ANGELO LO RIZZO



     Agriumbria, una fiera che in 42 anni è divenuta Mostra nazionale ed è riuscita a mantenere i valori della tradizione , diventando anche non solo un punto di riferimento per l'avanzata tecnologia presente, ma anche un momento “culturale” che contraddistingue il filo conduttore dei temi e delle soluzioni che emergono dai convegni e dagli incontri tra operatori economici, tecnici ed istituzioni pubbliche e private.

     L'agricoltura, “settore primario per il mondo intero” vive anche con questo tipo di appuntamenti, occasione per ricercare certezze, parlare di prospettive, porre all'attenzione le problematiche proprie di un sistema che chiede innovazione, nuovi investimenti, progetti per le giovani generazioni, sicurezza economica.

     E' fuor di dubbio che oggi, come ieri, le fiere – pur se trasformate dall'ipermodernità e dalla galoppante tecnologia, rappresentano un fattore determinante per la promozione dei prodotti e, conseguentemente, per lo sviluppo produttivo, essenziale per uscire dalla perdurante crisi.

     Non a caso l'Umbria, al centro della penisola, è stata scelta come sede per questa manifestazione divenuta negli anni un importante punto di riferimento per il settore .Una regione dove il legame tra la gente e la propria terra con i suoi prodotti è sedimentato nel tempo. 



     La diversificata presenza di settori merceologici di elevata innovazione e l'articolato programma di nuove iniziative fieristiche – afferma il Presidente di Umbriafiere Lazzaro Bogliari – consentiranno agli operatori economici di individuare le tecnologie più avanzate per definire quali moduli di filiera corta o lunga siamo più idonei per arrivare ad un assetto produttivo delle aziende agroalimentari che, nella loro flessibilità possano affrontare la dinamicità dei mercati internazionali.

    Obiettivo di questa 43^ edizione è quello di porre all'attenzione delle istituzioni pubbliche e private le aspettative non solo degli imprenditori agricoli, ma anche degli istituti di ricerca e delle Università.

     La formula fieristica umbra – continua Bogliari – offre agli imprenditori economici e tecnici un quadro completo ed organico di soluzioni per la gestione delle imprese agricole che, indipendentemente dalla loro dimensione, svolgono un'attività multifunzionale. 



Come sempre fiore all’occhiello dell’evento sarà la zootecnia con mostre, rassegne e concorsi delle diverse specie e razze. L’Associazione Italiana Allevatori/Italiaalleva, in collaborazione con l’Apa di Perugia e con le Associazioni nazionali allevatori di razza, presenterà – negli appositi spazi espositivi –capi del patrimonio zootecnico italiano selezionati dalle Associazioni nazionali.

     Di particolare importanza la XXVI Mostra nazionale di Libro genealogico della razza Chianina, la XIV Mostra interregionale bovini razza Frisona Italiana e la IV Mostra-Mercato dei riproduttori maschi delle razze ovine e caprine da latte.

      Ai visitatori i saloni specializzati Oleatec ( olivicoltura), Enotec (enologia) e Bancotec (industria alimentare) consentiranno di avere un quadro generale dell’evoluzione tecnologica che caratterizza la meccanizzazione e l’impiantistica di tre settori portanti dell’economia agro-industriale ed in più sarà loro offerta anche l’opportunità di visitare questa terra umbra, anima dell’Italia, della quale simboleggia le dolcezze dei panorami e dei tesori d’arte racchiusi nelle sue antiche città.