Testo e Foto di Luisa Chiumenti



Si é svolta a Viterbo l’edizione 2011 della BTSA, la Borsa del Turismo Sociale e Associato che  rappresenta, per l’economia turistica della provincia di Viterbo, un incontro ormai abituale di fondamentale importanza per quanto concerne non solo una attenta verifica della situazione attuale, ma anche una accurata analisi delle prospettive di sviluppo future. Sempre più corposa e qualificata é stata l’ adesione delle  centinaia di operatori italiani e stranieri, nonché quella della stampa, che ha seguito con vivo interesse la disamina dei diversi temi sviluppati durante il Convegno tenutosi presso la Sala Regia del Palazzo Comunale dagli autorevoli relatori. Il tema è stato l’importanza cui oggi é assurto il Turismo Sociale e Associato in Italia e il rapporto fra domanda ed offerta del territorio viterbese in materia di arte, natura, enogastronomia e termalismo. E’ ben noto come la manifestazione, promossa dalla Società In RETE e dal CAT di Viterbo in collaborazione con l’Assessorato al Turismo della Regione Lazio, la Provincia di Viterbo, la Camera di Commercio di Viterbo, l’Amministrazione Comunale di Viterbo e l’Unioncamere del Lazio, con il supporto dell’Enit-Agenzia Nazionale per il Turismo e il patrocinio del Ministero del Turismo, oltreché delle Associazioni imprenditoriali di Settore aderenti a Confesercenti, Confcommercio e Confindustria si proponga di promuovere e commercializzare tutto ciò che é rappresentato dalle possibilità offerte ai cittadini dal Turismo Sociale e Associato, che, raggiungendo ormai diversi miliardi di fatturato all’anno, coinvolge milioni di persone, sia come fruitori del prodotto che come forze-lavoro impegnate.  


Immagini di Montefiascone….

Fra le relazioni presentate al Convegno,   tutte di estremo interesse, non potendo citare in questa sede tutti gli interessanti interventi presentati con il coordinamento del dott. Antonio Castello, vorremmo segnalare quello del prof. Paolini, che, ha ribadito come il Turismo da considerare quale vero e proprio “turismo strutturale”, sia il settore più importante in Italia dal punto di vista del Pil e rappresenti un fenomeno culturale e sociale, divenuto strumento di primaria conoscenza tra le persone. Infatti il Turismo sociale e associato é uno dei pochi settori in crescita in  Italia, in quanto legato all’aumento della vita media e dell’età dell’efficienza, della maggiore attenzione posta nei confronti di disabili e delle persone con handicap, nonché al maggiore livello di istruzione che ha portato  ad un aumento delle “curiosità” e del desiderio di conoscenza degli individui.  Molto interessante é stato inoltre quanto ha sottolineato Vincenzo Peparello, Presidente del Cat di Viterbo, ossia che  “Il successo di questa manifestazione procede parallelamente a quello dei -buoni vacanza-, tenuto conto del fatto che oggi “la vacanza non può essere più intesa come un lusso di pochi, bensì come una esigenza che tutti dovrebbero poter soddisfare”. E’ stato inoltre messo a fuoco come, in un momento di particolare crisi economica come quello che ha colpito i ceti più deboli della nostra popolazione, iniziative come quella dei -buoni vacanza-, tendono a realizzare almeno due obiettivi: destagionalizzare il turismo e venire incontro alle richieste della stragrande maggioranza di operatori che, generalmente, vedono concentrare il lavoro di un anno nei soli due mesi estivi, e consentire a nuclei familiari numerosi e a basso reddito di cogliere l'opportunità di fare vacanza, sia pure con l'aiuto dello Stato”.  



Da segnalare altresì l’importanza di quanto sta portando avanti, nell’ambito della propria carica, la dott.ssa Caterina Cittadino, Capo Dipartimento del Ministero del Turismo:  opportunità del turismo sociale in Italia, in un momento di così particolare crisi, ricordando appunto la preziosa “novità” dei “buoni-vacanze” concessi recentemente dal Governo, non come rappresentazione della “socialità” dello Stato, ma come “strategia di crescita della qualità della vita”, che solleva le fasce sociali di minor reddito. Ora é anche allo studio una possibilità di inserimento della dinamica offerta dal turismo sociale, nell’ambito stesso dei contratti di lavoro e inoltre il turismo scolastico ha stabilito i viaggi d’istruzione per ben sei milioni di euro, nei luoghi   che sono teatro delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Inoltre, in un obiettivo anche più alto, internazionale, Caterina Cittadino ha ricordato come la Presidenza dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (con 154 Paesi aderenti) sia stata affidata ora all’Italia proprio per le buone strategie attuate nell’ individuare ottime campagne di sensibilizzazione per il turismo sociale e assistenza ai turisti.

E se é pur vero, come ha messo in evidenza il presidente nazionale FITuS, che il turismo sociale si palesa poco, perché non utilizza i consueti mezzi di comunicazione e promozione, esso é però estremamente capillare e possiede una energia “che va oltre”, con una attività economica  che dà risposte a svariate esigenze culturali e rappresenta un prodotto intersettoriale indefinibile, includendo anche diverse energie: dall’acqua, alla luce, ai trasporti e, in ultima analisi,  a tutto quello che é fruito dal territorio sia dai cittadini che dai turisti. 



E’ stato infine presentato al folto pubblico presente in sala il 3° Rapporto Nazionale sul Turismo Sociale e Associato, strumento di grande valore che, come ha sottolineato il dott. Castello, é stato alla base di numerosi incontri e convegni di settore.

Momento importante dell’evento é stato il Workshop, organizzato presso  il Grand Hotel Salus e  delle Terme-Pianeta Benessere di Viterbo, al quale hanno preso parte un centinaio di operatori della domanda, di cui una quindicina provenienti dall’estero, e circa 350/400 operatori dell’offerta. Si é trattato di un’occasione preziosa anche per fare il punto su un segmento turistico, quello del turismo sociale, che non solo si presenta quale “modello di integrazione e di conoscenza”, ma anche quale notevole “risorsa per il nostro sistema dell’accoglienza, capace di incentivare la crescita e la valorizzazione dell’offerta della regione”, offrendo nuove  opportunità di vivere l’esperienza turistica, in un momento particolarmente difficile per l’economia del Paese.

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