MARIELLA MOROSI
Pablo Neruda gli ha dedicato una lirica, i trattati di gastronomia molte pagine e sulle sue proprietà nutrizionali e salutiste concordano tutti gli uomini di scienza. Parliamo del carciofo, re degli orti, arrivato nei paesi del bacino del Mediterraneo nella notte dei tempi chissà da dove, e qui largamente coltivato e apprezzato nelle cucine di casa e in quelle stellate.
Al seguito di emigranti nostalgici, a fine Ottocento, ha poi ripreso le vie del mondo, conquistando palati e mercati d?oltreoceano. L?Italia ne è il maggior produttore e consumatore, con 8 kg pro capite e, per non restarne senza in alcuni periodi dell?anno, ne importa grandi quantità dal Nordafrica, dalla Spagna e dalla Francia. Non se parla molto nelle campagne di promozione dell?agroalimentare tricolore ma, anche se stagionale, non è una coltura minore perchè fondamentale per l?economia di alcune regioni, come la Sardegna, la Puglia e il Lazio. Dedicato a questo ortaggio, di cui si conoscono almeno 120 specie, è appena uscito ”Il carciofo e il cardo”, nono volume della Collana “Coltura & Cultura” della Bayer Crop Science, edita da Script, marchio editoriale di Art. Proprio nell?anno delle Biodiversità è così disponibile in libreria un?opera omnia su questo nobile frutto della terra e sul cardo, il suo progenitore in genere poco considerato. Come gli altri volumi della Bayer, il corposo libro offre al lettore una trattazione vivace e interdisciplinare con rigore scientifico ma con linguaggio accessibile anche al semplice curioso. Persino il gourmet vi troverà interesse e ispirazione per l?ampio spazio dato alle ricette regionali e tradizionali. C?è tutto sulla cinaricoltura, ma si parla anche del carciofo nella storia e nell?arte con ampia aneddotica e curiosità varie.
Al seguito di emigranti nostalgici, a fine Ottocento, ha poi ripreso le vie del mondo, conquistando palati e mercati d?oltreoceano. L?Italia ne è il maggior produttore e consumatore, con 8 kg pro capite e, per non restarne senza in alcuni periodi dell?anno, ne importa grandi quantità dal Nordafrica, dalla Spagna e dalla Francia. Non se parla molto nelle campagne di promozione dell?agroalimentare tricolore ma, anche se stagionale, non è una coltura minore perchè fondamentale per l?economia di alcune regioni, come la Sardegna, la Puglia e il Lazio. Dedicato a questo ortaggio, di cui si conoscono almeno 120 specie, è appena uscito ”Il carciofo e il cardo”, nono volume della Collana “Coltura & Cultura” della Bayer Crop Science, edita da Script, marchio editoriale di Art. Proprio nell?anno delle Biodiversità è così disponibile in libreria un?opera omnia su questo nobile frutto della terra e sul cardo, il suo progenitore in genere poco considerato. Come gli altri volumi della Bayer, il corposo libro offre al lettore una trattazione vivace e interdisciplinare con rigore scientifico ma con linguaggio accessibile anche al semplice curioso. Persino il gourmet vi troverà interesse e ispirazione per l?ampio spazio dato alle ricette regionali e tradizionali. C?è tutto sulla cinaricoltura, ma si parla anche del carciofo nella storia e nell?arte con ampia aneddotica e curiosità varie.
![](http://sinequanon.org/wp-content/uploads/images/libro-carciofo-aggiornato189.jpg)
Il volume, frutto del lavoro di ben 70 esperti di rilievo nazionale, è stato presentato non a caso ad Alghero, in Sardegna, regno del tenerissimo spinoso, al convegno “Valori e valore del carciofo italiano”, organizzato in collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato Agricoltura e Riforma Agropastorale. Frank Terhorst, amministratore della Bayer Crop Science in Italia, ha presentato l? opera insieme all?ideatore della collana, Renzo Angelini, al cordinatore del grande lavoro di ricerca Pietro Calabrese e a molti rappresentanti del mondo accademico, dell?agroalimentare e dei media . Nel dibattito, coordinato da Paola Sidoti, sono emerse le virtù e le potenzialità del carciofo ma anche l?esigenza di una comunicazione più efficace per un?agricoltura sostenibile che è alla base delle scelte anche editoriali di questo colosso chimico, tutto proiettato al futuro, che investe nella ricerca un decimo del proprio fatturato. “Il nostro sostegno alle filiere strategiche italiane è molteplice – ha spiegato Terhorst- e si concretizza con l?offerta di soluzioni innovative per la protezione delle colture, in un momento storico di forte riduzione degli agrofarmaci a disposizione dei produttori italiani. Gli agrofarmaci contribuiscono ad assicurare una costante fornitura di alimenti sani e di alta qualità per lo sviluppo di un?agricoltura realmente sostenibile.
![](http://sinequanon.org/wp-content/uploads/images/libro-carciofo-aggiornato-collana-colturacultura.jpg)
Un?agricoltura che oggi più che mai deve rispondere alle contrastanti emergenze alimentari del nostro tempo riguardanti la salute di milioni di persone: da un lato c?è l?urgenza di produrre cibo per tutti e dall?altro la necessità di contrastare l?involuzione degli stili alimentari dei paesi sviluppati”. Dopo i volumi sul grano, sul pero, sulla vite e il vino, sul mais, sul pesco, sul melo, sul riso e sull?olivo e l?olio, sono in preparazione, per completare la collana dedicata alle colture strategiche italiane, quelle sul pomodoro, sull? uva da tavola, sulla fragola e sulla patata.
“Il carciofo e il cardo”
464 pagine, 1.108 illustrazioni
56,00 euro
Bayer Crop Science
www.colturaecultura.it
“Il carciofo e il cardo”
464 pagine, 1.108 illustrazioni
56,00 euro
Bayer Crop Science
www.colturaecultura.it