TERESA CARRUBBA



Del fascino del passato non si è perso nulla. Basta avvicinarsi al cospetto delle magnifiche Terme Tettuccio per capire che tutto può ricominciare. Con la stessa eleganza di allora, quando i personaggi illustri della nobiltà e dell?alta borghesia venivano qui, a ?passare le acque?. Un trionfo del Liberty, l?edificio che nel 1916 fu ristrutturato dall?architetto fiorentino Ugo Giovannozzi, ornato da imponenti colonnati, tribune, esedre e un curatissimo parco. Al centro, un Kiosque à musique per la tradizionale orchestra ed una fonte artistica a forma di conchiglia in granito sorretta da un gruppo bronzeo di figure marine. Un edificio, quello del Tettuccio, molto appetibile per manifestazioni culturali di prestigio, possibili solo adesso dopo decenni in cui il ?Tempio del Benessere? è stato precluso ad ogni altra attività. Oggi il Tettuccio, ancora specializzato nelle cure idroponiche, fa parte di un sistema di strutture sparse in tutta Montecatini, che fanno capo all?Ente Terme, praticamente la più importante risorsa cittadina che porta un guadagno indotto grazie al turismo cittadino legato alle cure.  Gli altri stabilimenti sono l?Excelsior, moderno centro fitness che sfrutta le sorgenti termali con bagni ed impacchi di fango al servizio della bellezza, Leopoldine, Tamerici, le Terme Redi con 2 nuovi reparti operativi dall? aprile scorso , La Salute, e Torretta.


Un percorso salutistico che sembrerebbe completo, con le molte sfaccettature dovute ai diversi trattamenti ed ambientazioni. Ma non sarà mai completo fino a che non sarà ultimata l?opera termale tanto attesa: la ?Piscina di  Fuksas? una struttura rotonda di 2500 mq, all?interno di un moderno centro benessere di 4800 mq, presso le settecentesche Terme Leopoldine. ?Un?opera che cambierà notevolmente le possibilità ricettive di Montecatini? ha dichiarato Massimo Guidi, responsabile commerciale e marketing delle Terme. La piscina disegnata da Fuksas, sarà conclusa, così sembra, nella primavera del 2011. La piscina, dunque, insieme allo sviluppo del centro benessere delle Leopoldine, rafforzeranno l?attività dello stabilimento Excelsior per quanto riguarda il segmento estetica-benessere delle proprietà termali spostando il target del turismo di Montecatini anche sulla fascia dei giovani, fino a qualche decennio fa poco interessata al termalismo.


In questa ottica di rinnovamento e di estensione delle cure termali ad un principio più generale di fitness, rientra il ?Percorso Montecatini Benessere Bio Naturale?, un progetto che potrà costituire lo strumento per raggiungere un equilibrio psico-fisico praticando una serie di attività complementari tra loro: terapie con acque termali, trattamenti olistici e bio naturali, termalismo applicato  all?estetica, educazione alimentare e attività fisica. Lo ha messo a punto la dott.ssa Barbara Simonetti, dell?Accademia Olistica Dolce Armonia quale prima ed unica esperienza in Italia. Associando la terapia termale classica ai trattamenti olistici e bio naturali, come massaggi, impacchi di fanghi, trattamenti estetici, ginnastica e corretta alimentazione, biologica e salutare, sia toscana che macrobiotica, vegetariana e ayurvedica, se ne ottimizza l?effetto riuscendo a rigenerarsi nel corpo e nello spirito.


Montecatini, dunque, è al centro di grandi rinnovamenti ed iniziative che puntano a comporre  un?offerta turistica globale in grado di ospitare un turismo sempre più qualificato, che comprenda anche quello dei giovani. ?Gli investimenti che stiamo sottoscrivendo sono possibili anche grazie al sostegno della  Regione e del Comune? sostiene Massimo Porciani, direttore del Convention Bureau ?Non dimentichiamo che, oltre al termalismo, Montecatini ha una buona tradizione congressuale , dei suoi 14.000 posti letto, circa 6000 sono dislocati in strutture alberghiere dotate di sale per congressi?.


MONTECATINI: ACQUA, MUSICA E LIBERTY

 

Sicuramente la più classica ed elegante ?ville d?eau?, Monte­catini è il simbolo di un?epoca raffinata, quella fin-de-siècle, che ha la­sciato intatto il fascino tutto liberty, tipico di molte città termali. Liberty, nel costume del primo Novecento, si­gnificò infatti lusso, mondanità, raffinatezza, templi sontuosi come le terme Tettuccio e Tamerici di Mon­tecatini da decorare con l?eclettica fantasia dello stile Floreale o dell? Art Nouveau, come fece in modo sublime Galileo Chini.

Al Tettuccio, con le rotonde a colonnati, i cortili e i festoni scolpiti nel travertino, che ricordano il San Pietro del Bernini, e nelle altre tre celebri fonti, Tamerici, Torretta e Regina si beve acqua con la stessa base salina, cloruro-solfato-sodico-alcalina ma in concentrazione variante che esplica le diverse azioni benefiche sul fegato, sull?apparato digerente e sul metabolismo. Oltre alle cure idropiniche (per via orale), l?acqua di Montecatini si utilizza anche per la balneotera­pia efficace nelle malattie dell?appa­rato locomotore e nelle forme reuma­tiche, spesso in associazione con la fisiochinesiterapia in piscina terma­le o con la fangoterapia.


Gli attestati di queste virtù, già co­nosciute dagli antichi romani, ebbero una profonda eco nei secoli scorsi. Il Redi, medico poeta, definiva quella di Montecatini: ?acqua gentilmente sa­lata, ella è il solo certissimo rimedio contro tutte le dissenterie?. E Trilus­sa, con la sua astuta ironia: ?Se ciai avuto ?na passione, – se ciai er sangue invelenito, – va ar Tettuccio e sei gua­rito, – bevi l?acqua e stai benone?. Senza contare il duca Vincenzo I di Gonzaga che, pur senza mettere pie­de a Montecatini, si faceva prescrivere l?acqua Tettuccio dal suo consulen­te medico, e nomi illustri che Monte­catini accoglieva nel trionfo della Bel­le Epoque e del termalismo mondano: Verdi, Puccini, Toscanini, Mascagni,Giacosa e Leonca­vallo, ma anche Pirandello e Trilussa. Più tardi Chistian Dior, lo scià di Persia, Gary Cooper e poi ancora l? ex presidente Leone e Andreotti, che qui è sempre stato di casa.


Grazie a certe frequentazioni famosi Montecatini diventò in dall?inizio un vero e proprio punto di incontro di fama internazionale: vi si discuteva di politica, si concludevano affari. La sua fama crebbe al punto che, nel 1926  registrò ben 75.000 presenze di non residenti, una cifra ragguardevole per quell?epoca.

Al Tettuccio, mentre l?orchestra in­tona pezzi d?epoca e melodie unghe­resi, si assiste al rito della ?bevuta? da parte di piccole folle d?ogni età che attingono alle fonti con in mano il bicchiere regolamentare e il fogliet­to delle prescrizioni mediche che a volte prevedono dosi successive di acque diverse. Ecco allora che i cu­randi si aggirano tra i parchi, di pas­saggio tra una fonte e l?altra. Del re­sto l?itinerario da percorrere fa parte della cura che, come sappiamo, alle teme è intesa in senso complessivo.

La natura in questo grande gioco del­la salute ha mosso bene le sue carte qui a Montecatini. Cinquecentomila metri quadrati di lussureggiante vegeta­zione che vanta 1800 lecci, 600 pini , 600 cipressi, 300 palme di varie ­specie.