?. Oltre alla sua presenza continuativa negli anni ?70 e ?80, tutti ricordano infatti  il suo impegno e gli incontri del maggio 1999, quando, in piazza del Plebiscito, egli dette il suo contributo al XXI secolo, con un omaggio reso a tutti gli artisti. Inoltre egli avrebbe voluto fortemente che l?inaugurazione della mostra, avvenisse in quella Napoli che lo aveva tanto ispirato, proprio, come infatti è avvenuta,  nel giorno del suo compleanno:egli avrebbe infatti compiuto 83 anni.

E in effetti si vedono in certo modo connessi in mostra i diversi linguaggi dell?arte contemporanea e risalta come  Robert Rauschemberg sia stato un pioniere di tutto ciò e  dalla mostra scaturisce come ci siano tante forme, colori, frammenti, rimasugli, oggetti dimenticati o rovinati, che l?artista rivitalizza in una sorta di aspetto quasi metafisico. Instancabile sperimentatore di tecniche e materiali, egli raccoglieva e  introduceva nelle sue opere gli elementi che aveva potuto rinvenire casualmente ed ai quali conferiva una nuova dignità, dando vita ad una sorta di nuovo paesaggio, in continua trasformazione.


Nato a Port Arthur in Texas nel 1925, Robert Rauschenberg, con la sua una inesauribile creatività è stato spesso identificato con  uno dei testimoni piu? innovativi della società americana di quegli anni. Era il 1970 quando l?artista decise di lasciare New York e stabilire, dopo qualche soggiorno temporaneo,  la propria residenza e lo studio principale nell?isola di Captiva, al largo della Florida, dove ha continuato poi a vivere e lavorare, con una produzione di opere di grande rilievo, in cui si accentuò notevolmente la sua forte tendenza alla sperimentazione su elementi e materiali provenienti dal mondo reale, dalla vita quotidiana, assemblati in un paesaggio mobile, in continua trasformazione.

E da Captiva egli sarebbe poi partito per i suoi innumerevoli viaggi, in quel suo inesauribile desiderio di raggiungere ogni luogo, di vedere ogni cosa, ovunque collaborando con gli artigiani del posto, sempre con l?impegno di approfondire le possibilità creative insite in tutti i materiali che la natura del luogo poteva offrire. Ed ecco in mostra ?I Venetian? , la serie dedicata a Venezia, e poi la serie dedicata all?Egitto e quella ?Made in Israel?, realizzata in un momento particolarmente drammatico ed esposta per la prima volta.


La mostra era stata prima a Monaco e ha trovato, a Napoli, come ha sottolineato la curatrice, spazi molto diversi da quelli progettati da Siza in quel Museo e pertanto è stata studiata una lettura nuova, in un  rapporto di scala   diverso, che è stato realizzato con una sorta di rarefazione, frutto di successive meditazioni , andate avanti per ?scremature? successive.

 

 

Per informazioni:

Napoli, Museo Madre

Via Settembrini, 79 ? Napoli

Tel. 081 19313016