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Foto di Gianni Uggeri

 

Un successo senza precedenti quello conseguito da San Pellegrino in Fiore, la manifestazione florovivaistica svoltasi nel centro storico di Viterbo, e più precisamente nel Quartiere Medievale di San Pellegrino, da cui, per l’appunto, prende il nome. Le vie, le piazze, le finestre, i balconi, i portici, i vicoli e le numerose e belle fontane, vanto della città, per tre giorni sono state ornate di fiori e piante per un effetto scenografico di grande impatto emotivo e di straordinaria bellezza. “San Pellegrino in Fiore, ha dichiarato il Sindaco della città, Giulio Marini, stilando un primo bilancio di questa 25 edizione, rappresenta per Viterbo il secondo evento in termini di importanza, presenze e visibilità, dopo il Trasporto di Santa Rosa. Era evidente, quindi, l'interesse dell'amministrazione perché tutto riuscisse nel migliore dei modi. Il sostanzioso intervento della Regione Lazio ci ha permesso poi di dar vita ad un evento che si è presentato rinnovato sotto molti aspetti. Innanzitutto nella gestione, curata interamente dal Comune. In secondo luogo negli allestimenti, curati da un pool di architetti che si sono aggiudicati la gara indetta dal Comunale. E, infine, perché per la prima volta  gli addobbi floreali, al termine della manifestazione, verranno reimpiantati nelle aree verdi della città per contribuire al suo abbellimento. Una operazione questa che corrisponde al 70% della somma stanziata”. 



 

La manifestazione, dunque, dopo 24 anni di gestione dell’Ente Autonomo, è passata direttamente nelle mani del Comune di Viterbo, sostenuto dalla Regione Lazio, dalla Provincia di Viterbo, dalla Camera di Commercio di Viterbo, dalla Fondazione Carivit e dalla stessa Carivit. “Si apre ufficialmente, ha dichiarato l’Assessore alla Cultura, Sport e Turismo del Comune di Viterbo, Enrico Maria Contardo, una nuova fase con la fusione del nuovo e del passato come ha dimostrato l’utilizzo, anche per quest’anno, dell’antico marchio di proprietà dell’Ente Autonomo. Allo stesso tempo il concorso di idee lanciato nei mesi scorsi dall’Amministrazione Comunale ha portato proposte innovative. L’allestimento di quest’anno, ad esempio, ha richiamato l’atmosfera della festa rinascimentale, con l’obiettivo di dare nuovo lustro all’impianto dei giardini all’italiana di cui la Tuscia è degna testimone”.

All'inaugurazione, avvenuta alla presenza del Sottosegretario ai Beni Ambientali e Culturali, Francesco Maria Giro, ha fatto seguito la visita del Governatore della Regione Lazio, Renata Polverini, la quale, nel corso di una conferenza stampa, tenutasi presso la Sala Consiliare del Comune di Viterbo, non ha mancato di sottolineare l'importanza che il florovivaismo riveste nell'ambito del comparto agricolo regionale. “Il florovivaismo, ha detto la Polverini, è una attività da tenere in particolare considerazione. Tanto ha dato, ma molto potrà ancora dare con azioni di sostegno mirato, così come sta facendo la Regione Lazio nell'ambito del progetto “Made in Lazio”, che vede impegnati ben tre Assessorati (Agricoltura, Cultura e Lavoro). In questo contesto, grande rilevanza assumono i corsi di formazione e aggiornamento e l'innalzamento dei livelli di qualità, per una affermazione in un mercato globale che al momento non ci vede competitivi”.  



 

All'incontro erano presenti i massimi rappresentanti della politica locale e regionale tra i quali Angela Birindelli, Assessore regionale all’Agricoltura, che ha rimarcato come “questa manifestazione rappresenti un’opportunità straordinaria per lo sviluppo della Tuscia, con ricadute in termini economici e turistici di evidente rilevanza. Si tratta, ha detto ancora  l’Assessore, soltanto del primo di una lunga serie di eventi con i quali vogliamo rilanciare l’agricoltura e con essa i comparti più direttamente ad essa collegati, come il florovivaismo per l'appunto, le cui attività generano un fatturato complessivo di 200 milioni annui, per la valorizzazione e la promozione dei territori rurali. “San Pellegrino in Fiore”, ha concluso la Birindelli, entra così a far parte di un progetto più ampio, di natura regionale, denominato “Lazio in Fiore” che coinvolgerà tutte le cinque province laziali”.

Negli anni, agli allestimenti floreali tipici della manifestazione, si sono aggiunti anche una serie di eventi di richiamo ed interesse generale come sfilate di moda, degustazioni di prodotti tipici, con i migliori vini Doc e Igt della Tuscia Viterbese, una fiaccolata notturna, spettacoli pirotecnici e varie mostre di pittura. Per l’occasione numerosi sono state anche le strutture di interesse turistico che sono rimaste aperte per essere visitate come Palazzo degli Alessandri, la Chiesa di San Tommaso, la Sala Regia di Palazzo dei Priori e vari musei cittadini.

 

Ufficio Stampa: Antonio Castello (cell. 330.982975)