Testo di ANNA MARIA ARNESANO e Foto di GIULIO BADINI


Uno scorcio di Salvador

Molti limitano il Brasile turistico alle follie del Carnevale di Rio e alle attrattive di questa splendida città, alla contagiosa allegria musicale di Bahia o agli eleganti resort presenti sulle magnifiche spiagge disseminate lungo gli oltre 8 mila km di costa atlantica.  Ma il Brasile, un paese dalle proporzioni gigantesche dove tutto appare enorme,  è anche e soprattutto ben altro.  Si tratta infatti della 5° nazione per estensione del mondo, grande 27 volte l?Italia, che occupa metà del continente sudamericano, con un?estrema varietà ambientale, geografica e umana. Impossibile pensare di visitarlo tutto nel corso di un solo viaggio, pur anche lungo. Meglio compiere delle scelte, limitandosi a vederne soltanto alcuni aspetti, possibilmente bene. A parte le imprescindibili città di Rio e Bahia, le cui notorietà risultano pienamente giustificate, meglio puntare ad esempio sulle stupende architetture coloniali civili e religiose, ai palazzi rinascimentali e alle chiese barocche, ma anche all?intrico di vicoli e alle ombrose piazze acciottolate, celate in un gran numero di centri minori come Ouro Preto e Mariana nella regione aurifera del Minas Gerais, a Parati nello stato di Rio, a Sao Luis nel Maranhao, fino alla stessa Salvador nel Nordeste. Difficilmente le facciate sobrie e spoglie di molte chiese lasciano presagire l?opulenza e la maestosità barocca degli interni, disseminati di sculture dorate, di colonne e pilastri, di soffitti affrescati, di altari ridondanti. L?intento dei costruttori era proprio quello di strabiliare i poveri e semplici indios per conquistarli alla fede.

Ancora una strada di Salvador
Quanto alla natura in Brasile c?è soltanto l?imbarazzo della scelta, essendo il primo paese al mondo in termini di biodiversità: solo l?Amazzonia possiede il 23 percento di tutte le specie del pianeta, delle quali oltre 20 mila endemiche, senza contare quelle ancora da scoprire, e dispone di un quinto di tutta l?acqua dolce della terra. Tralasciando Amazzonia e Pantanal, le maggiori aree naturalistiche del pianeta che richiederebbero ciascuna molteplici appositi viaggi, conviene puntare su una nuova e più abbordabile meraviglia, i Lençois Maranhenses, un alternarsi di dune mobili costiere bianchissime intercalate da lagune cristalline multicolori.

 

Sao Luis, capitale del Maranhao e patrimonio Unesco ubicata su un?isola, è la città più lusitana del Brasile e uno dei migliori centri coloniali per l?intatta conservazione del suo nucleo storico, con numerosi edifici ricoperti da azuleios (le caratteristiche ceramiche monocromatiche portoghesi) disseminati in stretti vicoli. Il parco nazionale dei Lençois Maranhenses, lungo la costa del Maranhao, è una straordinaria area paesaggistica e naturalistica di recente scoperta e valorizzazione formata da colline di sabbia bianca alte fino a 40 m, punteggiate da lagune trasparenti e da pozze interdunali di acqua dolce cristallina, che il vento sposta in continuazione. Ad Almofala, ad esempio, una chiesetta del 1700 e un villaggio indio furono interamente ricoperti da una duna mobile nel 1897 e sono riaffiorati soltanto nel 1943.

Rio, la statua del Cristo Redentore
Ouro Preto, l?antica montuosa capitale del Minas Gerais ora monumento nazionale protetto dall?Unesco, fu nel 1700 l?epicentro della corsa all?oro brasiliano, un Eldorado dalle ingentissime risorse ora esaurite, apportatrice di smisurate ricchezze oggi rintracciabili nel suo notevole patrimonio artistico e architettonico, con il maggior e più omogeneo complesso barocco del mondo. Molti considerano Salvador da Bahia, capitale dello stato di Bahia nel Nordeste, la città più bella, allegra e vivace del Brasile. Qui, più che altrove, europei, africani e indios hanno avuto cinque secoli a disposizione per mescolarsi e integrarsi e qui la cultura africana risulta profondamente radicata nella musica, nella cucina e nella religione. Scoperta nel 1501 da Amerigo Vespucci, fu per oltre due secoli la capitale del Brasile, in grado di competere per prosperità con la stessa Lisbona; la ricchezza di quei tempi si ritrova ancora oggi nei bei palazzi, nei conventi e nelle chiese barocche piene d?oro e di intarsi, riconosciuti dall?Unesco come patrimonio dell?umanità. Assieme ai monumenti ad attrarre è lo spirito dei suoi abitanti, sempre allegri e pronti a suonare, cantare e ballare.
Lencois Maranhenses
Rio de Janeiro, una delle più belle e grandi città turistiche del mondo, ha saputo sviluppare un vero e proprio culto per il divertimento, individuale e collettivo, incentrato sulle sue spiagge più famose del mondo, il bere in compagnia, ballare la samba, il culto per la bellezza fisica; un edonismo capace di raggiunge l?apice nell?estasi collettiva del Carnevale, cinque giorni di baldoria sfrenata e di orge che non hanno uguali in nessuna altra parte del mondo. Parati infine, poco a sud di Rio lungo la Costa Verde, è un piccolo cimelio coloniale ben preservato e dall?architettura unica, con edifici caratterizzati da linee semplici capaci di esaltare le bellezze paesaggistiche del luogo.

 

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