LUISA CHIUMENTI


Valeria Valeri

La Compagnia del Teatro Ghione s.r.l. presenta, fino al 22 novembre prossimo, Le Fuggitive (Les Fugueuses) di Pierre Palmade e Christophe Duthuron, per l?interpretazione di due bravissime attrici, quali sono Valeria Valeri   e Milena Vukotic e la Regia di  Nicasio Anzelmo (Costumi: Graziella Pera; Scene:  Antonella Luberti e musiche di Luciano Francisci).

Si tratta di un testo che non era stato ancora mai rappresentato in Italia, mentre in Francia e soprattutto a Parigi, ha già avuto un grandissimo successo, realizzando sempre un ?tutto esaurito?.

E? un ?racconto di vita? di grande attualità e pieno di humor,  ma non per questo privo di contenuti profondi, nel presentare la vita di due ?signore per bene? che decidono, per continuare a vivere, di ribellarsi  all?universo che le circonda e alle regole che lo stesso, attraverso gli uomini, detta. Un mondo che non guarda i bisogni e i sentimenti e che non rispetta la sensibilità dell?animo umano.

Due donne, letteralmente ?in fuga?, si trovano su una strada, in un incontro alquanto singolare. La prima, Claude,  è in fuga dalla casa di Riposo che la ospita, da quando il figlio ha preferito ?vivere nella casa di lei, con la moglie, da solo!

Milena Vukotic
L?altra, Margot, ancora con il vestito elegante che aveva indossato per la festa per i 20 anni della figlia, sta facendo l?autostop per allontanarsi, dalla routine giornaliera che le chiede molte cose, senza donarle più niente.

Il loro è un autostop che li porterà a condividere esperienze a loro sconosciute. Le vite di due donne a confronto in un susseguirsi di avventure fino alla prigione: molto in gamba e ancora piena di vita, la più anziana, Claude, che  sa affrontare gli ostacoli con molta disinvoltura, succube di una famiglia possessiva ed esigente. La seconda, Margot, più giovane, ma forse più vulnerabile, compiono così il loro viaggio insieme, alla ricerca dell? essenza della propria vita.  Margot però non ha abbandonato del tutto il suo mondo che in effetti le pesa, attraverso un grosso bagaglio che si porta fisicamente dietro e sarà proprio la vicinanza di Claude e le sue briose battute, piene di humor intelligente, che le fanno capire che forse deve avvicinarsi all?idea di un cambiamento totale del so stile di vita.

La storia si articola in diversi quadri legati uno all?altro dall?evoluzione della storia. Da una strada provinciale, nel fare l?autostop, all?esperienza di dormire all?addiaccio, poi nel ?servire? in una fattoria, un tentativo di suicidio da un ponte di una delle due, ad un cimitero che successivamente li conduce, abusivamente, dentro una casa e quindi, di conseguenza, in prigione con l?accusa di furto. ripescate dei rispettivi familiari si ritrovano a rifare la stessa vita di prima.

Una foto di scena
Claude, di nuovo costretta a vivere nella casa di Riposo ?I Gladioli? è considerata un personaggio importante, per l? avventura fantastica che aveva vissuto, tanto che, ogni mese,  viene eletta  ?miss Gladiolo?, con tanto di fascia di ?super nonna del mese?.

Ma curiosa è allora la ?punizione ? in certo modo inferta dalla anziana Claude che, dispiaciuta per l?abbandono dell?amica, si finge  invecchiata, ammalata, un po? ?via? con la testa, all?arrivo improvviso, alla Casa di Riposo, dell?amica Margot; ma poi si svela con tutta la sua franca protesta nei confronti di Margot. 

Ed ecco allora la svolta (forse intuita e sperata anche dal pubblico), che si concretizza nella  la bella frase della giovane Margot che, sul punto di oltrepassare la soglia della camera de ?I gladioli?, per andarsene ?da sola? a fare il suo lungo viaggio attraverso l?Europa, con il camper, si rivolge a Claude, offrendole: ?Puoi guidare tu fino a quando ne avrai voglia?! Ed è in definitiva un invito a rivivere l?esperienza pur casuale che avevano vissuto, per riaffrontare un Futuro!

Un lavoro intenso, colmo di innumerevoli richiami alla vita di oggi, alla situazione della terza età, alla condizione della casalinga, più delle volte frustrata, ma si realizza comunque come  un inno alla gioia e alla libertà, in un crescendo fra le varie avventure dai  ritmi serrati, che  toccano spesso punti di comicità assoluta.

 

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