LUISA CHIUMENTI


1. Dedica di Pietro Mascagni,
9 gennaio 1923,
libro ospiti Ristorante Ranieri

Una sorta di ?elogio della convivialità? apre la presentazione con cui Alessandro Nicosia,

Presidente di Comunicare Organizzando, illustra in Catalogo (ed.Skira) la bella mostra

 ?Sapori Colti. Passaggi di cultura tra osterie, ristoranti e trattorie di Roma?, che è

stata allestita al Vittoriano. Si tratta infatti di una bella frase di Plutarco, che fa intendere

quanta importanza abbia sempre avuto il sedersi a tavola anche insieme ad altri, in grado di

apprezzare e  condividere cibi e spazi di particolare bontà ed ?accoglienza: ?Non ci

invitiamo l?un l?altro per mangiare/e bere semplicemente ma per mangiare e bere insieme?.
Schizzi, disegni, frasi, poesie, lasciati nei diversi locali storici romani, hanno a mano a

mano colto gli spunti di ispirazione, negli gli eventi vissuti in quel momento.

Così ad esempio, durante le guerre, ecco le citazioni delle spedizioni in Africa, o

dell?alleanza con Giapppone e Germania o della vittoria in Spagna.

Si legge così, fra le altre, una simpatica espressione, legata al Ristorante ?Alfredo

alla Scrofa?: ? Solo due cose si mangiano con gusto: la dura pagnotta della trincea

e le fettuccine di Alfredo. Legionario Angelo, volontario?.  Roma il 28 di marzo XVII.

E ancora ?Arriba Alfredo! Cacciatori legionari della ?Gamba di Ferro? 28.III.1939? e

addirittura, sempre riguardo a quelle gustosissime ?fettuccine? di Alfredo, ecco anche

un commento molto garbato lasciato da Juan di Borbone, figlio del re Alfonso XIII che,
in esilio a Roma da quattro anni, le definisce puntualmente: ?ottime?!
2. Disegno con dedica di Nedo Nadi, s.d.,
libro ospiti, Ristorante Alfredo alla Scrofa

E se Marinetti, da ?Ranieri?, si limita a lasciare un semplice autografo, fra le tante altre

scritte inneggianti ad Alfredo, ci piace scegliere ancora quella del Col. Chiaramonti, che il

2 febbraio XX, così scriveva: ?Quante volte durante la ?cinghia? fatta in Russia con tutta

la colonna abbiamo pensato alle tagliatelle di ?Alfredo?! Però, una volta venuto a Roma,

ho soddisfatto anche gli arretrati!?

La mostra ?Sapori Colti. Passaggi di cultura tra osterie, ristoranti e trattorie di Roma?,

ospitata dal 21 ottobre al 15 novembre 2009 presso il Complesso del Vittoriano, riesce

a dare al visitatore un ?racconto? di  Roma molto particolare, sottolineato dalle diverse

tracce disegnate, scritte o dipinte da parte di personaggi illustri che si sono fermati

nelle osterie, taverne e ristoranti della città.
?L?idea?, come sottolinea  Paolo di Giannantonio,  curatore dell?esposizione insieme con

Alessandro Nicosia, ?mi è venuta un po? per volta, a cominciare dalla sera di una decina

di anni fa, quando in una nota pizzeria chiesero a me, giornalista televisivo, di scrivere

un pensiero a ricordo del mio passaggio, su una paletta di legno di quelle utilizzate,

appunto, per servire le pizze a tavola. Mi chiesi come si erano comportati coloro che

mi avevano preceduto. E andai a vedere. Anzi ad osservare: c?erano anche pensieri e
disegni gustosi, stimolanti, divertenti.?
5. Autoritratto di Anthony Quinn, s.d., libro ospiti,
Romolo nel Giardino di Raffaello e della Fornarina

Veri e propri ?archivi? di tanta spontanea creatività, i locali di Roma, mostrano quindi oggi,

attraverso le immagini proposte in mostra, quale sia stato e sia sempre il simpatico e

vivace approccio esistente fra cibo e cultura, documentando una certa forma d?arte,

dettata dalla spontanea sensibilità dei vari artisti, nei loro incontri con osti, ristoratori,

pizzaioli o baristi.

La città viene quindi ?raccontata? attraverso un secolo, tra arte e vita vissuta, seguendo

un ideale  un itinerario, fatto di documenti certamente inediti, lasciati  da artisti, poeti e

musicisti, attori, uomini di cultura e di potere, scrittori e saggisti, caricaturisti, disegnatori,

intellettuali, figure dello spettacolo, ballerine e registi ma anche ?gente comune che è

intervenuta con una frase, con un?opinione all?interno di una disputa e ne ha lasciato traccia sui libri storici degli ospiti?.
In particolare, nei libri ?degli ospiti? di alcuni ristoranti si ritrovano i ?sapori? e le

atmosfere della ?Roma capitale? di una Italia che usciva dalla Grande Guerra, per

iniziare poi  il cammino del Ventennio, fino al doloroso  epilogo della Seconda Guerra

Mondiale e poi all?arrivo degli americani, alla ripresa, al boom degli anni ?60.

9. Disegno di Juliette Binoche, s.d.,
libro ospiti, Ristorante Due Ladroni

Sono visibili anche i segni della ?dolce vita?, con i divi americani che vengono in riva al

Tevere, quelli del Cinema, così importante nella costruzione dell?immaginario

italiano, fino alla  televisione, con i nuovi ?personaggi?: cantanti, attori, comici, politici.
La mostra è stata promossa dalla Regione Lazio e organizzata e realizzata  a cura di

Comunicare Organizzando (Collaboratori: Rai Teche, Istituto Luce). 

 

 

Per informazioni:

06/6780664