ANGELO LO RIZZO



La tradizione non è acqua. Anzi nel caso della Campania la tradizione appartiene al vino ed alla sua cultura. Il vino che non è solo una ?cosa da bere? bensì un alimento da scegliere perchè la sua famiglia d?origine non è la catena di montaggio, ma la terra e, dal grappolo al bicchiere, percorre un sentiero lastricato di scienza, tecnologia e storia.

    Di tutto questo ha certamente tenuto conto la Regione Campania allorché ha deciso di promuovere ed organizzare gli Stati Generali del Vino con lo scopo di delineare le prospettive del settore e della commercializzazione del prodotto nel mondo. Sarà la città di Avellino ad ospitare l?evento nei giorni 6 e 7 marzo. Una scelta strategica che testimonia l?importanza del territorio dell?Irpinia nell?ambito della produzione vitivinicola regionale.

     Oltre alle sezioni scientifiche e di confronto si terranno degustazioni, mercatini, incontri culturali e dibattiti che faranno da corollario agli Stati Generali del Vino, coinvolgendo non solo la cittadinanza irpina ma esperti e protagonisti del mondo vitivinicolo nazionale ed internazionale. Sarà l?occasione per constatare come la percezione del vino, in questi ultimi anni, si è sempre più arricchita: oggi la bevanda di Bacco non è più un arcaico bene di consumo, ma un vero e proprio bene, bene culturale, un valore di status, un pretesto per socializzare e sognare, uno stile di vita.


    Ecco, quindi, che viene spontaneo parlare di turismo enologico. La cultura del vino e della buona tavola, che certo in Campania non mancano, possono dare un valido contributo a questo nuovo modo di fare turismo. Nuovo per il mercato a cui si rivolge e per la particolarità del prodotto offerto, un insieme di fattori che sintetizzano la cultura di un territorio la cui diffusione non viene più affidata soltanto alle attrattive naturali ed artistiche, ma anche alle atmosfere, ai sapori ed ai colori del paesaggio. Alle tavole imbandite con i prodotti locali che possono poi essere conosciuti, apprezzati e ricercati dall?enoturista.

     Ma torniamo agli Stati Generali del Vino che vedranno coinvolta l?intera provincia a partire dalla città di Avellino, attraverso un ricco programma che toccherà vari luoghi ma che soprattutto si svilupperà ? seguendo l?intuizione dello Stapa Cepica di Avellino ? interessando enti ed istituzioni, ma anche scuole ed associazioni, con eventi ed allestimenti dislocati sul territorio.

     ?Abbiamo dato vita ? spiega il Direttore dello Stapa Cepica di Avellino Alfonso Tartaglia ? ad una vera e propria settimana dedicata al vino, che vedrà l?Irpinia al centro di un evento strategico per disegnare il futuro del settore nella nostra regione.?